domenica 7 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 14. Arthur e Igraine.





<<E' inaudito!>> esclamò l'imperatrice consorte, lady Igraine Canmore di Logres, rivolgendosi al figlio Arthur, reggente dei Keltar: <<Tuo padre ha nominato quella ragazzina Dama d'Onore dell'Ordine imperiale di Gothian! Dopo averla vista solo due volte! In trent'anni di matrimonio non mi aveva mai inflitto un'offesa così scandalosamente pubblica!>>
Arthur era confuso:
<<Madre, a me pare che la sua convivenza con Ellis fosse molto più offensiva della nomina di Alice de Bors a...>>
Lei lo interruppe con un rapido gesto della mano:
<<Non dire sciocchezze! Ellis è una Eclionner per diritto di nascita, è una principessa del sangue, e per quanto in privato si sia sempre comportata peggio di una cagna in calore, almeno le apparenze erano salve: lei era a fianco dell'Imperatore-Profeta perché era ed è sua zia! Ma questa Alice de Bors, nipote di un traditore e cugina di una traditrice in pectore, chi è per poter ottenere così rapidamente ciò che le normali dame di corte ottengono solo dopo una vita di onesto servizio? Mi sono arrivati centinaia di messaggi da Gothian: le dame mi chiedono di intervenire, di bloccare l'ascesa della nuova favorita di Sua Maestà! E dire che io ho dato la vita per lui, gli ho portato la lealtà dei clan delle Highlands e...>>
Questa volta fu Arthur ad interrompere il discorso:
<<Madre, ora state esagerando. Alice de Bors non è una contadina delle Highlands! E' figlia del Duca di Amnisia e di una principessa degli Alfar, ha sangue elfico nelle vene!>>
Igraine assunse inaspettatamente uno sguardo ironico:
<<Ah, se io sono una contadina delle Highlands, allora tu, che sei mio figlio, cosa credi di essere? Se tuo padre dovesse decidere di ripudiarmi e di risposarsi, tu potresti ritrovarti con un fratello legittimo e... come hai detto tu... con sangue elfico nelle vene! Non capisci che questo è tutto un piano di Alienor di Alfarian per abbattere la Dinastia Eclionner?>>



<<Madre, vi ricordo che Alienor è mia suocera, per quanto la sua bellezza e giovinezza rendano difficile crederlo>>
Igraine sorvolò sugli apprezzamenti del figlio nei confronti della regina degli Alfar, ma confutò l'argomentazione principale:
<<Ad Alienor non importa niente di tua moglie! Eleanor è stata dichiarata illegittima, in quanto figlia di un usurpatore, ed è cresciuta lontano dalla madre, come tu sei cresciuto lontano da me>>
Arthur cercò di sdrammatizzare:
<<Proprio per questo dovresti capire il dolore di Alienor, per essere stata privata dei figli avuti dal suo primo marito, come tu fosti privata di me>>
Igraine scosse il capo:
<<Alienor si è risposata, ha avuto altri due figli, che ora ama più di ogni altra cosa al mondo. Io ho avuto solo te...>>
Il modo in cui lo disse ferì Arthur:
<<Non sono abbastanza per te, madre?>>
Lei lo fissò severamente:
<<Non metterti a fare il bambino! Hai più di trent'anni! Sai bene che mi butterei nel fuoco per te, mentre Alienor non si farebbe bruciare nemmeno una delle sue trecce bionde per una figlia bastarda avuta da un uomo che detestava!>>
Arthur le puntò un indice contro:
<<Non permetterti mai più di chiamare bastarda mia moglie! Eleanor è una Eclionner, figlia di un imperatore dei Lathear e della regina degli Alfar. Il suo sangue è mille volte più nobile del mio, per non parlare del tuo!>>
Le dispute sui quarti di nobiltà e sul sangue elfico erano frequenti tra Igraine ed Arthur, e finivano sempre con la vittoria di Igraine, che anche quella volta trovò l'argomentazione decisiva:
<<Ma tu, figlio mio, sei l'unico Eclionner che ha il diritto ufficiale di portare anche il cognome Vorkidian, che vale mille volte di più del sangue elfico. Tu sei l'unico nipote che Lilieth Vorkidian ammette alla sua onorata presenza. L'unico che è stato tenuto in braccio dalla compianta lady Ariellyn, l'adorata nonna di tuo padre. Tu meritavi di meglio... tuo padre avrebbe dovuto imporre ad Alienor di darti in moglie la sua figlia legittima e prediletta, Marie de Champagne, la principessa reale degli Alfar>>



Questo pensiero aveva sempre un effetto molto forte su Arthur.
Marie de Champagne, la più bella, raffinata e intelligente principessa reale che si sia mai vista sulla faccia della Terra.



