sabato 14 luglio 2012

Gothian. Capitolo 85. Marvin convoca l'assemblea dei Keltar



Quando Marvin fece ritorno dal viaggio solitario verso le fonti dell'Amnis, incontrò a metà strada il druido Gwydion, il cavaliere ser Yvain de Bors e , con sua sorpresa, anche il sacerdote Padre Ulume, in rappresentanza della delegazione dei Lathear.
Mostrò loro la spada, ed essi rimasero estasiati.



L'elsa era costituita da un sole dorato, simbolo di Belenos, angelo del sole e capostipite della stirpe dei Vorkidian.
L'acciaio era decorato e sfavillante, l'arma era enorme e incuteva paura.
Ma sul suo significato non c'erano dubbi, e Gwydion per primo si inginocchiò dicendo:
<<Lunga vita al re dei Keltar, Marvin, primo del suo nome, della stirpe Vorkidian, Figlio di cento re, Principe promesso e Profeta del nostro popolo!>>
Marvin accettò l'omaggio, che venne prestato anche da Ser Yvain.
Ulume, essendo un Lathear, si limitò ad un inchino, ma nel suo sguardo c'era la consapevolezza di chi ha visto compiersi un'antica profezia.
Marvin accettò l'omaggio, ma poco aiutò gli amici a rialzarti, e fece un cenno di ringraziamento anche al sacerdote lathear:
<<Amici miei, vi ringrazio per aver riconosciuto per primi la mia regalità, ma il difficile incomincia adesso!
Dovrò parlare ai rappresentati di tutti i Keltar riuniti in assemblea: tutti devono sapere cosa mi è stato detto da Vivien, e conoscoscere qual è la mia missione e come riusciremo a proteggere il nostro popolo e la nostra terra>>
Gwydion sollevò una mano in un gesto di benedizione e rispose:
<<I rappresentanti sono già già stati convocati, mio signore!>>



Ser Yvain aggiunse: <<Ci aspettano a est della foresta di Broceland. Attendono voi, mio re!>>


Marvin sorrise: <<Continuate a chiamarmi col mio nome, senza titoli o forme di cortesia>>
Poi vide che era stato preparato un cavallo nero per lui.
<<Quello è il dono della Congregazione dei Druidi>> disse Gwydion
Marvin aveva appreso l'arte dell'equitazione, così come anche le tecniche di combattimento e l'uso delle armi, quando i ricordi di Vorkidex si erano risvegliati in lui.
<<Non so se tutto quello che ho da dire farà piacere ai druidi>>
Gwydion annuì:
<<Un profeta deve dire anche cose scomode, ed essere pronto ad andare contro le tradizioni. I druidi lo sanno. Se tu troverai le parole giuste per raccontare ciò che ti è stato detto e che hai visto, allora capiranno!>>
Marvin scosse il capo: <<Ci sono cose che non piaceranno neanche a te...>>
<<Per esempio?>> chiese il giovane druido.
<<Vivien ha confermato qualcosa che sospettavo da tempo. La dottrina degli Arcani Supremi contiene degli errori>>
Gwydion capì che erano questioni troppo delicate per parlarne in quel momento, ma il sacerdote Padre Ulume, che aveva sentito, dichiarò:
<<Anche i confratelli della Sacra Canonica hanno molti dubbi su alcune questioni legate agli Arcani Supremi. Soprattutto sul tema dell'intercessione dell'entità sovrumana di fronte alla divinità>>
Ser Yvain, per spezzare la tensione, intervenne.:
<<E credete che all'Assemblea dei Keltar importi qualcosa di queste fumisterie metafisiche?>>



Gwydion approfittò di questa domanda per deviare il discorso:
<<Dipende da come saranno rappresentate le varie fazioni... che rappresentanza avranno i druidi, e quanta i guerrieri o i contadini?>>
Marvin si mostrò sicuro di sé:
<<Ho le memorie di Vorkidex nella mia mente: so bene come erano organizzate le assemblee del regno, prima che Arexatan ci sottomettesse! Torneremo a quelle istituzioni, e sarà un progresso!>>


N.d.A.

Marvin Vorkidian è rappresentato da Jon Snow ne "Il trono di spade" di George Martin.

L'espressione "Figlio di Cento Re" è tratta dai romanzi della serie di Avalon, i prequel de "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley.

Il druido Gwidion è rappresentato da re Baelor Targaryen il Benedetto ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco".

La mappa dell'alta valle amnisiana ricalca alcuni tratti del Piemonte e della Valle d'Aosta. I toponimi sono facilmente riconducibili alle città di quella zona.

I Keltar sono i Celti, di cui ho ricostruito le istituzioni in maniera distante dall'originale, come se la Gallia non fosse mai stata invasa dai Franchi, né cristianizzata. E' una sorta di ucronia.

Ser Ywain de Bors è rappresentato da ser Loras Tyrell in "A games of thrones" dove vince il torneo di Approdo del re e dona la rosa a Sansa Stark.




