sabato 28 luglio 2012

Gothian. Capitolo 88. La Sirena delle Paludi insinua dubbi in Alienor

  <<Dicono che Ursula, la Signora delle Paludi, sia una specie di sirena, ma al posto della coda di pesce abbia una coda di rettile, o secondo altri abbia delle zampe simili a quelle di un rospo>> dichiarò Vyghar il Pirata mentre si stavano avvicinando nella zona più pericolosa della Palus Putredinis.
     



<<In ogni caso lei non si mostrerà: di solito manda avanti i suoi guardiani, che presidiano questa zona della palude>>
                                                                                            
   

<<Sono creature piuttosto sgradevoli e pericolose, ma non sono particolarmente intelligenti. Li chiamano Golem. Pare che siano stati una creazione del Conte Fenrik di Gothian, che però li giudicò troppo stupidi per far parte del suo esercito>>


<<In realtà le vere armi di Ursula sono gli influssi negativi che esercita sulle menti di coloro che osano varcare i confini del suo regno>>
Vyghar non pareva particolarmente turbato, mentre Alienor era tormentata da un senso di angoscia.
Sentiva una profonda stanchezza, una mancanza di energie e di volontà. Avrebbe voluto addormentarsi e non risvegliarsi più, perché quel luogo le infondeva una totale mancanza di interesse per la vita. Ricordo i versi di una poesia:
"Meglio a chi il senso smarrì dell'essere, meglio quest'ombra, questa caligine: io voglio, io voglio adagiarmi in un tedio che duri infinito..."


La pericolosità della Sirena della Palude stava proprio nel riuscire a togliere a chi si addentrava in quei luoghi la voglia di vivere. Solo persone forti come Vyghar e Lilieth riuscivano a opporre resistenza a quella condizione di estrema debolezza e di totale disinteresse verso ogni cosa.
Lilieth si accorse della condizione di malessere di Alienor:
<<Confidati con me, parlami senza esitazione, perché sento che hai bisogno di aiuto>>



Alienor la guardò con incertezza:
<<Molti scambiano per freddezza o per mancanza di sensibilità il fatto che io non mi confidi facilmente, che parli poco. In realtà non lo faccio perché ho paura che gli altri utilizzino contro di me quello che dico. Mia madre mi rimproverava sempre, e Marigold utilizzava le mie confidenze per indebolirmi>>
Lilieth annuì:
<<Ti capisco, anche mia madre lo faceva, e non certo per cattiveria, ma perché riteneva che dare giudizi fosse un suo dovere educativo. Ma proprio perché anche io ho sofferto per questa ragione, in genere ascolto senza giudicare, e rimanendo disponibile per l'aiuto solo nel modo e nel tempo scelto dalla persona che si rivolge a me. Non ti giudicherò, e non dirò, né farò nulla che tu non vorrai>>
Alienor sentiva che Lilieth era sincera, e che il suo istinto materno era così dolce e delicato, forse perché era stata privata di suo figlio quando era troppo giovane, e le era rimasto questo amore non dato, questo affetto che non aveva trovato la sua naturale destinazione. Poteva fidarsi di lei.



<<Lilieth, io ho dei dubbi che non riesco a togliermi dalla testa. La veggente del monte Conar ha detto che il mio compito è sconfiggere Marigold, ma io non riesco a crederle. Mi sento così debole, e Marigold è così forte>>
Lilieth le prese una mano, e con l'altra le accarezzò dolcemente il viso e i capelli.
<<La Dama Gialla potrebbe essere meno forte di quel pensiamo. Le persone non sono quasi mai ciò che sembrano>>
Alienor sospirò:
<<E se anche fosse meno forte? E' pur sempre una strega! Cosa posso fare io contro di lei? Perché tutti si aspettano da me qualcosa che io non sento di avere?>>
Lilieth chiuse gli occhi, come se cercasse di trovare in sé un modo per poter replicare in maniera convincente ad una domanda che forse ella stessa si era posta, nei lunghi anni passati in esilio:
<<Vedi, Alienor, quando l'Antico Patto è scaduto, il nostro mondo è stato invaso da forze soprannaturali. Non ne abbiamo la piena comprensione, ma esse ci parlano. Possiamo crederci o non crederci, ma il loro messaggio è chiaro. A noi è stato affidato il compito di deporre la dinastia Eclionner e tutti i suoi alleati, compresa Marigold. Chi ci ha affidato questa missione, lo ha fatto perché sapeva che solo noi potevamo compierla. Aenor, la dea della Luce, che è presente nel tuo stesso nome, ti ha prescelta e ti aiuterà, se tu avrai fede in lei, e in te stessa>>
Alienor parve convinta solo a metà:
<<Una teoria interessante e affascinante. Tutto molto ragionevole. Ma se ti sbagliassi?>>


14 commenti:

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    1. Sì, le sirene hanno il potere di insinuare nelle menti qualcosa che le porta alla pazzia. Alienor sta dubitando delle proprie capacità e anche di ciò in cui crede Lilieth, tanto che anche il lettore è autorizzato a chiedersi, insieme con Alienor, riguardo a Lilieth: "E se ti sbagliassi?"

