martedì 2 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 12. Valyria e Marvin



Valyria Eclionner aveva compiuto da poco trent'anni. La sua vita coincideva con la durata del regno di suo cugino Marvin, l'Imperatore-Profeta di Gothian, sovrano del Continente Centrale.
In realtà il termine cugino era improprio. Marvin, per quanto avesse quasi il doppio dei suoi anni, era tecnicamente un nipote di Valyria.
Mio padre Sephir era il nonno di Marvin. Mi concepì quando aveva oltre settant'anni, e Marvin ne aveva oltre venti. E quindi io sono sua zia, anche se lui mi ha fatto da padre.
Ma ancora più paradossale era la parentela con suo marito Mordred Eclionner, figlio di Marvin ed Ellis.
Mio marito ha la mia età, ma è anche mio pronipote. Solo in una famiglia di folli e di  incestuosi fornicatori come gli Eclionner poteva succedere una cosa simile.


                                                             Sephir Eclionner
                                                             +                      +
                                         Wensy Fuscivarian                Marigold Edwina Ataris di Gothian
                                                              |                                          |
                                        ___________|______                              |
                                        |                                  |                             |
                                        |            Masrek Eclionner                         |
                                        |                                   +                          |
                                        |                  Lilieth Vorkidian                    |
                                        |                                    |                           |
                             Ellis Eclionner      +    Marvin Eclionner                 |
                                                         |                                               |
                                               Mordred Eclionner          +          Valyria Eclionner


Valyria era dilaniata da un conflitto interiore.
Da un lato era una Eclionner, ed era stata cresciuta da Marvin come una figliaed aveva sposato il figlio che Marvin aveva avuto da sua zia Ellis Eclionner, e questo la rendeva uno dei componenti principali della Dinastia.
Io sono l'unica che avrebbe diritto di firmarsi Eclionner-Eclionner-Eclionner. Tre volte membro della suprema Dinastia. Eclionner di nascita, Eclionner per matrimonio ed Eclionner in quanto anche mia suocera ha questo cognome.
L'albero genealogico della famiglia reale e imperiale Eclionner lo testimoniava senza ombra di dubbio:
Tuttavia, anche se risultava essere tre volte una Eclionner, lady Valyria non poteva dimenticare di essere figlia di Marigold Edwina Ataris, contessa di Gothian.
Non ho ricordi di mia madre, ma tutti quelli che mi vedono, tremano al ricordo di lei, la donna che per mille anni tenne in scacco l'intero continente: Marigold di Gothian.



La somiglianza di Valyria con sua madre era impressionante e destabilizzava tutti, persino Marvin.
Marigold era bionda, ma per tutto il resto era uguale a me.
Quello che preoccupava tutti, però, non era tanto la somiglianza fisica con la defunta contessa di Gothian, quanto l'eventuale somiglianza nel carattere.
Dicono che fosse una donna malvagia, ma gli Eclionner sono forse meno malvagi? Marvin dice di averla uccisa per legittima difesa, ma come faccio a sapere se dice il vero? Qualcuno oserebbe mai contraddire la versione dell'Imperatore-Profeta?
Fino ad allora nessuno lo aveva fatto. Persino i nemici di Marvin, come Alienor di Alfarian, avevano sempre detto che Marigold era la perfidia personificata e che aveva ordito numerose congiure contro colui che infine, per salvare se stesso, l'aveva uccisa.
<<Le avevo offerto la possibilità di salvarsi, se avesse accettato di vivere sotto il controllo delle mie guardie, come Daenerys ha accettato di fare>> aveva detto l'Imperatore-Profeta, quando Valyria gli aveva chiesto ragione del suo delitto <<Marigold però non volle sottomettersi, e preferì la morte. E questo forse anche perché aveva vissuto più di mille anni, grazie alla stessa metamorfosi che ha reso me immortale ed eternamente giovane. La sua era stava finendo e la mia aveva inizio. Io le promisi che avrei amato i suoi figli come se fossero stati miei, e così è stato, ed è ancora>>
Valyria desiderava credere a Marvin, anche perché lui era veramente stato un padre nei suoi confronti.
Marvin non è malvagio, ma non è nemmeno buono. 



Sa amare, certo, ma alla fine abbandona coloro che ama.
E' un condottiero  che vince e poi distrugge quel che ha.



