sabato 23 novembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 50. I Circoli di Evocazione.


Nello sfogliare il Necronomicon, Robert si soffermò su vari abbozzi di quello che veniva chiamato "Circolo di Evocazione".
I copisti avevano pensato che si trattasse di evocazione delle anime dei defunti e per quella ragione avevano chiamato il testo col nome greco "Necronomicon".
Ma il vero nome era Al-Azif, l'Ululato dei Demoni. Un'evocazione ben più minacciosa!

Vi erano due o più cerchi concentrici, di cui il più interno circoscriveva due quadrati, che intersecandosi tra loro formavano una stella a otto punte.
Negli spazi ricavati dalle intersezioni, sono stati inseriti i segni dello Zodiaco.
Robert non si intendeva di astrologia.
Maggie invece deve essere un'esperta, se è vero che è una adepta della Via della Mano Sinistra.
Per quanto si fosse sforzato di capire il punto di vista di chi credeva nell'influsso delle stelle, Robert riteneva incredibile che ci fossero così tante persone disposte a credere nell'oroscopo.
La cosa più incredibile è che molti credano nell'astrologia e contemporaneamente nella religione cristiana, che ha sempre condannato le superstizioni di origine pagana.
Quel pensiero lo riportò al testo.
Alhazred non era certo cristiano. Ma non era nemmeno mussulmano, nonostante fosse fosse arabo. 
Il secondo circolo di evocazione dei morti presentava una stella a sei punte, simile a quella ebraica, ma le scritte erano in un alfabeto che a prima vista sembrava arabo.
Ma non è arabo. I caratteri sono troppo verticali e separati tra loro. Potrebbe essere un alfabeto indiano. Oppure una rimanenza di quello persiano avestico.



Rimaneva comunque del tutto incomprensibile.
Alhazred o chi per lui ha voluto confonderci soltanto le idee.
Gli schizzi successivi erano delle aggiunte posteriori, disegnate su fogli che erano stati inseriti successivamente dai custodi in epoca successiva all'invenzione della stampa.
C'è tutto il compiacimento per la simbologia esoterica tipico delle epoche successive al Rinascimento. Chi ha fatto questo lavoro, voleva soltanto depistare il lettore.

Le combinazioni possibili dei cerchi, dei quadrati o dei triangoli fornivano una varietà enorme di risultati.
C'erano stelle a cinque punte, tipiche della moderna stregoneria.
Il tutto però appariva mescolato a simboli di altro genere, tra cui era riconoscibile la croce dei Templari.
Hanno mescolato simboli che non possono coesistere tra loro. 
L'ultimo disegno era ancora più assurdo.
C'erano stelle a cinque punte fuori dai cerchi. All'interno, tra i cerchi, vi erano delle scritte in ebraico e delle stelle a sei punte, anche se poi nella zona più interna c'erano parole greche scritte in caratteri latini.
E' un'assurdità. Cosa c'entra poi la lettera "tau", che sembra quasi una croce francescana?


L'ultima aggiunta era recentissima, c'era persino la data di quell'anno.
E' opera di Maggie, o di qualche setta che utilizza simboli sconosciuti.



No, è ora di finirla con questi giochetti! Si sta scherzando col fuoco!
Anche ammettendo che Maggie e le sue amiche wiccan fossero in buona fede, non era certo con questi mezzi che potevano realmente comprendere l'intenzione dell'autore e quella dell'opera.
E' facile attribuire un carattere magico alle formule che non si capiscono. Per i non addetti ai lavori, ogni formula scientifica o invenzione tecnologica potrebbe sembrare stregoneria ed essere poi interpretata come tale. Ma chi è riuscito a raggiungere Alhazred doveva essere in possesso di mezzi più evoluti dei nostri per piegare l'universo alla propria volontà.
Si sentì improvvisamente stanco ed impaurito, come se fosse entrato in un gioco tremendamente pericoloso e desiderasse soltanto fuggire il più lontano possibile.
Ma gli Iniziati mi troverebbero comunque, e i Grandi Anziani, quelli che si nascondono dietro queste formule, è come se mi stessero guardando negli occhi.
Ebbe un brivido al pensiero della sorte che era toccata ad Alhazred e a tutti coloro che avevano passato troppo tempo in compagnia di quel testo.
Al Azif. L'Ululato dei Demoni. Che sciocchi sono stati coloro che credevano di poterli evocare. Non siamo noi ad evocarli. Sono loro che ci usano come pedine di un gioco che non siamo mai stati in grado di comprendere.

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