lunedì 18 novembre 2013

Splendido outfit in total white con wide-leg pants!

Elisabetta II con il marito ed i figli Edoardo, Anna, Andrea e Carlo nel 1983.



Trent'anni fa veniva scattata questa foto che ritrae in alta uniforme della marina il principe Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo, suo figlio Edoardo, conte di Wessex, la regina Elisabetta II, la principessa reale Anna, il principe Andrea, duca di York e Carlo, Principe del Galles.
Lei, a parte il colore dei capelli, è sempre uguale!!!

Le sette Principesse Reali della storia del Regno Unito



Nella foto qui sopra vediamo la Principessa Reale Vicky, figlia primogenita della regina Vittoria.
Principessa Reale (the Princess Royal) è il titolo usualmente (ma non automaticamente) conferito da un monarca britannico alla sua figlia maggiore. Il titolo viene detenuto a vita, cosicché una principessa non può riceverlo mentre è in vita un'altra principessa reale (in particolare, la regina Elisabetta II non godette mai del titolo in quanto sua zia, la principessa Mary, ne era in possesso). In complesso ci sono state sette principesse reali. L'attuale principessa reale è la principessa Anna Windsor, unica figlia femmina di Elisabetta II.
Qui sotto ne vediamo un ritratto giovanile.



La seguente è la lista completa delle donne ufficialmente insignite del titolo di principessa reale:
  1. 1642-1660Principessa Maria Enrichetta (1631-1660), figlia maggiore di re Carlo I e moglie di Guglielmo II d'Orange;
  2. 1727-1759Principessa Anna (1709-1759), figlia maggiore di re Giorgio II e moglie di Guglielmo IV di Orange-Nassau;
  3. 1789-1828Principessa Carlotta (1766-1828), figlia maggiore re Giorgio III e moglie di re Federico I del Württemberg;
  4. 1841-1901Principessa Vittoria (1840-1901), figlia maggiore della regina Vittoria e moglie di Federico III di Germania;
  5. 1905-1931Principessa Luisa (1867-1931), figlia maggiore di re Edoardo VII e moglie di Alexander Duff, 1° Duca di Fife;
  6. 1932-1965Principessa Mary (1897-1965), figlia unica di re Giorgio V e moglie di Henry Lascelles, 6º Conte di Harewood;
  7. 1987-in carica: Principessa Anna (n. 1950), unica figlia della regina Elisabetta II, moglie in prime nozze di Mark Phillips ed in seconde nozze di Timothy Laurence.


Anna Windsor: la Principessa Reale che ama i cavalli (e se li mangia pure).




Anna Mountbatten-Windsor, Principessa Reale inglese (Londra15 agosto 1950), è l'unica figlia femmina della regina Elisabetta II del Regno Unito e del principe Filippo, duca di Edimburgo.

Principessa Reale  è il titolo usualmente (ma non automaticamente) conferito da un monarca britannico alla sua figlia maggiore.  Il titolo viene detenuto a vita, cosicché una principessa non può riceverlo mentre è in vita un'altra principessa reale (in particolare, la regina Elisabetta II non godette mai del titolo in quanto sua zia, la principessa Mary, ne era in possesso). In complesso ci sono state sette principesse reali.



Il 14 novembre 1973, nell'Abbazia di Westminster, Anna sposò Mark Phillips, Luogotenente del 1º reggimento di Dragoni della Regina, figlio del maggiore Peter William Garside Phillips e di Anne Patricia Tiarks; la cerimonia venne trasmessa in mondovisione ed ebbe un pubblico di circa 100 milioni di spettatori.[3]. Dopo il matrimonio, Anna si recò col marito a vivere a Gatcombe Park.
Windsor
Casa reale del Regno Unito
Badge of the House of Windsor.svg
Giorgio V (1917-1936)
Edoardo VIII (1936)
Giorgio VI (1936-1952)
Elisabetta II (1952-...)
Dal 1989 i due coniugi avevano annunciato la loro intenzione di separarsi, anche se la coppia poté completare il processo di divorzio solo il 23 aprile 1992.
Essi ebbero due figli:
che divennero i primi nipoti di un sovrano a non portare un titolo nobiliare in quanto il padre non era titolato e aveva rifiutato il titolo di conte che gli era stato offerto dalla regina. Che idiota!!!
Anna si sposò una seconda volta il 12 dicembre del 1992, presso il Castello di Balmoral, con il comandante della Royal Navy Timothy Laurence, figlio del comandante Guy Stewart Laurence e di Barbara Alison Symondsil .
Come il primo marito, anche il comandante Laurence non ha ricevuto nessun titolo.
Appassionata di equitazione, durante gli anni settanta praticò questo sport a livello agonistico, vincendo diverse competizioni a livello europeo. Nel1976 prese parte alle Olimpiadi di Montreal. Dal 1988 è membro del Comitato Olimpico Internazionale.