Purtroppo si era appena sposata con il conte Pierre de Champagne, dopo un lungo e felice fidanzamento.
Ah, che uomo fortunato, il conte di Champagne! 
Arthur non poteva negare di aver avuto sempre un debole per la principessa Marie di Alfarian, come preferiva chiamarla, col suo cognome da nubile.
Si rivolse a sua madre come se dovesse contrattare il proprio appoggio in cambio di qualcosa:
<<Quindi secondo voi, madre, Alice de Bors è una spia di Alienor?>>
Igraine lo guardò domandandosi come poteva aver messo al mondo un figlio così stupido:
<<No, è molto peggio. Alice è sincera. Tutti giurano che nutra una venerazione sconfinata per tuo padre. E scommetto che Alienor l'ha mandata a Gothian proprio per questo>>
Arthur si accigliò:
<<Non vi seguo>>
Igraine alzò gli occhi al cielo:
<<Hai passato una vita intera presso tuo padre eppure lo conosci meno di me, che non lo vedo da un'eternità. Tuo padre è la persona più narcisista dell'universo. Io lo so: mi ha sposata perché lo adoravo come un dio. Ah, come fummo felici nel nostro primo anno di matrimonio! Lui era come ebbro di me ed io di lui. E tu sei stato il figlio dell'amore, perché quando fosti concepito, io e tuo padre ci amavamo più di ogni altra coppia al mondo>>
Arthur era sempre più confuso:
Lei lo ama ancora, ma non vuole ammetterlo nemmeno a se stessa.
Gli sembrava di ricordare sua madre com'era ai primi tempi, ma forse era solo l'immaginazione.
Se la immaginava in abito da sposa, con il volto felice di chi vive l'ebbrezza di un grande amore ricambiato e nutre una fiducia sconfinata e assurda nell'avvenire.



Igraine pensava la stessa cosa e, come smarrita in un sogno, mormorava:
<<... quando avevo nei capelli la luce rossa dei coralli, quando ambiziosa come nessuna, mi specchiavo nella luna e lo obbligavo a dirmi sempre: "Sei bellissima!">>
Per un attimo, brevissimo, ma illuminante, madre e figlio si compresero a vicenda.
L'amore perduto, l'amore immaginato... e l'eterna domanda se fosse meglio averlo vissuto e perduto, o non averlo vissuto mai... avendo lasciando tutto all'immaginazione.
Arthur non invidiava il dolore della madre.
Ha pagato troppo cara la felicità di un attimo.
L'ondata di sentimenti che aveva travolto e zittito madre e figlio incominciò lentamente a ritirarsi.
Igraine si ricompose e pronunciò una parola che, nelle grandi dinastie, rappresentava sempre la tomba dei buoni sentimenti:
<<La politica>>
Arhtur capì subito le implicazioni di quel concetto.
Le grandi dinastie antepongono la politica ad ogni altra considerazione. 
Si ricompose anche lui, cercando di trovare una soluzione a quell'enigma.
<<Pensi che Alice lo distrarrà dal Sentiero Dorato?>>
Igraine dovette trattenere un sorriso.
Ora sì che riconosco mio figlio! 
Annuì e rispose:
<<Sì, temo che gli farà perdere la via. Quel sentiero per cui ha sacrificato tutto, compresa la sua anima>>
Ad Arthur importava ben poco dell'anima di Marvin, ma sapeva che se suo padre fosse stato messo fuori gioco, la Dinastia avrebbe vacillato, e tutti gli Eclionner sarebbero stati in pericolo.
<<Devi andare da lui!>>
Igraine scosse il capo:
<<No, lo irriterei soltanto, spingendolo ulteriormente tra le braccia di Alice. No, ho un'idea migliore, anche se mi costerà molti sacrifici. Devo allearmi con le tre matriarche della Dinastia. Irulan a Lathena, Lilieth ad Amnisia ed Ellis a Gothian. Unendo la loro potenza con la mia capacità organizzativa, potremo far ritrovare a tuo padre la strada che lo riporterà al Sentiero Dorato e alla capacità profetica>>



Cast

Claire Forlani - Igraine Canmore di Logres

Cate Blanchett  (Galadriel) - Alienor di Alfarian

Beatrice Borromeo - Marie de Champagne

Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore a 18 anni





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