mercoledì 30 ottobre 2013

Legame di parentela tra Elisabetta I ed Elisabetta II



Poiché molti lettori me l'hanno chiesto, rispondo brevemente alla domanda se esistono legami di parentela tra le due regine regnanti inglesi Elisabetta I Tudor ed Elisabetta II Windsor.
Sì, esiste un legame di parentela, anche se non di discendenza diretta, in quanto Elisabetta I non si sposò mai e quindi non ebbe eredi legittimi (resta da discutere, e non è questa la sede, se fosse realmente vergine o se in realtà avesse avuto amanti e persino figli illegittimi) : la dinastia Tudor si estinse con lei e a salire sul trono furono i parenti più prossimi dei Tudor e cioè gli Stuart.
Elisabetta II discende direttamente da Mary Stuart (Maria Stuarda, regina di Scozia), che era cugina di Elisabetta I.
Per la precisione Maria Stuart ed Elisabetta erano cugine di secondo grado: la zia di Elisabetta, Margaret Tudor, aveva sposato Giacomo Stuart, re di Scozia e nonno di Maria.
Tra le due cugine il rapporto era pessimo, anche per il diverso credo religioso.
Come è noto, Maria Stuart fu decapitata (prima regnante a subire questa sorte) sotto l'accusa di aver organizzato un tentativo di uccidere Elisabetta per succederle come regina d'Inghilterra, in quanto parente più prossima, e restaurare il cattolicesimo con l'aiuto della flotta spagnola di Filippo II.
Paradossalmente, quando Elisabetta I morì nel 1603, a succederle fu Giacomo Stuart, il figlio di Maria Stuarda, che unì le corone di Scozia e d'Inghilterra.

L'attuale dinastia regnante dei Windsor discende dagli Stuart per linea femminile ed è proprio a causa di presta discendenza che Elisabetta II fu incoronata regina nel 1953.


Una curiosità per gli esperti di dinastie reali è il fatto che anche la defunta principessa del Galles, lady Diana Spencer, fosse discendente degli Stuart, tramite un figlio illegittimo del re Carlo II.
Il principe William è dunque discendente dagli Stuart sia per parte di padre che per parte di madre e questo costituisce un titolo preferenziale per la legittimità dei suoi diritti di successione. 
Va però ricordato anche che esistono discendenti legittimi degli Stuart per linea maschile, i cosiddetti Giacobiti, in quanto discendenti del figlio maschio di re Giacomo II.
Tra questi discendenti vi è la donna più bizzarra e più titolata della storia dell'aristocrazia, e cioè la famosa e famigerata Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuart de Tormes y de Silva Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba.


Gli Arcani Supremi. Capitolo 41. Rivelazioni su Wallis Simpson e l'abdicazione di Edoardo VIII



<<Secondo lady Edith Burke-Roche, Wallis Simpson era una agente degli Iniziati, che volevano farla diventare regina del Regno Unito e sovrana dell'Impero Britannico per sottrarre i Windsor dall'influenza della Massoneria e delle grandi istituzioni finanziarie internazionali. E' vero o no?>>
chiese Robert Oakwood, duca di Albany, a Richard Stoker, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi.
<<Lady Edith crede di sapere tutto, ma non ha capito niente. Il piano era molto diverso e ben più sottile. Wallis era una dei nostri, certo, ma non aveva alcuna intenzione di divorziare da suo marito e tanto meno si illudeva di poter diventare regina d'Inghilterra. Una cosa del genere era impensabile all'epoca: un'americana pluridivorziata sul trono? Nessuno credeva che Edoardo VIII sarebbe mai stato così pazzo da volerla sposare a tutti i costi. No, lord Robert, il discorso era un'altro: Wallis doveva diventare l'amante del re e influenzare in questo modo la sua politica. Nessuno aveva mai messo in conto che tra i due potesse nascere un amore così grande: Wallis per prima sapeva di non essere né giovane, né bella e riteneva quindi molto difficile poter anche solo diventare l'amante del re, che era un bell'uomo circondato da donne bellissime>>
Robert annuì:
<<Questa ricostruzione ha molto più senso. Lady Edith però insisteva nel dire che fu Vivien, la figlia segreta di Wallis, a informare la regina madre Mary, il premier Baldwin e i duchi di York, Bertie e Lizzie, che il re era fermamente deciso a sposare Wallis. In questo modo la Cospirazione degli Iniziati sarebbe fallita>>



Stoker scosse il capo:
<<Vivien si è limitata a fare ciò che sua madre Wallis le aveva espressamente ordinato: fare qualsiasi cosa per convincere Edoardo VIII a non sposarla! Wallis non voleva divorziare da Simpson e lo fece, suo malgrado, solo dopo l'abdicazione del re, e fu un atto di puro amore, perché ormai Edward David, duca di Windsor, era soltanto un esule odiato dalla sua famiglia e abbandonato da tutti. In particolare lo odiava la nuova regina, Elizabeth Bowes-Lyon, detta Lizzie, una delle donne più intriganti della storia inglese: in gioventù era stata innamorata del principe di Galle, Edward David, ma non essendo ricambiata, aveva ripiegato sul suo balbuziente fratello, George Albert, detto Bertie, da cui aveva avuto le due figlie Elisabetta e Margaret>>


<<Ma perché è stata scelta proprio Vivien per trattare con la famiglia reale inglese?>>
Richard Stoker sorrise:
<<Tua nonna Vivien era la Duchessa di Albany! Sua Altezza Reale la Duchessa di Albany! E non solo: suo padre era lord Arthur Lake, discendente di Viviana di Avalon. Era molto influente sia presso la regina Mary che presso il duca di York. E' noto che Bertie non voleva affatto diventare re, perché odiava l'idea di dover tenere discorsi in pubblico. La regina madre e il principe Bertie fecero di tutto per impedire ad Edoardo VIII di abdicare. Ma l'amore è una variabile impazzita della storia, uno scherzo imprevedibile della casualità. E quello scherzo ci è costato 20 milioni di morti, perché se Edoardo fosse rimasto sul trono non avrebbe mai dichiarato guerra alla Germania, nel 1939!>>



Gli Arcani Supremi. Capitolo 40. Dracula.




Vlad III Țepeș Dracul, principe di Valacchia eTransilvania, (Sighișoara2 novembre 1431 – Giurgiu16 dicembre 1476) noto come "L'Impalatore" per il raccapricciante supplizio inflitto alle sue vittime, era stato colui a cui Bram Stoker si era ispirato nel creare il personaggio del conte Dracula, il più celebre vampiro della storia della letteratura e del cinema. Feroce combattente, negli anni della caduta di Costantinopoli, Vlad Dracul si era contrapposto a più riprese contro l'avanzata dell'Impero ottomano nei Carpazi, provocando le ire del sultano Maometto II. Entrato in conflitto anche col Regno d'Ungheria, allora retto da Mattia Corvino, era stato imprigionato nel 1462 dal sovrano ungherese, ma era ritornato al potere dopo un decennio come suo vassallo. Infine, era stato ucciso in circostanze misteriose nel 1476.



Robert si chiedeva le ragioni dello straordinario successo del romanzo di Bram Stoker.
Dracula rappresenta un archetipo universale, non solo delle nostre paure, ma anche di ciò che segretamente e inconfessabilmente ci attrae. E' la capacità seduttiva del Male.



Ma perché l'idea del Vampiro ha una presa così universale?
Il Vampiro era sempre stato un simbolo di qualcosa che tutti gli uomini temevano, in ogni aspetto della vita.
Non a caso il Vampiro è un conte. L'aristocrazia è ciò che più si avvicina al Vampiro: ne ha due caratteristiche fondamentali e cioè il parassitismo e la raffinatezza.
Ma c'erano altre spiegazioni.
Il Vampiro è lo stato burocratico che spreme i cittadini con le tasse. E' ogni forma di oligarchia che si nutre delle risorse della massa.
Vi erano però anche considerazioni psicologiche.
Vampiri sono coloro che ci sfruttano, persino tra gli amici o tra i familiari. Vampiro è anche la persona amata che approfitta del nostro sentimento per privarci di ogni risorsa.
Tutto questo e molto altro era stato colto da Bram Stoker, e questo gli era valso un ruolo di primo piano tra gli Iniziati agli Arcani Supremi, fino a che il suo pronipote era arrivato al vertice.
Ora Richard Stoker dovrà darmi molte risposte!