La passione per i cavalli è comune a tutta la famiglia reale, come quella per i cani, che fece litigare Anna con sua madre Elisabetta II perché uno dei suoi labrador sbranò uno degli amatissimi corgie della regina.
La figlia di Anna, Zara Phillips è campionessa olimpionica di equitazione.



L'ultima cosa, quindi, che ci saremmo aspettati è che la Principessa Reale dichiarasse pubblicamente che era opportuno mangiare carne di cavallo!

Il nostro atteggiamento verso il commercio della carne equina deve cambiare”, ha esclamato la principessa Anna dal podio dell’annuale conferenza della World Horse Welfare di Londra. “Se la carne equina avesse un vero valore, avremo forse un numero minore di casi di maltrattamento”, ha detto ancora Anna, sottolineando che gli allevatori potrebbero avere più cura dei loro animali se questi fossero destinati al consumo.  

Dobbiamo capire se questo valore può giocare un ruolo per ridurre il numero dei casi di maltrattamento”, ha insistito la Princess Royal, spiegando che in Francia, un filetto di carne equina è il pezzo più prelibato e caro in vendita nelle macellerie. Tutte dichiarazioni che puntualmente hanno suscitato l’indignazione dei gruppi animalisti.  




Gli Arcani Supremi. Capitolo 47. Morto che parla. H.P. Lovecraft e il segreto di Alhazred.



Finalmente lord Robert Oakwood, duca di Albany, era riuscito a rimanere solo nella biblioteca dei Burke-Roche, senza l'opprimente sorveglianza di Maggie Burke-Roche.
Maggie non deve sospettare che io sto per risolvere il mistero del Necronomicon.
La chiave di tutto stava nel riuscire a decodificare il linguaggio che Abdul Alhazred aveva utilizzato per evitare che i profani conoscessero l'esatta metodologia per l'utilizzo dell'ipnosi come metodo di risveglio delle memorie dei morti.
Vivien nel sogno mi ha parlato, mi ha detto che i Varchi spazio-temporali possono condurci in universi paralleli, dove risiedono i Grandi Anziani di cui aveva parlato H.D. Lovecraft.



Forse nemmeno lui era veramente morto.
E se avesse oltrepassato il Varco? In fondo tutti i suoi romanzi parlavano dei Varchi verso il mondo dei Grandi Anziani.







Trovò un commento a margine del testo, scritto a matita dallo stesso Lovecraft.
E' come se il morto cercasse di parlarmi.
Possibile che nessuno prima avesse notato quella glossa?

"Fondamentalmente esistono due insiemi di divinità nel mito: i Vecchi Dei, di cui non molto è stato scritto, salvo che sarebbero una razza stellare che accorrerebbe di tanto in tanto in aiuto dell'uomo, e che corrisponderebbe alla 'luce' cristiana, e gli Antichi, di cui molto è stato detto, a volte in modo dettagliato, i quali corrispondono alle tenebre.
Questi ultimi sono divinità malvagie che non perseguono altro che il male per la specie umana, e che si sforzano costantemente di entrare nel nostro mondo attraverso un portale che li conduca dallo esterno all'interno. Esistono alcuni individui devoti agli Antichi, ed impegnati nel tentativo di aprire un portale, così che tale razza ripugnante ritorni a dominare la Terra. Il più importante di essi è Cthulhu, rappresentato sotto forma di un mostro marino, il quale dimora nella Grande Profondità, una sorta di Oceano primordiale ... "

I Vecchi Dei sono guidati da una grande trinità: Anu, Enlil ed Enki, tre dei più noti dei-regnanti della antica Sumeria, e forse di Atlantide. Abdicando al proprio regno e alla propria eredità, Anu accese una contesa tra i suoi figli, Enki ed Enlil, portando ad una guerra catastrofica che distrusse gran parte della Terra.




