domenica 29 gennaio 2012

Gothian, Capitolo 1, Ellis Eclionner: Bellezza, Potere e Delitti di un'Imperatrice



Lathena, 25 giugno 999 dalla fondazione dell'Impero Lathear (I.L.)17 anni dopo il matrimonio dei Conti di Gothian, nell'anno della Primavera di Sangue.


Data: 25 giugno dell'anno 999 dalla fondazione dell'Impero Lathear (I.L.)17 anni dopo il matrimonio dei Conti di Gothian, nell'anno della Primavera di Sangue.

Alla base della Piramide Imperiale, in fondo all’immenso salone delle udienze pubbliche, vi era una scalinata, alla cui sommità risplendeva il Trono del Sole, d'oro massiccio decorato e consacrato al dio Eclion.



Lassù, a malapena, si poteva scorgere, avvolto in pesanti vesti di seta e pietre preziose, un esile ragazzo di diciannove anni, che dormiva beatamente. La sua testa era reclinata sulla spalla sinistra, sulla quale ricadevano i lunghi capelli neri dai rilessi blu, tenuti fermi da un diadema aureo tempestato di scuri zaffiri color indaco. 
«O Figlio del Sole, noi ti supplichiamo!» dichiarò, genuflesso, a grande distanza dal trono, un vecchio ambasciatore, dalla pelle olivastra e dall’aria afflitta: «La siccità sta bruciando tutto il nostro raccolto, e noi siamo ridotti alla fame!» 
Era difficile che la sua voce potesse essere udita fino in cima trono, e infatti l’unica risposta del giovane fu un russare sommesso e discreto, ma persistente. 
«O Figlio del Sole, sfama i tuoi sudditi che muoiono a causa dell’ira di Eclion per i peccati commessi dagli impuri! Perché se il dio Sole ci manda la siccità, non è per punire noi devoti, ma gli empi che ovunque e persino qui, nella Città Santa, hanno peccato nel delitto e nella fornicazione!» 
Non ci furono reazioni da parte del ragazzo addormentato, né la corte se li attendeva da lui, che pure formalmente era l’Altissimo, Sua Celeste Maestà Imperiale Elner XI Eclionner, imperatore dei Làthear, Signore del Continente Centrale e Discendente del dio Eclion.
«O divino, aiutaci! Eclion lo Splendente ha revocato il Mandato Celeste alla Dinastia! Se vuoi placare la sua ira, assisti i tuoi sudditi fedeli e punisci gli empi e i depravati, che affamano il popolo e che anche in questa santa corte hanno corrotto i costumi… » 
I cortigiani non sapevano dove guardare, ma attendevano l'inevitabile. E l'inevitabile avvenne.
«Adesso basta! » tuonò una voce femminile decisa e potente da un solido seggio di granito scuro ai piedi del sontuoso trono dorato. Seguì totale, e il supplicante si prosternò a terra. 
         La donna era alta e snella, sui trentacinque anni, vestita di abiti scuri, vedovili, ma ricercati, che facevano risaltare la sua bellezza inquietante. Era lei, l'Imperatrice Vedova, detta anche la Vedova Nera.



