mercoledì 28 marzo 2012

Gothian. Capitolo 33. Ellis lascia Lathena: inizia l'espiazione.


La mattina del 20 dicembre, Ellis Eclionner partecipò alla sua ultima udienza nella sala del trono.
Elner XI sedeva sul Trono del Solea sinistra c’era Marigold, ormai accettata come sua amante ufficiale, e a destra c’era lei, l’imperatrice madre.
Ellis guardava il figlio con la consapevolezza di averlo perduto.
Per anni aveva sperato di riuscire a proteggerlo dal suo destino, ma ormai non c’era più niente da fare.
Arexatan si stava svegliando dentro di lui.

 

Elner aveva conferito alla madre l’incarico di coordinare le operazioni di sicurezza ai confini con  la Federazione Keltar. Di  fatto era una condanna all’esilio.
La lunga stagione della Reggenza era finita.
  Il Senato imperiale aveva clamorosamente respinto la richiesta di rinnovo della carica ad Ellis Eclionner, con la motivazione, peraltro valida, che l'imperatore aveva compiuto la maggiore età ed appariva notevolmente migliorato nelle condizioni di salute.
Merito della Dama Gialla!
Però Elner mi ha concesso quindici legioni. Marigold non lo ha ancora plagiato del tutto.
C'era forse qualche speranza di salvarlo?
L'ex reggente non si faceva illusioni, ma come madre non si rassegnava all'idea che il figlio fosse caduto in mani così diaboliche.
Al termine dell’udienza, Ellis  scese le gradinate dell’Acropoli di Lathena per l’ultima volta.
Davanti a lei camminavano Elner e Marigold, affiancati come una coppia reale.

Lower Step: Jonathan Bruun as Farad'n and Alice Krige as Lady Jessica.  Back Step: Julie Cox as Princess Irulan
Sci-Fi Network's Children of DuneThursday, September, 21, 2006, 4:21 PM 

Mentre scendeva le gradinate, Ellis ricambiava il saluto del popolo alzando il braccio destro, con il palmo rivolto verso di sé.
La Dama Gialla, di fianco all’amante, disse a voce alta :
Quando tua madre uscirà da queste mura, avrà perso tutto. Non altri regni troverà, non altri mari. Perché se ha sprecato la sua vita nel centro del mondo, allora l’ha sprecata su tutta la terra
Ellis, che aveva udito, rifletté su quelle parole.
Ho davvero sprecato la mia vita? Non c'è niente di buono da salvare?
Aveva rafforzato l'Impero. Aveva fatto, di diversi popoli, un'unica patria. Aveva garantito la pace per diciotto anni. Aveva restaurato la capitale, facendone la città più grande del mondo.
All’improvviso tutto questo le appariva così vano.
Vanità delle vanità, e tutto l'universo è vanità.
Quando raggiunsero l’ultimo gradino, la folla spontaneamente si inginocchiò, in segno di omaggio alla sovrana uscente.
Lo sentono anche loro che è la fine. La sciamatura dell’ape regina.
Guardò Marigold, che assaporava la propria presa di potere.
Non la invidiò.
In fondo la devo ringraziare, mi ha liberata da questa prigione d'oro.
Le venne da sorridere spontaneamente.


 

Quando giunse infine il momento del congedo, disse:
Marigold, ti lascio in eredità la mia paura e la mia solitudine
La Dama Gialla, colta di sorpresa, si limitò a commentare:
Sia fatta la volontà di Eclion” 
Si scambiarono un rapido bacio sulla guancia, ma senza toccarsi.
Poi ci fu il commiato con il figlio, che le baciò la mano, con freddezza.
Non poteva dargli torto. 
Elner, ho voluto proteggerti da tutto, ma ho fallito. Ho commesso errori imperdonabili, ma forse un giorno tutto questo dolore ti sarà utile
Poi si voltò, perché non vedessero la commozione nei suoi occhi.
Cercò di mantenere un contegno regale.
Camminando lungo la via che conduceva alla Porta del Nord, tra le ali della folla che si inchinava al suo passaggio, pensò a tutto quello che si lasciava alle spalle, a tutto ciò che aveva di più caro, e che non avrebbe rivisto mai più, se non in sogno.
Anche questo faceva parte della sua espiazione e anche quel dolore un giorno sarebbe stato utile.
Quando giunse in prossimità delle mura, si voltò indietro un’ultima volta, a guardare la città alta.
Un presentimento si fece strada dentro di lei.
Non a lungo brilleranno le luci sull’Acropoli.
Le si strinse il cuore, ma non poteva indugiare oltre.
Fuori dalla Porta del Nord la attendeva una carrozza, che l’avrebbe condotta fino alla Vedetta Lathearica, al confine con la Federazione Keltar. Quella sarebbe stata la sua nuova dimora.
Un confino in piena regola.
A salutarla, vicino alla carrozza, c’erano i compagni di mille nefandezze.
Il senatore Fuscivarian si illudeva di poter controllare Elner.
Bial partiva con lei.
Il primo ministro Tucker, monumentale nella sua obesità, appariva sinceramente addolorato.
Le fece tenerezza.
A suo modo mi ha voluto bene.
Si abbracciarono.