Avevano scritto canzoni su di lui.
Scritte dalle donne che ha amato e che ha lasciato. Ma c'è stata una donna che lo ha rifiutato.
Daenerys di Gothian, figlia del conte Fenrik e della sua prima moglie Rhaella.
Daenerys, la Divoratrice di Cuori! In fondo però anche lei è stata ingannata. Marvin si è preso il Dono dell'immortalità e poi l'ha posta di fronte all'alternativa: corrispondere al suo amore oppure rimanere agli arresti a Gothian, col titolo onorifico di contessa.
Valyria sospirò.
 Contessa di Gothian: il titolo che era appartenuto a mia madre...
Per la Storia c'era spazio solo per una Contessa di Gothian: Marigold Edwina Ataris.
La nuova contessa per ora non ha combinato niente.
Daenerys però era solo apparentemente tranquilla e meditava in cuor suo la vendetta.



Daenerys potrebbe rovesciare la dinastia Eclionner dall'oggi al domani, se trovasse gli alleati adatti. Con me le è andata male, ma con Alice de Bors tutto è possibile. Quella ragazza può diventare lo strumento della vendetta della Divoratrice di Cuori.
Voleva appunto parlare di questo con l'Imperatore-Profeta, che le aveva concesso un'udienza nella tetra sala del Trono Nero, nella torre principale del Castello di Gothian.



Valyria era cresciuta nel Gothian Castle e non era mai stata autorizzata a lasciare la contea di cui quel maniero era il centro. Anche di questo voleva parlare col sovrano.
Marvin la aspettava immobile nel suo trono.
Quel luogo, più che una sala del trono, pareva un mausoleo.
Lui è come una cripta: nella sua memoria riposano tutti gli Eclionner e i Vorkidian dall'inizio dei tempi.
E quella tomba conservava le anime, non i corpi.
Quel pensiero la spaventava, come se un esercito di fantasmi si stesse preparando ad aggredirla.
Ma anche lui appariva turbato.
Ogni volta che ci vediamo, una paura reciproca ci tormenta. Lui rivede in me Marigold di Gothian ed io vedo in lui un immortale, con le fattezze di un adolescente, ma con l'età di un vecchio.
Un tempo le piaceva infrangere la calma di Marvin grazie alla rassomiglianza con Marigold, ma ormai quel gioco era diventato noioso per entrambi.
Si inginocchiò e si rivolse al sovrano secondo la formula tradizionale che le profezie avevano assegnato al discendente dei cinquanta imperatori Eclionner e dei cinquanta sovrani Vorkidian (la famiglia materna di Marvin) : <<Figlio di Cento Re!>>






Dall'alto del Trono, l'Imperatore-Profeta pareva un dio, ma la sua voce era ancora umana e amichevole:
<<Valyria, mia cara, avvicinati. La Profezia mi ha abbandonato ed ora non posso più prevedere nemmeno l'argomento di una conversazione. Dimmi dunque di che cosa vuoi parlare>>
La donna si era avvicinata con circospezione, anche perché l'enorme lupo bianco Arf, appartenuto a Masrek Eclionner, il padre di Marvin, non era mai stato ben disposto nei suoi confronti, ed anche in quel momento tratteneva a stento un ringhio minaccioso.
Quel maledetto lupo finirà per sbranare qualcuno, una volta o l'altra. 
Infinite leggende si narravano su di lui. Secondo alcuni quel cane albino era la reincarnazione del Conte di Gothian, condannato a vivere in quel corpo dopo aver ucciso il primo padrone di Arf, il principe Masrek.
<<Vi ho chiesto udienza, mio signore, per parlarvi di Alice de Bors>>
Marvin alzò gli occhi al cielo.
<<Me ne ha già parlato Mordred! Non capisco questa ossessione. Alice de Bors è solo una delle tante dame di questa corte!>>



Valyria non aveva mai visto Marvin così sulla difensiva.
<<Maestà, sono una Sacerdotessa di Rango Segreto, iniziata agli Arcani Supremi! So riconoscere un pericolo per la Dinastia!>>
Marvin assunse un'espressione di sdegno e di scherno:
<<Una sacerdotessa di Eclion! Una strega! Ecco cosa si nasconde dietro al tuo Rango Segreto. Dovrei fidarmi di te, della figlia di Marigold di Gothian, piuttosto che di Alice de Bors d'Alfarian, che è soltanto una fanciulla innocente?>>
Valyria si sentì come se fosse stata appena schiaffeggiata. Marvin non era mai stato così severo con lei.
<<Se sono una strega è perché l'avete deciso voi, Maestà! Mi avete detto che discendo da due demoni, Eclion e Atar, e che questo mi impediva di consacrarmi ad una divinità benevola. Ma nel mio cuore non sono malvagia, come non lo siete voi. Io so leggere nel vostro cuore più di chiunque altro>>
Marvin era tornato serio, ma i suoi occhi erano diventate due fessure sottili, che la guardavano con sospetto:
<<E cosa leggi, adesso, nel mio cuore?>>
La donna non aveva esitato:
<<Siete già infatuato della fanciulla bionda. Ne desiderate la compagnia, la cercate con lo sguardo e quando la vedete, il calore torna a bruciare nel vostro corpo freddo: energia allo stato selvaggio. E' la femmina che risveglia l'energia, ispirando nel maschio il potere divinatorio, come ho letto negli insegnamenti esoterici di Helena Petrovna Blavatsky>>