La prima cosa che colpiva in lei era la chioma di capelli neri lisci, con riflessi blu scuri, che toccavano terra e che risaltavano nel viso sensuale. Poi gli occhi, spietati, fermi, irremovibili.
«Date a questo plebeo venti monete d’oro e venti frustate. Così non dimenticherà la generosità della Dinastia e si ricorderà che le prediche, qui a Palazzo, le possono tenere soltanto i vescovi!» 
Il vecchio, terrorizzato, cercò di scusarsi: «Perdonami, o divina Ellis… sono il tuo umile servo… abbi pietà… » 
La donna fece cenno alle guardie di sbrigarsi, e mentre i pretoriani portavano via il vecchio supplicante, si rivolse al Maestro del Cerimoniale: «Chi è il prossimo?»
Nessuno si fece avanti. Il Gran Ciambellano dovette intervenire: «Vostra Maestà, ci sarebbe l’ambasciatore della tribù dei Songu, per quella disputa con la tribù degli Hazli. Il conflitto è… » 
Ellis sollevò una mano.
«Non mi interessa un accidente di quei selvaggi! Prendete i due ambasciatori e se si rifiutano di fare la pace, date venti frustate a entrambi e rispediteli al loro sudicio paese!» 
Il Ciambellano chinò il capo, con costernazione: «Ai tuoi ordini, o sacra Ellis» 
Poi la donna guardò, con irritazione, in alto verso il trono dorato, dove suo figlio continuava a russare, e poi, rivolta al pubblico, sentenziò: «Queste ridicole questioni annoiano Sua Maestà». 
Poi si avvicinò al Trono del Sole, salì i gradini fino ad arrivare ai piedi del giovane sovrano, finse si inchinarsi e di baciargli l’anello di zaffiro. In realtà gli diede un morso nel dito, che lo fece sobbalzare e svegliare di soprassalto, terrorizzato: «Eh… cosa...»
«Taci e fai quel che ti dico, idiota!» sibilò Ellis e poi, ad alta voce: «O Figlio del Sole, illuminaci con le tue sante parole!»
«Cosa devo dire, madre? » sussurrò Elner XI stropicciandosi gli occhi. 
«Dichiara chiusa l’udienza. Per oggi ne ho avuto abbastanza di ascoltare questi straccioni!» 
L’imperatore obbedì alla madre, come era sua abitudine fin da quando era nato. 
Seguì un silenzio imbarazzato rotto solo da una protesta dell’Arcivescovo di Lathena, il magro Cardinale Augustin Arenga: «Ehm... venerabile Ellis…la città santa sta traboccando di pellegrini giunti per vedere il Sommo Sacerdote». 
Ellis dominò la sua rabbia: di fronte al Clero di Lathéna, che venerava il dio del sole, Eclion lo Splendente, persino il potere imperiale incontrava dei limiti.: «Eminenza…se i pellegrini sono venuti qui per vedere il Sommo Sacerdote e non l’Imperatore, è al Sommo che spetta l’onore e la gioia di ospitarli» 
La sfumatura ironica della frase non passò inosservata, e molti ridacchiarono, ma il Cardinale con un mezzo inchino rispose impassibile: «Gli alloggi di proprietà del Santo Clero sono già colmi della devozione dei nostri pellegrini, o venerabile Ellis» 
Gli occhi dell’imperatrice parvero scintillare di pagliuzze blu scure: «Che soluzione propone Vostra Eminenza? » 
Con un sorriso forzato, il Cardinale Arenga dichiarò: «Se la Corona ci fornisse i mezzi finanziari per poter compensare i proprietari delle locande, potremmo forse riuscire a… » 
Ellis guardò verso i ministri più eminenti per trovare alleati e infatti una voce si levò: «Le casse dello Stato sono vuote!» fu il secco commento del ministro delle finanze «Mentre non si può dire altrettanto di quelle del Clero!» 
La Reggente sorrise: adorava mettere l’uno contro l’altro i vari cortigiani. Era il modo migliore per scaricare tutte le colpe sugli altri ed evitare che si formassero alleanze contro di lei. 
In questo modo, da anni, Ellis Eclionner era riuscita a dominare indiscussa su tutto l’Impero. La sua ascesa al potere era incominciata quando suo nonno paterno Wechtigar XVI Barbablù era morto dopo aver bevuto un calice di vino, nell'anno della Primavera di Sangue.



             La sua morte era avvenuta pochi mesi dopo che il figlio Sephir e il nipote Masrek erano stati dichiarati morti in guerra.



 Il Trono era così passato a Elner X, di cui Ellis era cugina e consorte da meno di un anno. 
Non era stato propriamente un matrimonio d'amore, ma  otto mesi dopo le nozze, con leggero anticipo, era nato il futuro Elner XI.
Due soli mesi era durato il regno di Elner X, deceduto improvvisamente, sempre nell'anno della Primavera di Sangue,  lasciando Ellis come unica reggente e detentrice del supremo potere, che esercitava con l’aiuto del fedelissimo eunuco Bial, capo dei Servizi Segreti, del senatore Sibelius Fuscivarian, suo nonno materno e del primo ministro, il burocrate Rowland Tucker. 
Quando era vivo Elner X, e persino negli ultimi anni di regno del vecchio Wechtigar, Ellis aveva mantenuto un profilo basso, ma era una finzione necessaria per non essere sospettata di nulla.
Ripensava spesso a quella sua rapida ascesa e si ripeteva che:
Il potere deve spettare a chi ha la forza per prenderlo e l'astuzia per conservarlo! 
Suo padre, il principe della corona Sephir Eclionner, era stato, almeno ufficialmente, ucciso da lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian, durante la battaglia di Elenna sul Dhain, nell’anno della Primavera di Sangue.