Tali avvenimenti sono narrati nello Enuma Elish sumerico, e potrebbero coincidere con la narrazione biblica della Guerra nel Cielo. "Nei testi sumerici si fa riferimento ad una razza di divinità discendente da questa trinità: gli Anunnaki. Tali personaggi potrebbero coincidere con i 'Nephilim' della Bibbia ed i 'Vigilanti' del Libro di Enoch (v. post correlati).

Nel Necronomicon la guerra tra Enki ed Enlil viene completamente ignorata, e gli Anunnaki sono considerati una razza a parte, una fazione dei Grandi Antichi. Vivono nello Absu, lo Abisso, il Nar Mattaru, il grande oceano sotterraneo, detto anche CuthaKutu.

Questo luogo è descritto come il mare sotto i mari, con chiaro riferimento a un mare esistente allo interno della Terra, elemento che coincide con le peculiarità della Terra Cava, la quale fu descritta come bagnata da un oceano interno. 'Nar Mattaru' è molto simile a 'Nar Mar', cioè il nome di uno dei presunti re dello impero globale che si estendeva da Atlantide fino all'Egitto, la Sumeria e l'India, il cui nome significa Toro Selvaggio, ma che era rappresentato da un carattere cuneiforme simboleggiante una seppia.

I Vecchi Dei del Necronomicon sono associati agli astri. Nel capitolo intitolato "Delle Zonei ed i loro attributi " (Zonei significa le zone o orbite dei pianeti), apprendiamo che sotto Enki, Enlil ed Anu vi siano sette divinità planetarie. Come già illustrato, anche gli dei-regnanti di Atlantide vollero associarsi agli astri, assumendone le peculiarità. E' interessante notare come Nergal, il dio Marte, sosteneva di essere un agente degli Antichi, provenendo dalla città di Chuta. Nella antichità si riteneva che il 'mondo sotterraneo' si trovasse ad ovest, perché era ad ovest che il sole andava a 'morire' al termine di ogni giornata. La città di Chuta si trovava ad ovest, da cui la credenza di Nergal di appartenere agli Antichi.

I Grandi Antichi da parte loro sono associati sia all'abisso - o mare sotterraneo - che alle costellazioni. Non si tratta di una contraddizione se si considera che nella antichità l'umanità considerava il cielo come un oceano cosmico, denominandoloAbisso, esattamente come le profondità marine.

Sembra che vi fossero tre specifiche costellazioni a cui gli Antichi erano associati, le quali diedero vita a ciò che il Necronomicon descrive come: Il Culto del Cane, il Culto del Drago, e il Culto della Capra (ciascuno dei quali oggi sarebbe percepito come pagano o satanico), relative alle costellazioni Draconis (Drago), Sirio (Cane), e Capricorno(Capra).

Spiega il narratore del Necronomicon: "Saremo sempre in guerra con la razza Draconis, una razza potente fin dai tempi antichi, allorquando i primi templi furono costruiti in Magan, e che trae il potere dalle stelle ..." Molti interpretano questo passaggio nel senso che gli Antichi di razza draconiana fossero extraterrestri dall'aspetto rettiloide, concetto attiguo alle teorie del complottista David Icke.

Questi esseri sono freddi e insensibili, e sono la causa di ogni dolore sulla terra, a causa delle "loro molte scienze ed arti che fanno accadere cose magiche, le quali sono nefaste per il nostro popolo". Anche in questo caso ci si imbatte nella antica dicotomia del bene contro il male.

I Vecchi Dei sono accusati di avere insegnato all'uomo alcuni segreti 'innaturali', capaci di manipolare la natura, proprio come fecero i Vigilanti descritti nel Libro di Enoch. Nel Libro di Enoch tali nozioni proibite corrispondono prevalentemente alla matematica, la scrittura, la astronomia, e simili. Nel Necronomicon coincidono invece con le arti proibite della magia rituale, la quale se eseguita dai Vecchi Dei è considerata del tutto legittima, mentre la sua pratica è "illegale per il nostro popolo."

Ma a chi si riferisce esattamente Alhazred con l'espressione 'il nostro popolo'? La razza umana in generale, o  qualcosa di più specifico? In "La testimonianza dell'Arabo Pazzo", Abdul Alhazred descrive il proprio primo incontro con gli adoratori dei Grandi Antichi, intenti a celebrare un rito sacrificale attorno ad una grande, galleggiante roccia grigia sulla quale erano incisi tre simboli. 

