giovedì 4 luglio 2013

To the Wonder (2012) - Recensione



L'unico vero punto di forza di questo film è ciò che si vede: la fotografia, i colori, i paesaggi, gli orizzonti. Tutto questo, se fosse qualcosa a sé stante, sarebbe ottimo.
Purtroppo c'è tutto il resto, e tutto il resto non funziona.
Potremmo anche accettare che i pensieri della donna francese (il cui nome non si capisce vedendo il film, ma leggendo i riassunti) siano detti in francese e sottotitolati in italiano, ma il problema è che sono banali. Frasi che nemmeno nei Baci Perugina... insomma, il Maestro Terrence Malick aspira al capolavoro e lo infarcisce di luoghi comuni alla Moccia. Per questa ragione, dopo un quarto d'ora, verrebbe voglia di arrendersi, ma le immagini sono così belle che ci tengono incollati alla sedia, nonostante tutto.
Insopportabile è il totale silenzio di Ben Afflek, che non riesce nemmeno a muovere i tratti del volto, è completamente fisso in una costante espressione da bietolone che rende del tutto inspiegabile come abbia fatto ad attrarre due bellissime donne, ma che spiega fin troppo bene il motivo per cui entrambe poi lo abbiano mollato.



La donna francese (non mi viene da chiamarla Marina, il nome non è mai usato e quindi non lo uso nemmeno io) è un personaggio che a parte la statuaria bellezza che ha moltissimo di slavo (l'attrice è l'ucraina Olga Kurylenko) e quasi niente di parigino, per quanto si sforzi di arrotare la "r" uvulare, non ha consistenza. Saltella, morde, si imbroncia, ha continue crisi isteriche ed umore bipolare, si sposa per prendere il permesso di soggiorno, poi si accorge di annoiarsi a morte (e te credo!) nel nulla dell'Oklahoma e dopo aver combinato sconquassi e rovinato la vita di almeno tre persone (il marito, la figlia avuta da un precedente rapporto e l'altra donna che inspiegabilmente il marito molla per sposare lei) se ne torna a Parigi, sicuramente alla ricerca di altri bietoloni che la portino "to the Wonder", verso la meraviglia, a Mont Saint-Michel.



Molto più appetibile è l'altra donna, quella americana (una splendida Rachel McAdams). Oltre che essere bellissima, mostra di avere un equilibrio mentale molto superiore alla somma di quello di lui e dell'altra.



Il bietolone oscilla tra le due donne e naturalmente fa la scelta sbagliata e verrà giustamente cornificato.
L'unico personaggio che si salva anche nella sua dignità di attore è naturalmente il grande Javier Bardem, che da solo quasi riesce a tenere in piedi tutta la baracca.



E' noto che Bardem dà il meglio di sé in tre tipi di ruolo: il prete, lo psicopatico e il grande amatore. Qui è una prete leggermente psicopatico e con represse doti amatorie (le suore e le vecchiette se ne accorgono!) e quindi domina perfettamente il personaggio, lo rende un gigante rispetto a tutti gli altri, ruba la scena a tutti e le sue omelie sono sicuramente le uniche parti ascoltabili del film.
Più Bardem dubita dell'esistenza di Dio, nel suo spagnolo da Gesuita missionario in una terra di nessuno, più ci verrebbe quasi voglia di credere e di andare a sentire la messa da lui.
"Amare significa accettare il rischio del fallimento". Ecco, questa è la frase più importante del film, e siccome gli sceneggiatori devono essersene accorti, l'hanno messa in primo piano nel trailer, illudendo gli spettatori che le altre frasi sarebbero state dello stesso tenore. E invece no.
Bardem però, da grande attore qual è, sa recitare da fuoriclasse anche con un copione traballante, e il suo viso severo da ipnotizzatore di serpenti riesce a bucare lo schermo e a tener sveglio il pubblico.
Quando si capisce che (finalmente!) ci si avvicina alla conclusione, la trama si sfilaccia e diventa incomprensibile. Il che di per sé, in astratto, non pregiudicherebbe la qualità di un film, se il resto funzionasse. Il problema è che qui ci ritroviamo con un finale dove non si capisce niente, una voce francese fuori campo che ci "insegna" grandi ovvietà sull'amore "che ama se stesso" (ma non ci si illuda che sia una citazione dantesca tipo "L'Amor che move il sole e l'altre stelle") e i dubbi amletici in spagnolo del prete che nel finale perde intensità invece di guadagnarne. Ogni tanto compaiono dei bambini, ma non si sa di chi siano.
Forse inconsciamente consapevole dell'inconsistenza del finale, Torrence Malick ci sorprende con immagini di una bellezza mozzafiato che, come si è detto, riescono a far guadagnare la sufficienza a questo film che però aveva ben altre ambizioni.

