martedì 2 luglio 2013

World War Z: il vero zombie è Brad Pitt.



L'ennesimo film in cui un americano salva il mondo ha tutta l'aria del "già visto". E' un minestrone indigesto dove sono stati mescolati tutti i vari film apocalittici dell'ultimo decennio: "Io sono leggenda" (di ben altro spessore!), "2012" (buonista, ma almeno divertente e visionario), "The day after tomorrow" e così via lungo il filone catastrofista.
Degli zombie si vede ben poco, e quel che si vede fa ridere, in un film che non intendeva far ridere.
La verità è che l'unico vero zombie convincente è Brad Pitt, che ci appare clamorosamente invecchiato, con occhiaie e rughe in abbondanza, e appesantito, o quantomeno "rallentanto", immedesimato fin troppo nel ruolo di padre di famiglia (questo gli riesce bene!) e poco credibile in tutto il resto, dove non si capisce proprio a come mai, nonostante la sua lentezza di riflessi, riesce sempre a salvarsi in ogni scena d'azione.
Alla fine il personaggio mostra un guizzo di intelligenza, ma questo avviene tardi, fuori tempo massimo, dopo che la noia ha ampiamente avuto modo di sedersi accanto allo spettatore anche solo minimamente smaliziato.

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