Del primo, il pentagramma, scrive: "Il primo è il segno della Nostra Razza proveniente dalle stelle, e si chiama Arra nella lingua dello scriba che me lo mostrò, un emissario dei Grandi Antichi. Era la lingua di Ur, la più grande città di Babilonia." Il pentagramma era effettivamente chiamato Ar dagli antichi Sumeri, e alcuni hanno ipotizzato che da esso discenda il termine: "ariano." 

Gli dei della antica Sumeria furono descritti con gli occhi azzurri, e la loro lingua si pone alla origine del nostro sistema linguistico indo-europeo, o ariano. Anche LK Barnes prende atto della "strana lingua non semitica dei Sumeri, strettamente connessa a quella della razza ariana, dal momento che annovera molte parole identiche al sanscrito (e, sembra, al cinese!)"

Il sangue ariano conterrebbe una qualità speciale, in quanto sarebbe espressione di una mescolanza di geni di entrambi gli insiemi di divinità: Grandi Antichi e Vecchi Dei. Scrive LK Barnes: "L'uomo fu creato dal sangue del comandante della Armata Antica, Kingu, diventando in tal modo sia il discendente del 'sangue nemico', che il 'respiro' dei Vecchi Dei. Vi è una certa attinenza con la figura dei 'figli di Dio ed i figli degli uomini' cui fa riferimento il  Vecchio Testamento."
Vi è molta attinenza, dal momento che la leggenda sumera della Guerra nel Cielo ispirerà posteriormente il racconto biblico. Una traccia di tali antiche versioni si può trovare in ciò LK Barnes definisce il fulcro del Necronomicon: Il Testo Magan.

Il Testo Magan narra la storia della creazione della Terra e della specie umana. Inizia come la Genesi, con la emersione della creazione dal vuoto informe del caos, denominata in entrambe i testi: le acque.'

Si legge nel Testo Magan:
Quando il Cielo non era stato nominato,
La Terra non era stata nominata,
e nulla esisteva tranne i mari dello Absu,
Mummu Tiamat, il Grande Antico
portò a tutti,
le loro acque come L'Acqua.
Tiamat
Tiamat è la versione femminile del Leviatano, e nel Magan è consorte di Cthulhu. Scrive Barnes: "Tiamat è indubbiamente una creatura femminile, ed è per questo che sia nello immaginario dei cinesi che in quello dei sumeri vi erano due draghi, il maschio e la femmina. IlDrago Verde e il Drago Rosso degli alchimisti sono così identificati con le energie positive e negative che turbano il cosmo delle nostre percezioni, raffigurate con il famoso simbolo cinese del Tao."

L'inizio del poema descrive un tempo "precedente al momento in cui si formarono i pianeti." Ciò significa che gli Antichi incarnano le forze pre-esistenti la creazione della materia stessa - il tempo, lo spazio, le forze elettromagnetiche e nucleari - il vuoto primordiale che è il grembo della creazione.

LK Barnes si riferisce proprio a questi elementi, quando scrive che "il metodo del Necronomicon concerne le forze primordiali esistenti prima delle normali immagini archetipiche e le figure dei tarocchi della Golden Dawn. Sono forze esterne alla tradizione giudaico-cristiana, ed erano evocate ed adorate già molto tempo prima della creazione della Cabala così come attualmente la conosciamo." Questo perché la magia occidentale è in gran parte basata sul culto del Sole, dei pianeti, e di ciò che esiste oggi.

Ma questi Antichi sono le forze stesse della creazione, della vita, ed è per questo che Leviatano e Tiamat sono sinonimi della Kundalini nella magia sessuale tantrica.Tiamat gioca il ruolo di Orobouros, il serpente che si mangia la coda e che cinge il cosmo, fornendo un 'grembo' allo oceano celeste: l'Abisso.

Dal momento che gli uomini antichi concepivano l'abisso cosmico del cielo come una estensione dello abisso terrestre noto come oceano, essi credevano che il drago Tiamat o il Leviatano vivessero anche lì, nel mare terrestre. Era il mare, ed era sulla Terra.

Scrive Barnes: "S.H. Hooke, nel suo eccellente Mitologia Mediorientale, asserisce cheil nome Leviatano a cui fanno riferimento parti del Vecchio Testamento sarebbe il nome ebraico del serpente Tiamat e che esista un culto reale di gente che adora ed evoca il Serpente del Mare, o Abisso.

In effetti, Hooke ci dice che la parola ebraica per definire l'Abisso - in Genesi 1:2 - siaTehom, che la gran parte degli studiosi tende a collegare a Tiamat o al Leviatano, il quale si identifica strettamente con Kutulu, o Cthulhu all'interno delle pagine del Necronomicon.