11 commenti:

  1. Mi piace l'umiltà di Marvin quando dice: <>.

    Buon weekend Riccardo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino che la frase sia: "Continuate a chiamarmi col mio nome, senza titoli o forme di cortesia! (non è stata stampata perché i simboli delle virgolette angolari sono stati letti come un comando in html).
      Sì i personaggi che valgono si vedono anche dal fatto che non hanno bisogno di titoli od ossequi per farsi rispettare!
      Buon weekend anche a te!!!
      ;-)

      Elimina
  2. Marvin ha assunto il ruolo di re senza tanti problemi, e lo fa anche in modo eccellente: è umile, di mentalità aperta e parla chiaro... adesso bisogna vedere se i membri della'assemblea saranno altrettanto disponibili! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, sì... dovrà pronunciare un discorso molto convincente, e non sarà facile...^^
      Vederemo come andrà a finire
      ;-)

      Elimina
  3. Quindi ci prepariamo alla guerra, mi sembra che siamo ormai nell'imminenza...

    Don't Call Me Fashion Blogger
    Bloglovin'
    Facebook

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Marvin ora deve garantirsi la fedeltà di chi ha scelto di stare dalla sua parte, e non solo tra i Keltar, ma anche tra i Lathear che lo sostengono. Insieme dovranno prepararsi ad affrontare il Conte Fenrik di Gothian... ma non so se far iniziare la guerra prima della pausa estiva... vedremo... ;-)

      Elimina
  4. Wooow,non vedevo l' ora di leggere i capitoli che mi ero persa,e ne è valsa la pena!!Come sempre sei il mio mito!
    A presto ^^
    http://fashionismyonlygod.blogspot.it/

    RispondiElimina
  5. A very interesting post and these illustrations are great. A perfect choice.

    RispondiElimina
  6. Solo per curiosità, ti sono arrivate le notifiche dei commenti dei post precedenti? Perché ogni tanto torno a controllare eventuali risposte, sapendo che tu praticamente rispondi sempre, solo che ogni tanto i miei commenti li vedo, ogni tanto no! E ho capito che sono scema, però boh! :D
    Sai, una cosa che non ti ho mai detto penso..mi piace il fatto che la religione abbia un ruolo comunque importante nel romanzo, e ne avrà anche di più, forse, ora che Marvin sta per stravolgere un po' tutte le idee e tradizioni in cui si credeva. Tante guerre sono state combattute dall'uomo a causa della religione, magari però Marvin saprà mettere tutti d'accordo! Sono curiosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Eleonora! Sì, mi sono arrivate le notifiche, e le ho lette tutte con grande interesse! Purtroppo, avendole lette tutte assieme, non ho avuto il tempo di rispondere a tutte, come avrei voluto fare, e di questo mi scuso tantissimo, perché tengo al tuo parere più che a qualsiasi altro, e lo dico sinceramente e pubblicamente! Avrei dovuto almeno scrivere due righe per farti sapere che avevo letto, ma mi sembrava riduttivo e volevo dare una risposta più significativa nei prossimi giorni, infatti da giovedì sarò in ferie per due settimane, e potrò finalmente rilassarmi. Poi ti racconterò anche com'è stato questo mese infernale in cui alle preoccupazioni per il concorso si sono aggiunti problemi sentimentali, familiari e pure di salute, perché si sa che le disgrazie non vengono mai sole. Comunque io sono un esperto "navigatore" sopravvissuto a mille tempeste e quindi ora sono di nuovo al timone della nave e cercherò di condurla sana e salva a destinazione ;-)
      Confidando nel tuo perdono, ti ringrazio infinitamente per il fatto di apprezzare gli aspetti del romanzo a cui io tengo di più! Il tema delle guerre di religione è fondamentale, e la natura di Profeta che viene attribuita a Marvin ha una sua precisa valenza in termini di riferimenti alla storia e all'antropologia culturale. Naturalmente io non ho inventato niente di nuovo: per l'aspetto religioso il modello di riferimento è il romanzo "Dune" di Herbert. Però può andare benissimo anche il film di David Linch che ne è stato tratto, e che ti consiglio, perché è un vero capolavoro! Mi è piaciuta molto anche la miniserie "I figli di dune", da cui tra l'altro ho tratto le immagini per rappresentare Lady Ariellyn Vorkidian (è l'attrice Alice Krige) e Alienor di Alfarian (è l'attrice che impersona Ghanima Atreides). Herbet si era ispirato al modello islamico e al "jihad". Io ho scelto il modello zoroastriano: Zarathustra impose una religione sostanzialmente dualistica (secondo alcuni di-teistica, cioè con due dei di eguale potere) degradando al livello di angeli e demoni gli dei del politeismo persiano tradizionale. Se contiamo che Tolkien era cattolico e che Martin è ateo e fa fare alle religioni una pessima figura (e del resto storicamente, nessuna si salva, ma devo dirlo sottovoce se no mi licenziano) ho pensato che si poteva sperimentare una religione che storicamente ormai è estinta, anche se c'è la comunità Parsi di Bombey che conta qualche migliaio di credenti zoroastriani tradizionalisti che se leggessero il mio romanzo credo che mi condannerebbero al rogo ;-)))
      Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma a questo punto preferisco rispondere anche agli altri tuoi commenti, e poi eventualmente ritornare più avanti su questo tema, perché verrà fuori ancora nel romanzo.
      Ti chiedo nuovamente scusa e ti ringrazio con tutto il cuore
      ;-)

      Elimina