Infine Padre Mollander le si avvicinò e dopo un breve inchino le disse: “La Profezia si è compiuta. Ora sei libera. Inizia per te un’età incognita. Ti viene offerta una seconda possibilità. Non sprecarla
Ellis annuì distrattamente.
Ormai i suoi occhi guardavano lontano.


Mentre saliva sulla carrozza, disse ai suoi fedelissimi:
 “Non piangete per me. La mia vita non finisce. E’ appena nata!”.
Abbassò le tende, e  si sentì incredibilmente serena.
La carrozza partì, e il rollio e la stanchezza ebbero la meglio, e si assopì.
In sogno rivide l’immagine di lei e Masrek adolescenti.



Stava rivivendo un evento realmente accaduto.
Avevano trascorso tutto il giorno in giro ai margini del grande deserto a sud di Lathena.
Avevano parlato a lungo, di tutto e di niente. 

 

 Al ritorno lei gli aveva donato  un ciondolo con un enorme zaffiro incastonato nell’oro, dietro al quale aveva fatto incidere la scritta: “E. ed M. per sempre”.
Lui aveva esitato ad accettarlo. Ne capiva le implicazioni, e le conseguenze. 
Ma alla fine non si era opposto.

 

Poi le loro fronti si erano appoggiate l'una sull'altra.
Nel sogno rivisse l'intensità di quel momento.
Era stato il giorno più felice della sua vita.
Quando, poco dopo, si risvegliò, provò un grande senso di nostalgia.
Masrek devo rivederti, ormai sei l'unica ragione della mia esistenza.
E forse sarebbe accaduto presto.
Bial l'aveva informata che l'Eremita era stato rintracciato a sud dell'Amnis, mentre percorreva a piedi la Via Coloniale, in direzione della Sublime Porta che, attraversando la Grande Muraglia, costituiva l'unico accesso all'Impero.
Stai tornando da me, ed io ti vengo incontro...


N.d.A.

Ellis Eclionner da adulta è interpretata da Daniela Amavia nei panni di Alia Atreides ne "I figli di Dune" ("Children of Dune") miniserie tratta dai romanzi di Frank Herbert.
Ellis da giovane è Jessica Brooks nel ruolo di Ghanima Atreides.
Masrek Eclionner è James McAvoy nel ruolo di Leto Atreides.
Rowland Tucker è Ian McNeice nel ruolo del barone Vladimir Harkonnen.
Elner XI Eclionner è Farad'n Corrino.
Marigold di Gothian è Alice Krige.
Il testo contiene citazioni di Konstantinos Kavafis ed Eugenio Montale.




12 commenti:

  1. Molto bella anche questa 'uscita di scena' di Ellis (anche se immagino che uscirà dalla porta per rientrare dalla finestra).
    Ora, lo so che sono 'pistina', ma ho beccato un altro errorino nella bozza

    Era stato il giorno più della sua vita.

    Non odiarmi!

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    1. Grazie!!! Sì, Ellis resta una protagonista fondamentale e il suo percorso è solo all'inizio, ma certo la sua fase di regno è conclusa!
      E ti ringrazio anche per le segnalazioni ortografiche e anzi ti incoraggio a farmele sempre notare, perché essendo laureato in lettere e insegnante di italiano non posso assolutamente permettermi errori ;-)))
      Qui può darsi che non avessi ancora deciso quale aggettivo mettere ;-)
      A presto!!!
      ;-)

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  2. Mi piacciono queste storie.

    Buona giornata.
    Marcella

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  3. Ellis ha subito un cambiamento notevole negli ultimi due capitoli che la riguardano!!!
    Adesso appare molto più umana e sensibile di prima, sembra che l'incontro con Marigold, per quanto sfortunato, le abbia portato una nuova consapevolezza (anche se, in compenso, si è presa il figlio)!
    L'ultima parrte del capitolo, quella del sogno, è davvero bella! ^^
    Complimenti, davvero!!!!