Il sistema cinese di geomanzia - Feng Shui - non è che la scienza per comprendere le correnti del Drago, le stesse linee energetiche telluriche che vengono distillate in luoghi come la Cattedrale di Chartres in Francia, Glastonbury in Inghilterra e il Ziggurat della Mesopotamia.

Sia nella cultura europea che in quella cinese, il Serpente / Drago viene fatto risiedere da qualche parte nel sottosuolo. E' una forza potente, magica, che consente di padroneggiare la materia, potere riservato a pochi.
Dato che i Vecchi Dei furono generati dal ventre di Tiamat, essi dovrebbero essere costituiti della sua stessa materia, la materia primordiale. E' da essa che traggono il loro potere planetario.  Viene in mente il mito delSole Nero (v. post correlati), la sfera della materia primordiale esistente al centro della Terra Cava, la quale fornisce energia al Drago che vive nel sottosuolo (mito che corrisponde a quello del Leviatano che abita lo Abisso). Il mito del Sole Nero proviene dalla antica credenza che il Sole ogni notte muoia ad Occidente, diventi nero, e scenda negli inferi.

Il Testo Magan contiene alcuni elementi molto assimilabili a questo mito. Per citare Barnes: "Il termine Magan si riferisce alla Terra del Magan, ossia tutto ciò che si trovava a occidente della Sumeria. Per qualche tempo sembra che il termine Magan sia stato sinonimo di luogo di morte, esattamente il luogo dove il sole morendo diventa nero. Quindi, benché non sia ancora chiaro il reale significato del termine Magan nel Necronomicon, nel contesto sembra plausibile tradurlo come: Luogo di Morte.

Il testo Magan, dunque, potrebbe narrare non solo del modo in cui la Terra si formò dopo la disgregazione di un pianeta più grande, ma di come il cosiddetto Sole Nero, sotto forma di Tiamat, o Leviatano, sia stato presumibilmente segregato nel suo centro. Ciò che è veramente interessante in questa storia, è notare come sia Tiamat a mettere in discussione i Vecchi Dei (i buoni).

"Tiamat, non potendo soffrire la presenza dei Vecchi Dei che restringevano ogni giorno di più i limiti del proprio dominio, eccitò alla rivolta tutti i suoi figli, un orribile esercito costituito da 12 mostri infuocati e velenosi, che si era affrettata a partorire senza posa, accoppiandosi con il primo di essi, Kingu.
I figli di Tiamat avevano forme mostruose: corpi giganteschi con membra variamente combinate di animali diversi, serpenti, scorpioni, tori, cavalli, capre, pesci, cani, etc. Tiamat distribuì loro le armi e li riunì sotto gli ordini di Kingu, scelto come marito, per dare l'assalto ai Grandi Antichi.

Marduk
Solo Marduk (figlio di Enki - n.d.r.), si disse pronto a fronteggiare l'orda di Tiamat, chiedendo in cambio il potere assoluto su tutti gli dei. Gli altri accettarono le sue condizione ed elessero Marduk quale loro campione e sovrano, consegnandogli lo scettro, la corona, il trono ed un'arma senza eguali per combattere il nemico.

Alla vista di Marduk, l'esercito di Kingu fu sopraffatto dal terrore e fuggì. Non così Tiamat che si preparò a combattere. Marduk scagliò sul mostro i venti che aveva intrappolato, per stordirlo. Tiamat spalancò la bocca infinita con l'intento di inghiottirlo, ma Marduk le cacciò in gola l'uragano, che irruppe violentemente nel suo stomaco e la privò di tutte le forze. AlloraMarduk le fu sopra e la uccise.

Poi Marduk ritornò dove giaceva il cadavere di Tiamat, per sgomberare l'immenso spazio che occupava. Per prima cosa ne estrasse tutto il sangue che affidò al vento del nord affinché lo portasse in luoghi segreti e divise il corpo di Tiamat in due parti, con la superiore creò il Cielo e con la inferiore la Terra." (link)

Enki rivelò al figlio Marduk: "il nome segreto, il numero segreto, e la forma segreta",donandogli l'accesso ai poteri della magia. (4)

Tiamat in questa storia rappresenta il pianeta Saturno, quindi Satana, mentre la figura di Marduk in questo testo è stata attribuita al pianeta Giove, ed assomiglia in modo inquietante a Lucifero, in quanto capo degli Dei ribelli ed indicato inoltre come "la stella più luminosa tra le stelle." Come visto, dal cadavere di Tiamat venne a formarsi la Terra. Alla fine fu lo stesso Marduk a ristabilire le orbite planetarie, e a prenderle in consegna (diventò il capo di tutti gli dei). Egli stesso si rese creatore del nuovo cielo e della nuova terra, e gli Antichi furono relegati nel mondo sotterraneo.