Di questo omicidio non potranno certo accusare me! Almeno non direttamente...
In seguito, pochi giorni prima del decesso di Wechtigar XVI, era stato dichiarato "defunto" anche il fratello di Ellis, il principe Masrek, il cui presunto cadavere era stato fatto ritrovare, dietro lauto compenso, nei pressi di Lathena, da una banda di disertori agli ordini dello Sciancato, un sopravvissuto alla battaglia Elenna sul Dhain, che aveva incominciato a delinquere in quei mesi.
E' stato lo Sciancato! E' lui che si è macchiato le mani di sangue! E non si sa nemmeno se quel sangue fosse veramente di mio fratello.
La madre di Ellis e Masrek, Wensy Fuscivàrian, la dolce principessa della corona, tanto amata dal popolo, era distrutta per il dolore del figlio prediletto, dopo quella del marito. Pochi giorni dopo era stata trovata morta ai piedi di una torre, dalla quale, presumibilmente, si era gettata per la disperazione.
Adorava Masrek, come tutti, e ignorava me... non ho motivo di averne pietà... per quanto...
Non terminò il pensiero che la sua coscienza le aveva ispirato. Sarebbe stato troppo ammettere che forse non si era trattato di suicidio, e che probabilmente lei, Ellis, avrebbe potuto impedire quella morte, se solo avesse voluto.
I lutti si erano succeduti uno dietro l’altro, lasciando Ellis sola e indiscussa guida suprema della Dinastia e dell'Impero, seppur con la finzione della Reggenza. 
E' stata la volontà di Eclion!
Ellis se l’era ripetuto talmente tante volte, negli ultimi diciotto anni, che ormai si era convinta della indiscutibile verità di quelle affermazioni. 
Dopotutto il suo destino le era stato profetizzato quando ancora era una bambina. 
Sovrana tu sarai, fino a quando non giungerò la Fanciulla Dorata delle Nevi e ti porterà via tutto ciò che hai di più caro e sacro... oh,ma che sciocchezza!
Ellis non credeva alla profezia del suo anziano precettore, padre Izùmir Mollànder, un sensitivo e occultista, divenuto poi Priore della Grande Canonica, il più prestigioso ordine sacerdotale del Clero di Lathena. 
In realtà alla sovrana piaceva solo credere alle parti “fauste” della profezia, mentre riguardo alle parti “infauste”, si sforzava di dimenticare ciò che non avrebbe mai voluto sentirsi dire. 
La sua forza era sempre stata la capacità di convincersi dell’assoluta giustezza delle cose che le facevano comodo e della totale infondatezza di tutte le altre. 
Da questo traeva origine l’energia implacabile con cui, fin da ragazzina, aveva perseguito e puntellato la sua inarrestabile ascesa al potere, nonostante le minacce sia interne che esterne all’Impero e alla Dinastia. 
Era necessario! Solo io potevo salvare l'Impero dalla disgregazione!
Persino la stupidità di suo figlio Elner XI era diventata una risorsa per lei: solo così poteva esercitare la reggenza senza alcun disturbo.Quel pensiero la entusiasmava.
Io sono la discendente del Sole Eclion! La Predestinata secondo l'Antico Patto! Colei che unificherà il Continente e il mondo intero sotto un'unica bandiera!
E guardò la statua dorata di Eclion, perdendosi nella sua scintillante bellezza.





28 commenti:

  1. che bellissime foto, davvero interessante questo post!

    RispondiElimina
  2. Ti ringrazio Monica! Detto da te che sei una fotografa professionista il complimento vale il doppio! Anche il tuo blog è molto interessante e lo seguo con piacere! A presto!

    RispondiElimina
  3. wow...storia fantastica...complimenti...la descrizione dei fatti è entusiasmante

    www.metamorphoseconcept.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie! in effetti immaginare questo mondo così complesso non è stato facile, ma mi sono state d'aiuto da un lato la conoscenza della letteratura fantasy e dall'altro quella della storia, che a volte ha più fantasia del fantasy stesso ;-)
      sono contento che ti abbia coinvolto!
      complimenti ancora per il tuo post di stamattina: quelle immagini erano di una potenza incredibile!