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  2. Interessante alcuni particolari di questo capitolo...che dire in questi giorni mi sento un pò come Alienor scarsa di energia e forza forse è arrivato il momento di una vacanza ma purtroppo ci vorrà ancora un pò.

    Buon fine settimana a lunedì. Marcella

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    1. Anche io, sono veramente stanchissimo e non ho voglia di far niente! Ma grazie al cielo oggi incomincio le ferie e per tre settimane voglio rilassarmi e divertirmi un po'!
      Buon weekend anche a te!!!
      ;-)

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  3. Basta che cambi il tempo e Alienor mi descrive in pieno! :) Capitolo squisito! :D

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    1. Grazie!!! Guardate, con i 37 gradi che l'anticiclone Ulisse sta imponendo alla pianura padana, nonostante qui a Forlingham Palace sia dotato di condizionatore in ogni stanza, l'umore precipita in quella accidia e taedium vitae che le mefitiche paludi trasmettono ad Alienor di Alfarian.
      Del resto ogni personaggio del mio romanzo descrive una parte di me, e ciò che quella parte ha provato sulla propria pelle!
      ;-)

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  4. Bellissimo questo capitolo, sia per la descrizione delle strane creature che abitano la palude ( anche se io le sirene me le sono sempre immaginate bellissime ;P), sia per lo stato d'animo che inducono in Alienor.
    In realtà con tutto quello che le è sucesso mi meraviglia che non abbia avuto questi dubbi prima (più che legittimi tra l'altro)!
    Dolcissima la figura di Lilieth! :D

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    1. Ti ringrazio!!! L'idea della sirena di palude mi è stata comunicata proprio dalla prima immagine, in cui mi ero imbattuto prima di scrivere il capitolo, mentre facevo una ricerca sulle sirene in seguito all'ultimo film dei Pirati dei Caraibi. Il titolo dell'immagine era "swamp's mermaid" e mi era parsa una idea molto divertente! La sirena di palude unisce bellezza nella parte alta del corpo e bruttezza in quella bassa, specie nella seconda immagine, dove ha il corpo di un rospo ;-)))
      Ho colto l'occasione di questo luogo tetro per esplicitare i dubbi di Alienor che sono poi anche i dubbi legittimi di un lettore attento, come giustamente hai rilevato!
      Lilieth è un personaggio che rappresenta in un certo senso la madre ideale, quella che tutti vorremmo avere: comprensiva, capace di ascoltare senza giudicare, capace di dare consigli, ma solo se richiesti e sempre con grande tatto e garbo. In lei la maternità si è sublimata in perfezione, proprio perché ha avuto una madre invadente come Lady Ariellyn e perché non ha potuto fare da madre a suo figlio Marvin, allevato dalla stessa Ariellyn mentre lei era in esilio.
      Grazie ancora e a presto!
      ;-)

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  5. Leggendo questo capitolo mi hai fatto tornare in mente "la palude della tristezza" della Storia infinita. Non centra un tubo ma è stato il primo "rimando" che ho avuto e questo è bello perchè dimostra come ogni tuo capitolo ti risvegli ricordi più o meno culturali. Leggo te e il mio cervello si mette in moto!

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    1. Sai che La Storia Infinita è stata il primo romanzo che ho letto? Quello che mi ha fatto amare la lettura, fin da bambino! Non ricordavo questo passo del romanzo, ma ora che mi ci fai pensare, voglio andare a rileggermelo!
      Grazie per avermelo ricordato: come vedi, anche tu aiuti il mio cervello a rimettersi in moto ;-)))

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  6. La sirena della palude si chiama depressione, mi sa. Povera Alienor, ma sono sicura che saprà trovare la forza dentro se stessa, maturando.
    E poi: "Le persone non sono quasi mai ciò che sembrano"..toglierei il quasi. :)

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    1. Esattamente!!! Ho scritto questo capitolo in un periodo di depressione (quando è ancora lieve, riesco a scrivere e questo mi aiuta molto a sublimare il conflitto interiore che è alla radice del malessere) e ho descritto esattamente i sintomi, di cui, uno dei più pericolosi è la perdita di interesse verso tutto, che poi apre la strada all'angoscia.
      Per cui associando l'idea della palude come momento di blocco e di sprofondamento, con i pericoli derivanti dalle sirene, mi è venuto in mente questo capitolo dove la sirena della palude è il correlativo oggettivo della depressione!
      I tuoi commenti sono sempre i più profondi, quelli che vanno oltre il senso letterale e capiscono che la narrazione fantasy è solo il "grado zero" dell'interpretazione, e scavando si trovano altri gradi di significato (sempre secondo la teoria e la prassi di Eco, che credo non sia mai stata applicata al genere fantasy... forse un giorno qualche critico me ne renderà merito, ma per me è importante avere una lettrice che sa intuire sempre ciò che sta dietro il significato letterale).
      Quanto al "quasi" in effetti mi viene voglia di toglierlo!!!
      Grazie infinite e buon ferragosto!!!
      ;-)

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