Il sovrano si adirò:
<<Ti avevo proibito di leggere gli scritti di quella pazza!>>
Valyria aveva scrollato le spalle:
<<Da giovane dicono che fosse molto bella, per questo il conte Blavatsky la sposò, e anche perché era una grande conoscitrice dei misteri, e a suo modo una grande guerriera. Partecipò alla battaglia di Mentana e fu trafitta due volte al torace. Fu creduta morta e gettata in una fossa comune... come abbia fatto a riemergere, lo sanno solo gli dei>>



Marvin scosse il capo:
 <<Tutto quello che dici è tratto di peso dalla Iside Svelata e da La Dottrina Segreta, scritti secoli prima del Grande Cataclisma. Conosco quei testi a memoria, ma sono troppo pericolosi in mano tua! Ti credi tanto furba, Valyria, ma non capisci... Alice è figlia di uno dei miei amici più cari... ciò che vedo in lei è la vita che continua, generazione dopo generazione. Non posso contemplare quelle energie viventi senza provare un senso di euforia. Quelle nuove vite che sbocciano sono la ragione della mia esistenza, la giustificazione del mio sacrificio, e di quello di coloro che sono morti perché l'umanità continuasse a vivere>>
Chiunque altro ci sarebbe cascato, ma Valyria era troppo intelligente ed esperta per farsi sviare da una mezza verità, per quanto commovente essa fosse.
<<Non provi la stessa euforia per tutti. Solo le giovani donne ti fanno quell'effetto, e alcune in particolare. Come sacerdotessa so riconoscere il momento in cui... >>
L'Imperatore-Profeta la interruppe:
<<Nemo propheta in patria. Ti ho cresciuto come una figlia! Possibile che tu mi conosca così poco? Tu parli di appetiti, di infatuazioni, ma ben altro agita la mia mente>> e detto questo prese qualcosa da una tasca del suo mantello: <<Guarda... riconosci cos'è che tengo in mano?>>
Valyria vide una ciocca di capelli ramati, o color bronzo, in un contenitore trasparente, dove si potevano osservare anche dei fiori secchi.
<<Sono forse i capelli di vostra moglie? Igraine Canmore li ha di quel colore>>



<<Non sono i capelli di Igraine. Io e mia moglie siamo separati consensualmente. Non penso più a lei da molto tempo>>
Valyria era confusa:
<<Allora sono quelli di vostra madre... la vidi una volta, tanto tempo fa....>>



<<No, non sono quelli di mia madre, anche se li ha di questo. Vedi, Valyria, mia madre ha ereditato a sua volta quel colore dalla madre, mia nonna lady Ariellyn Vorkidian>>



Valyria capì:
<<Sono i capelli della vostra nonna materna. So che la amavate molto...>>
Marvin annuì:
<<La amavo più di ogni altra persona al mondo e sai perché? Perché lei ricambiava il mio amore senza chiedermi nient'altro>>
<<Ma quello era affetto, non amore! E comunque, vorreste farmi credere che vostra zia Ellis non vi ha amato?>>