      Elimina
    2. GRAZIE A TE ED AI TUOI PREZIOSI COMMENTI!!

      Elimina
  4. Ferocissima! Somiglia a mia madre! Anche io ti seguo visto che il tuo blog mi piace moltissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah ah, in effetti molte madri hanno in comune con Ellis un certo delirio di onnipotenza unito alla tentazione di trattare i figli come degli idioti ;-) Comunque la caratteristica del mio romanzo, come in generale del mio blog, è quella di focalizzarsi sulle donne di carattere, siano esse personaggi fantasy o personaggi storici... domani è il turno dei personaggi storici, con Bianca di Lancaster, la donna che diede origine alla Guerra delle Due Rose nell'Inghilterra del tardo medioevo!
      A presto!

      Elimina
  5. Thank you so much for following me & following you back in return!
    @MyLyfeMyStory

    My Lyfe ; My Story


    RispondiElimina
  6. Buonasera Riccardo ! Molto interessante questo post, si lascia leggere che è una bellezza :)...che donna forte questa Ellis, immagino anche che sotto la sua apparente sicurezza nasconderà dei punti deboli ;) A presto !

    Fashion and Cookies

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Vale! Ti ringrazio tantissimo! Hai capito perfettamente com'è Ellis: forte in apparenza, ma con molti punti deboli nella sua personalità. E' dilaniata dai sensi di colpa per la morte dei familiari, in particolare di suo fratello, che lei amava ben oltre i limiti dell'amore fraterno... in realtà non è detto che questi parenti siano tutti morti... la storia di Ellis sarà quella della redenzione e dell'espiazione delle colpe passate, mentre Marigold al contrario resterà la vera cattiva del romanzo, e diventerà sempre peggio... un caro saluto e a presto!!!

      Elimina
  7. Grazie mille per i tuoi commenti. Sempre ben argomentati ma superficiali!
    Spesso la forza che si manifesta è una corazza per proteggersi. Solo la giusta attenzione può rivelare la fragilità di individuo in apparenza duro tanto da sembrar privo di sentimenti!
    CHEAP AND GLAMOUR

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te!!! Hai perfettamente ragione: la forza e il potere sono ricercati spesso da persone insicure, che non riescono a trovare il modo di vivere alla pari con gli altri. Nei capitoli in cui tornerò a parlare di Ellis si vedrà che la sua sete di potere è nata dal fatto che da bambina è stata trascurata dalla famiglia, che era tutta concentrata su suo fratello Masrek, che lei amava e odiava allo stesso tempo. Non è stato facile costruire il personaggio di Ellis, ma è uno di quelli che amo di più e che avrà degli sviluppi imprevisti rispetto alla sua apparente crudeltà iniziale. L'introspezione psicologica aiuta a capire quello che c'è dietro la corazza: ci sono i sentimenti e c'è la fragilità. Grazie per aver letto e compreso così bene questo mio post, mi fa molto piacere! Mi piace molto il tuo blog, sei molto raffinata! Ti farò sempre sapere il mio parere.
      A presto ;-)

      Elimina
    2. Grazie per il complimento! Mi piace l'aspetto filosofico e psicologico della vita. Mi è naturale andare al di là delle cose, per comprenderle a pieno.

      Elimina
    3. Prego! Anche per me è la stessa cosa: anche se amo la bellezza esteriore, sento il bisogno di andare oltre e di approfondire gli aspetti filosofici e psicologici. E' una esigenza che abbiamo in comune! :-)

      Elimina
  8. It's a very interesting post and a so interesting story.
    Nice photos.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I'm glad for your interest and thank you very much for visiting and posting your comments! Your blog is very sharp and elegant!

      Elimina
  9. She sounds (and looks) like a fierce woman!

    http://myveryownoneyearproject.blogspot.com/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Very fierce! But she has secret points of weakness... it will be clear in next chapters ;-)

      Elimina
  10. Interessante, come associ i colori ai personaggi. Mi piace.
    Marigold, che è LA cattiva, è associata al giallo, che è il colore solare e della vita per eccellenza.
    Ellis, la Vedova Nera, è declinata in colori scuri, nero corvino e blu: colori freddi, associati alla morte e alla notte, e invece è quella destinata al percorso di espiazione, secondo quello che scrivi.
    Non vedo l'ora di vedere come prosegue, e sono sempre più curiosa sul Patto, e soprattutto di leggere di quando si troveranno l'una contro l'altra, queste due donne formidabili (perché succederà, vero?)
    Di Ellis hai reso molto bene la voce interiore: non è scritta, ma traspare chiaramente la sua inquietudine.