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 57. Daenerys e la tempesta del dubbio.



Da alcuni giorni Daenerys di Gothian aveva vagato da sola al confine dei ghiacci, come era solita fare un tempo, prima di incontrare Marvin Vorkidian.
Mi aveva offerto il suo amore incondizionato e dopo il mio rifiuto, ha continuato ad offrirmelo, per molto tempo. Se avessi accettato, sarei Imperatrice e Marvin sarebbe alleato con Gothar ed Eclion. Le sue legioni avrebbero schiacciato gli Alfar e riportato i Keltar all'obbedienza.
Fino a quel momento era riuscita a non sentirsi in colpa soltanto perché aveva ritenuto che Marvin fosse un pazzo, e in fondo anche un debole.
Credevo che Mordred fosse molto migliore di lui... ed ho sbagliato tutto...
Aveva creduto che il figlio di Marvin ed Ellis  fosse un duro, un vero ribelle, una specie di poeta maledetto.
Come una stupida ragazzina ho ritenuto che avere gli occhi verdi fosse più importante di tutto il resto.



Marvin l'aveva avvertita.
"Non andare via per un paio di occhi chiari. Forse ora lui, magari... sì, ma poi ti butta via. Via dalle mie mani c'è un deserto senza fine".
Ed ora lei in questo deserto di ghiaccio vagava come un'anima del purgatorio.
Divorare altri cuori non servirà. 
Marvin ormai si era innamorato di un'altra e l'aveva sposata.
Alice de Bors, è lei che ha vinto. Lei ha fatto la scelta giusta.





Marvin e Alice erano la coppia più invidiata del Continente Centrale.
L'Imperatore-Profeta salvato dall'amore di una ragazzina diciottenne!
Si ricordò di quando Marvin le aveva citato la Lettera ai Corinzi.
"E se avessi il Dono della Profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ma non avessi l'amore, io non sarei nulla..."
Alice de Bors aveva conquistato quell'amore per sé ed aveva completamente cambiato la personalità dell'Imperatore-Profeta e la sua linea politica.
Ora viaggia al suo fianco, alla testa di cinquanta legioni, acclamato dal popolo come un Messia.
Le sue memorie sprofondavano fino a prima del Grande Cataclisma, quando i continenti erano diversi.
Le sue premonizioni scrutavano nel futuro, e ne valutavano le possibilità e le necessità.
Lui parlava come un Oracolo e diceva:
"Io non scoprirò nuove terre, ma vi insegnerò a guardare queste con occhi nuovi".
Ma era un nuovo che riportava all'antico, alla comunità, alla tradizione.
Ed io gli ho donato l'immortalità, senza guadagnarci niente. Ai miei occhi era solo un ragazzo. Soltanto io non ho visto in lui il Predestinato.
Aveva scambiato i turbamenti e le paure di Marvin per debolezza, e invece erano solo il segno della Visione: lui aveva visto l'Orrore, nel passato e nel futuro... lo aveva mormorato, come Kurz in "Cuore di Tenebra":
"L'orrore... l'orrore".