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    1. Sì, a me piacciono i personaggi che riescono a mettersi in discussione e ad uscirne tutto sommato migliorati. Per Ellis il potere rappresentava la compensazione di un amore impossibile. Nel momento in cui perde questo potere, Ellis è costretta ad affrontare il problema reale che c'era dietro. Una questione irrisolta, dovuta anche al suo rifiuto di credere che il fratello fosse ancora vivo. Quindi, come giustamente dici, Marigold le ha dato una consapevolezza che le servirà. Certo, si è presa suo figlio, ;-) ma anche qui, Ellis non aveva fatto molto per guadagnarsi l'amore del figlio, e quindi, se vorrà rendersi credibile anche come madre, e riconquistare la fiducia di Elner, dovrà prima chiarire ciò che prova per Masrek. Il sogno quindi le mostra quello che unisce il suo passato con il suo futuro, e che dovrà risolvere il conflitto interiore che per anni le ha creato una frustrazione. Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la parte del sogno, perché è il vero momento in cui lei ritrova se stessa.
      Grazie per il commento che mi ha dato modo di chiarire meglio anche a me stesso il perché ho scritto questo capitolo in questo modo ;-)))

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  4. i ha fatto una gran tenerezza in questo capitolo Ellis, mi spiace per le sue sofferenze ma penso che alla fine le sono anche servite a capirsi meglio.
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    1. Sono assolutamente d'accordo: la sofferenza nel caso di Ellis ha, oltre che un valore di espiazione e di redenzione per i delitti commessi, anche un ruolo fondamentale di autocoscienza, di consapevolezza di sé, e delle sue reali esigenze. Il potere era il surrogato di un amore proibito. Ora che il potere non c'è più, Ellis può finalmente affrontare il vero problema e riprendere da dove il suo sviluppo interiore si era fermato. Il personaggio di Ellis, e in modo diverso, ma parallelo, anche il personaggio di Marigold, mostrano come la sete di potere possa nascondere problemi che hanno una origine affettiva, la perdita dell'amore di una persona cara. Poi è chiaro che le due donne hanno motivazioni diverse, caratteri diversi e avranno diversi sviluppi, ma la tematica di fondo è comune, e per me è qualcosa di importante, che in genere mi spinge anche a studiare la psicologia delle persone di potere nella storia reale, e quindi anche le donne di cui propongo la biografia in questo blog.
      Grazie per il commento e buona serata!
      ;-))

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  5. Bello questo capitolo, sembra che Ellis sia cresciuta più ora, dovendo affrontare questi cambiamenti e con il figlio che prende le distanze, che in tutta la sua vita. E' un po' strana, però, Ellis..certamente ama il figlio, però non l'ha mai valorizzato durante la sua esistenza, l'ha sempre confinato in un ruolo da recluso, da persona incapace di intendere e volere..e ora forse sembra aver aperto gli occhi? Molto bella la frase di Mollander "Ti viene offerta una seconda possibilità. Non sprecarla", speriamo che per Ellis si aprano nuove porte e possa finalmente giungere a uno stato di completezza, perché è questo che mi è sempre sembrata, una donna incompleta e disperatamente in cerca di quella parte che le era stata tolta, che cercava di compensare questo vuoto con la smania di potere..ora, finalmente libera dagli incarichi reali può concentrarsi su se stessa e ritrovarsi. Mi piace sempre di più questa donna, amo la trasformazione che ha fatto e sta facendo, è molto più sensibile e fragile di quello che sembra..forse, almeno, questa è l'idea che mi son fatta leggendo questo romanzo!

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    1. Grazie!!! Sì, Ellis sta finalmente maturando: non è mai troppo tardi. Il rapporto col figlio è un tema centrale e hai fatto bene a sottolinearlo, perché merita un commento. Elner era il "figlio della colpa", e Masrek non voleva che Ellis lo tenesse (ne parlerò in un capitolo in cui questa scena apparirà in sogno) ed è il motivo per cui Ellis sposa il cugino, provocando l'allontanamento di Masrek. In un certo senso Ellis dava inconsciamente al figlio la colpa di tutti i suoi mali. Ora però, se riuscirà a chiarirsi una volta per tutte con Masrek, potrà anche incominciare a pensare a suo figlio in termini diversi. E' la sua seconda occasione, e non la sprecherà! ;-)
      E' una donna incompleta, come giustamente dici, una donna frustrata. Io credo che uno dei segreti della felicità sia proprio la completezza, che non vuol dire aver successo dappertutto, ma semplicemente dare spazio a tutte le esigenze interiori del proprio Sé.
      Sono molto contento che l'evoluzione di Ellis ti piaccia, ed è giustissimo tutto quello che hai rilevato riguardo a questo cambiamento. Anche a me piacciono i personaggi che si trasformano, e infatti considero questo un "Romanzo di formazione collettivo" in cui tutti i personaggi cambiano (tranne uno, il Conte Fenrik, il vero cattivo di acciaio e ghiaccio di tutto il romanzo!!!)
      Ti ringrazio per questo commento!!!
      A presto!!!
      ;-)

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    2. Eheheh, il conte Fenrik non ce lo vedo proprio ad affrontare un cambiamento, troppo glaciale!

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