    Una curiosità, come mai il fantasy-gothic?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'associazione dei colori è fatta apposta per contrastare i luoghi comuni. C'è una famosa frase taoista che dice che: "La luce è la mano sinistra delle tenebre". Quella frase mi ha ispirato molto nelle scelte cromatiche, assieme ad altri elementi legati al nome Marigold, che ho promesso di spiegarti, e che ti spiegherò quando non ci saranno troppi "spoiler" da mantenere segreti per la trama. Il Patto si svelerà molto lentamente: solo i conti di Gothian conoscono la vera versione, tutti gli altri hanno una versione errata, ma il motivo si capirà più avanti. Il rapporto tra Ellis e Marigold sarà molto variegato, prima di arrivare allo scontro. Di Ellis mi interessa far vedere il percorso che la porta al pentimento, e quindi devo dar voce ai suoi pensieri. Con Marigold non posso farlo perché se no si svelerebbero troppe cose, per cui la Dama Gialla sarà descritta spesso attraverso i punti di vista degli altri personaggi. Ricomparirà nel post di domani, ma vista da un nuovo personaggio femminile, questa volta "buono" ma molto ingenuo, che non capisce le vere trame della terribile Contessa.
      Il fantasy-gothic è il genere che mi piace di più, anche se sono assolutamente onnivoro in fatto di narrativa! ;-)

      Elimina
  11. Bell'inizio! apprezzo molto il fatto che contestualizzi, sapere le date ed i luoghi è sempre di grande aiuto; bell'idea anche quella di inserire la mappa (ricordo che con "il signore degli anelli" e altri libri non potevo fare a meno di consultarla ogni due-tre pagine!). Pian piano mi leggerò tutto il romanzo, molto interessante questa esaltatissima Ellis!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!! La contestualizzazione e l'uso delle mappe, nel prologo su Marigold e nei primi capitoli, era necessaria perché i personaggi e i nomi sono tanti, e non è facile orientarsi, anche perché ci sono molti segreti e molti dettagli non del tutto chiari, perché costituiranno materia per alcuni colpi di scena!
      Ellis e Marigold, sono le due rivali, entrambe "cattive", anche se con un passato molto più doloroso di quello che appare. Lo scontro tra queste due donne investe anche i personaggi positivi, mettendo a durissima prova la loro stessa etica. Diciamo che "Gothian" non è un romanzo buonista... ;-)
      Ti ringrazio per aver iniziato a leggerlo e per avermi espresso il tuo parere. E' molto importante per me!
      Anche io sto leggendo il tuo blog, e lo trovo assolutamente straordinario, è una vera miniera di post interessantissimi, che intendo commentare con attenzione.
      Grazie ancora e a presto!!!

      Elimina
    2. Ti ringrazio molto, ma non sentirti in obbligo di leggere il mio blog! :D Sono felice di sapere che il tuo non è un romanzo buonista, non sarebbe così avvincente, altrimenti! Complimenti anche per a scelta dei nomi dei personaggi, particolari e tutti molto belli!

      Elimina
    3. Per me è un piacere leggere il tuo blog! Ne sono entusiasta, e lo dico con la massima convinzione. Ho visitato le varie sezioni e ho lasciato alcuni commenti nei post che mi hanno maggiormente colpito, e tutto questo mi ha incuriosito ulteriormente!
      Riguardo al mio romanzo, sono contento che tu abbia apprezzato la scelta dei nomi, perché non è casuale. Avevo persino tentato di creare una lingua per ognuno dei popoli di cui parlo, ma alla fine mi sono dovuto limitare all'etimologia onomastica, perché non sono certo un glottologo e filologo esperto come Tolkien, che inventò l'elfico con tanto di grammatiche e glossari!
      Avevo anche creato gli alberi genealogici, però rivelavano troppi segreti che invece dovevano rimanere tali per un po'...
      L'aspetto "hard" e "cattivista" lo devo a due altri grandissimi autori: George Martin per il fantasy e Frank Herbert per la fantascienza.
      Grazie ancora!!!

      Elimina