Ricordava cosa le aveva detto una volta Marvin, guardando gli Albini al servizio di Daemon Bloodice.
" Se io avessi 10 divisioni di questi uomini, i nostri problemi qui, si risolverebbero molto rapidamente.
Bisogna avere uomini con un senso morale, ma che allo stesso tempo siano capaci di … utilizzare i loro primordiali istinti di uccidere senza emozioni, senza passioni, senza discernimento ……
 Senza discernimento .
Perche’ e’ il voler giudicare che ci sconfigge ”
Lei non aveva riconosciuto la citazione. Non subito. Era il finale del monologo del colonnello Kurtz in Apocalypse Now. Naturalmente la magia del cinema non esisteva più da prima che lei nascesse, ma da ogni film di valore era stato ricavato un poema. Sotto questa forma erano sopravvissuti al Grande Cataclisma. Le immagini erano descritte così bene che, se si chiudevano gli occhi, quasi le si potevano vedere. In tutta la loro grandezza, e in tutto il loro orrore.
Con quella citazione voleva comunicarmi il senso del suo Sentiero Dorato e chiedermi di condividerlo da pari a pari con lui. Avrei portato tutti gli Albini dalla mia parte e Thule sarebbe caduta sotto il mio controllo.
Perché Marvin non era stato più chiaro?
Ammette nel suo sogno solo persone dotate di una rapida intuizione. E' questo il segreto delle sue vittorie. Ed è sempre questo il motivo della mia sconfitta.
Marvin le aveva dato un soprannome: Moonlight shadow. Ombra di chiaro di luna.
Anche quella era una citazione, da una canzone molto antica, precedente al Grande Cataclisma.
The Last That Ever She Saw Him 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
He Passed On Worried And Warning 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
Lost In A Riddle That Saturday Night 
Far Away On The Other Side 
He Was Caught In The Middle Of A Desperate Fight 
And She Couldn't Find How To Push Through 

The Trees That Whisper In The Evening 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
Sing A song Of Sorrow And Grieving 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
All She Saw Was The Silhouette Of A Gun 
Far Away On The Other Side 
He Was Shot Six Times By A Man On The Run 
And She Couldn't Find How To Push Through 

(Chorus) 

I Stay, I Pray 
See You In Heaven Far Away 
I Stay, I Pray 
See You In Heaven One Day 

Four A.M. In The Morning 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
I Watched Your Vision Forming 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
Stars Moved Slowly In The Silvery Night 
Far Away On The Other Side 
Will You Come To Talk To Me This Night 
But She Couldn't Find How To Push Through 

(Repeat Chorus) 

Far Away On The Other Side 

Caught In The Middle Of A Hundred And Five 
The Night Was Heavy And The Air Was Alive 
But She Couldn't Find How To Push Through 

(Repeat Chorus Three Times) 

The Last Time Ever She'd See Him 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
The Crowd Gather Just Beneath Him 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
Caught In The Middle Of A Hundred And Five 
Far Away On The Other Side 
The Night Was Heavy And The Air Was Alive 
But She Couldn't Find How To Push Through 

Carried Away By A Moonlight Shadow 
Carried Away By A Moonlight Shadow 
Far Away On The Other Side 
But She Couldn't Find How To Push Through 

L'ultima volta che lo vide
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Lui procedeva preoccupato e attento
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Perso in un fiume, lo scorso sabato notte
Lontano, sull'altra riva.
Si ritrovò coinvolto in una rissa disperata
E lei non poté trovare il modo di andarsene via.

Gli alberi che sussurrano nella notte:
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Cantano una canzone di dolore e tristezza:
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Tutto quello che vide fu la figura di un uomo
Lontano, sull'altra riva.
Venne colpito per 6 volte da un uomo per la strada
E lei non poté trovare il modo di andarsene via.

Resto
Prego
Ti vedo in Paradiso, lontano
Resto
Prego
Ti vedo in Paradiso, lontano

Le 4 del mattino
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Ho visto il tuo fantasma formarsi
Trascinato via da un'ombra di chiaro di luna
Come una stella brillava in una notte d'argento
Lontano, sull'altra riva.
Mi verrai a parlare questa notte?
Ma lei non poté trovare il modo di andarsene via.
Ed io non ho potuto trovare il modo di andarmene via. Ho creduto di poter fuggire, ero convinta che mi avesse lasciato andare, ma non c'è modo di sfuggirgli, perché adesso lui è nella mia mente, impresso indelebile, per sempre... per sempre...
Per sempre...


Cast

Emilia Clarke - Daenerys di Gothian

Joaquin Phoenix - Mordred Eclionner

Mia Wasikowska - Alice de Bors d'Alfarian

Jonathan Rhys Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian