mercoledì 12 settembre 2012

Gothian. Capitolo 97. Il Conte di Gothian e la guerra imminente


Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian e Re degli Alfar, camminava a lunghi passi, su e giù per una stanza dalle pareti antiche, nella fortezza di Altcomb, da cui poteva tener d'occhio tutto ciò che succedeva nella valle di Caemlyn.


Il sangue degli Alfar di cui si era nutrito lo aveva reso ancora più giovane, ma quell'aspetto da elfo adolescente era solo un inganno per disorientare i suoi nemici.
Era un trucco antico, ma sempre valido.
Bisogna fare in modo che il nemico ci sottovaluti e abbassi la guardia, così  sarà più facile colpirlo!
Gli Alfar lo avevano sottovalutato per secoli, ed ora li aveva messi in ginocchio.
Grande era stato il piacere di Lord Fenrik quando i grandi aristocratici gli avevano giurato obbedienza.
Era delizioso il sangue di Caius Volturi e di Alucard di Castlevania! Ma adesso c'è un solo sangue che attendo di bere, quello di Marvin Vorkidian!
Le sue meditazioni silenziose furono interrotte dall'ingresso della sua seconda moglie, la regina Alyx di Alfarian.
Da quando era divenuta lei stessa un vampiro, Alyx aveva favorito la fusione dei vampiri Albini con gli Alfar, il biondo popolo del nord, ma ora temeva che il Conte volesse ammettere nella nobiltà dei non-morti anche le grandi famiglie dei Keltar, in particolare i Vorkidian.
La sua intuizione era giusta.
<<Sento che lui è vicino>> disse Fenrik alla moglie.
Alyx doveva ancora abituarsi alle percezioni amplificate della sua natura vampiresca.
<<Intendi Marvin?>>
Il Conte annuì, fissandosi le unghie aguzze:
<<Ovviamente! Percepisco la sua presunzione... Crede di eliminarmi con delle vecchie spade d'argento ossidato... che sciocco!>>
Pronunciò quelle parole come se vedesse se stesso con in mano la spada di Vorkidex sottratta al nemico, tenendo Alyx in braccio, mentre sullo sfondo Caemlyn, la capitale dei Keltar, bruciava nelle fiamme.


Alyx si sentì ipnotizzata da quell'immagine:
<<Presto li stermineremo!>>
Fenrik smorzò l'entusiasmo della regina e le puntò contro un indice artigliato:
<<Non sottovalutare il nemico! Marvin ha posto i Keltar sotto la protezione di Ahura Mazda. E' Lui, che rende potenti le armi conservate a Caemlyn. L'esito della battaglia non è scontato>>
La regina degli Alfar si meravigliò:
<<Ma tu hai sempre detto che il nostro esercito è invincibile!>>
Il Conte tornò a osservarsi le unghie:
<<E infatti lo è. Ma la vittoria sarà meno facile di quanto mi aspettassi. Mio padre Gothar ha rivolto un appello direttamente ad Ahirman il Supremo!>>
Ricordava il macabro rituale:
O Signore mio, ascoltami! Signore del Male, ascoltami! Io ti offro carne incorrotta. Ho sacrificato in tuo onore. Con la mia mano destra te lo offro. Fa' di me lo strumento della tua collera. 



Poi, ritornando al presente, sentenziò:
 <<Sarà Lui, Ahriman, il Dio del Male, a rendere più forti le mie armi, e scatenare l'Inferno contro contro Marvin Vorkidian e le sue legioni!>>



Alyx si immaginava la scena, e gli occhi le brillavano di una gioia sadica!
Fenrik però era irritato dalle ambizioni della consorte.
Era amica di Marigold, negli anni d'oro di Alfàrian. Non devo dimenticarlo.
Fenrik le rivolse un'occhiata severa:
<<Vedi Alyx, i vampiri Albini hanno sofferto millenni di discriminazione. Gli umani hanno stabilito unilateralmente di essere la stirpe superiore, e ci hanno cacciati nelle regioni artiche. Ma non sta scritto da nessuna parte che gli umani siano superiori ai vampiri, e che il loro modo di vivere sia meno riprovevole del nostro. L'aristocrazia degli Alfar se ne è resa conto!>>
La regina non si meravigliava dell'accordo tra i nobili e i non-morti.
Gli aristocratici e i vampiri hanno molto in comune. Sono dei parassiti ossessionati dal loro "sangue blu".
Consapevole di ciò, Alyx avvertì il marito:
<<I non-nobili però non hanno accettato di diventare come noi>>
Il Conte assunse un'espressione schifata:
<<La rozza presunzione degli umani mediocri! Si credono migliori, eppure si nutrono di carne e si comportano peggio delle bestie. Persino gli Alfar, così superbi, discendono da barbari sanguinari, perché ogni supremazia si fonda sul sangue!>>
La regina sapeva che era vero.
Gli Alfar presero il potere nel Nord uccidendo le altre popolazioni. Nessuno è innocente...



Fenrik le lesse nel pensiero, e assentì gravemente, scagliando la sua maledizione:
<<La razza umana sarà cancellata dalla faccia della terra. Gli umani non meritano la supremazia, sono esseri inferiori, e noi lo dimostreremo in battaglia!>>



8 commenti:

  1. Fenrick riesce sempre ad essere terribile ed affascinante allo stesso tempo!
    E ogni volta riserva qualche sorpresa!^^
    Ma comincia ad incuriosirmi anche Alyx, sembra avere un certo ascendente su Fenrik, mi chiedo che ruolo avrà in futuro! :)

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    1. Mi fa piacere che il fascino del Conte sia sempre presente: è un personaggio carismatico, e rappresenta l'antagonista principale di tutto il romanzo!
      Ho voluto dare spessore anche al personaggio di Alyx, la cui evoluzione potrebbe riservare delle sorprese...
      ;-)

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  2. più leggo la storia e più mi prende!! infatti appena ho visto la fine del post ci sono rimasta malissimo :(

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    1. grazie!!! è la cosa migliore che uno scrittore vorrebbe sentirsi dire ;-)
      il romanzo proseguirà a giorni alterni...
      a presto
      ;-)

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  3. Concirdo con antonella e aggiungo un oh cielo!
    Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo....
    Xx
    http://www.dontcallmefashionblogger.com/

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  4. Ritorna Alyx, sempre più folle sembra! Lei mi incuriosisce,è un personaggio fino ad ora un po' più secondario ma potrebbe avere un ruolo importante, ora che è al fianco del vampirissimo Fenrik (tra l'altro supporto la sua speranza nella fine della razza umana, momento di misantropia!)

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    1. Alyx avrà un ruolo molto importante, ma sarà un colpo di scena, di cui per ora si sono avuti dei segnali solo in alcuni sogni di Marvin, quando vede se stesso combattere sotto le mura di Gothian, e si trova davanti una donna vampiro... risale a molti capitoli fa...
      Il discorso di Fenrik sulla razza umana esprime un concetto che anche io, nei momenti di misantropia penso, domandandomi perché nei romanzi e nei film i protagonisti si diano tanto da fare per salvare l'umanità ;-)))

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