<<Ellis vedeva in me soltanto una riedizione di mio padre. Tra me e lei ci fu passione, e forse un po' di complicità, ma non era vero amore>>
Valyria era inorridita:
<<Lei vi ama ancora, più di quanto abbia amato vostro padre. Ma che Profeta siete se non riuscite nemmeno a distinguere chi vi vuol bene da chi non prova niente per voi?>>
Marvin chiuse gli occhi, turbato:
<<Amare magis, sed bene velle minus... >>
Era una citazione da Catullo. Millenni prima del Grande Cataclisma.
<<Conosco la differenza tra amare e voler bene, e so anche che voi, Sire, avete amato molte donne, ma avete voluto bene ad una sola>>
E indicò la ciocca di capelli di Lady Ariellyn.
Marvin annuì, sempre ad occhi chiusi, forse per impedire che si vedessero le lacrime:
<<Ora capisci perché Alice non costituisce una minaccia? Se anche me ne dovessi innamorare, sarebbe una tra le tante. Non avrei motivo di volerle bene>>
Valyria sentì la commozione nella sua voce:
<<Voi volete apparire peggiore di quel che siete. Volete far credere di non essere più capace di voler bene a qualcuno. Oh, recitate molto bene la vostra parte di duro e cinico, ma non sufficientemente bene da convincere me. Vi avverto: Alice de Bors è una fanciulla dolce e gentile. E' impossibile non volerle bene. Ed è per questo che i vostri nemici l'hanno mandata qui da voi. Se le permetterete di rimanere e di innamorarvi di lei, allora i vostri nemici vi avranno in pugno>>
Marvin soppesò l'idea per qualche istante, poi rispose, con dubbio:
<<Cosa ti fa credere che Alice si lasci manovrare dai miei nemici? La ritieni così fragile, o così spietata nei miei confronti? Pensi che sua cugina Alienor voglia veramente farmi del male, dopo che io ho liberato il suo popolo? Sia lei che Alice hanno un debito d'onore nei miei confronti. E' una questione di lealtà! Queste cose si imparano fin da bambini, e le due cugine non fanno eccezione!>>



Valyria scosse il capo:
<<Queste sono finezze che Alice non può capire. Non era nata quando voi avete salvato gli Alfar. Di voi sa solo che avete preteso che i due figli maggiori di Alienor crescessero lontano dalla madre. E questo vi ha messo in cattiva luce e ha saldato il debito di Alienor nei vostri confronti. Ora Alienor è libera da ogni vincolo e contesta il vostro governo. Alice ha sentito queste crtitiche e non essendo iniziata agli Arcani Supremi, non può capire le ragioni profonde delle vostre scelte. Vi dico questo, pur nutrendo speranza che un giorno tutti possano comprendere che la vostra durezza nel governare è stata resa necessaria per fortificare l'umanità, e prepararla alla grande battaglia alla fine dei tempi. Kralizec, Ragnarok, Armageddon, Apocaplypse... comunque si chiami. Ma ora, mio Signore, non posso tacervi la verità: nel vostro Impero si accumulano forze che hanno un unico desiderio, quello di annientarvi. Quei nemici non esiteranno a far leva su qualunque persona a voi cara e in particolare su qualunque donna avrà un posto nel vostro cuore. Se proprio volete comprensione, la troverete solo in me, e proprio grazie al mio essere una sacerdotessa di Rango Segreto, come lo fu Anirul Corrino, la moglie di un imperatore nostro antenato>>

File:AnirulCorrino.jpg

Quelle parole colpirono il sovrano, ma a quel punto fu il Profeta che era in lui a rispondere:
<<Valyria, la tua franchezza e la tua comprensione sono doti che apprezzo in sommo grado. Ma vorrei fugare i tuoi timori. Alice non è mai comparsa in alcuna delle mie premonizioni. Se fosse così pericolosa, sarebbe apparsa! Io sono l'ultimo degli Illuminati, l'ultimo Rosacroce, l'ultimo Templare... ho visto la fine dei tempi, ma non ho visto la mia, e nemmeno quella di Alice de Bors!>>
Valyria fece allora affidamento a tutte le sue conoscenze sui misteri della precognizione:
<<E' proprio questo, mio Signore, ciò che la rende più pericolosa di ogni altra. Lei è al centro del Cono d'Ombra mai illuminato dalla vostra Profezia. Ed è al Profeta che mi rivolgo. Alice è l'unica breccia nelle mura del Sentiero Dorato, è la maglia rotta nella rete, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene...>>


Cast

Lena Headey - Valyria Eclionner / Marigold di Gothian

Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steinberg, contessa di Gothian

Eve Venture (Legend of the Cryptids) - Marvin Eclionner Vorkidian

Mia Wasikowska - Alice de Bors

Helena Blavatasky - se stessa

Jessica Chastain - Igraine Canmore di Logres

Claire Forlani (Igraine Pendragon of Camelot) - Lilieth Vorkidian

Elizabeth Bathory - lady Ariellyn Vorkidian

Eva Green - Ellis Eclionner

Anirul Corrino - Bene Gesserit di Rango Segreto, moglie dell'imperatore Shaddam IV

Il Trono di Spade (The Iron Throne) è quello della serie A game of Thrones, di George Martin.

L'ultima frase p una citazione da Eugenio Montale.