LK Barnes nota come il personaggio luciferino ricopra il ruolo dello eroe in questo testo. "Secondo la tradizione cristiana fu Lucifero ad essere precipitato sulla Terra, fuori dalla grazia di Dio per la propria ignominia. Nella storia originale invece fu il ribelle Marduk che ebbe la meglio e si servì dei corpi dei Grandi Antichi per creare il Cosmo, precipitandoli sulla Terra. In altre parole, il contrario della versione giudaico-cristiana. I Vecchi Dei evidentemente possedevano una certa saggezza che non apparteneva anche ai loro genitori, tuttavia i Grandi Antichi possedevano il potere, la forza Primordiale, la Magia di cui erano fatti."

Dal momento che i Vecchi Dei in origine sarebbero stati concepiti dai Grandi Antichi, essi dovrebbero essere in possesso del doppio potere del bene e del male, il cui bilanciamento è alla base del potere occulto. E così, come spiega il testo, nasce l'uomo, che Marduk creò fisicamente "dal sangue di Kingu", ma nel quale infuse il soffio vitale dei Vecchi Dei.


"La essenza degli Antichi si trova in tutte le cose, quella dei Vecchi Dei è solo nelle cose viventi." Così l'essenza materiale dell'uomo proviene dal corpo di un demone (Grande Antico) che rappresenta la materia primordiale, mentre la sua forza vitale è fornita dai poteri dei pianeti (Vecchi Dei).

Questa materia primordiale è, in un certo senso,la "forza del drago" che può essere evocata nel corpo umano; il serpente Kundalini che vive alla base della colonna vertebrale, e che può essere risvegliato attraverso la meditazione e stimolato tramite la attivazione dei sette chakra lungo la spina dorsale, ciascuno dei quali corrisponde ad uno dei sette pianeti. Tutto ciò perché l'uomo sarebbe collegato geneticamente al potere del serpente, attraverso il proprio dna.

Infatti, scrive LK Barnes, "la spirale sacra formata dal serpente del Caduceo e dalla rotazione delle galassie è anche la spirale del codice della vita: il dna." Il dna agirebbe come conduttore per le forze degli Antichi, un portale inter-dimensionale tra la nostra realtà e la loro. Questo elemento del sangue umano è descritto nel Necronomicon come la 'chiave' in grado di riaprire le porte del carcere sotterraneo in cui dimorano gli Antichi.

Frank Belknap Long - uno dei pupilli di Lovecraft - scrisse una interessante storia intitolata I Segugi di Tindalos, in cui uno scrittore di nome Chalmers assume una droga che gli consente di regredire mentalmente lungo la memoria genetica del dna, di ripercorrere a ritroso tutto il tragitto della evoluzione umana, e oltre.

Il narratore racconta l'esperienza in questo modo:
"Vado avanti e indietro. L'uomo è scomparso dalla Terra. Ora ci sono giganteschi rettili accovacciati sotto palme enormi e nuotanti tra le acque nere di tristi laghi. Ora i rettili sono spariti. Gli animali non rimangono sulla Terra, ma sotto le acque. Vedo chiaramente forme scure muoversi nel marciume delle alghe."
Chalmers descrive tali forme sottomarine come esseri multidimensionali, e afferma che tramite la droga egli stesso sia riuscito ad accedere alla quarta dimensione:
"Le forme sono sempre più basiche e semplici. Ora sono singole cellule. Tutto intorno a me vedo angoli - angoli strani che non hanno equivalenti sulla Terra ... Al di là della vita ci sono cose che non riesco a distinguere. Si muovono lentamente attraverso angoli scandalosi."
Cosa sarebbero queste strane immagini, e come mai Chalmers è in grado di vedere 'oltre la vita?' Perché egli sta vivendo un'altra dimensione dello spazio in cui tutti i punti di tempo coesistono simultaneamente.

Il personaggio spiega:
"Il tempo è solo la nostra percezione errata di una nuova dimensione dello spazio. Tempo e movimento sono entrambe illusioni. Tutto ciò che è fin dal principio del mondo esiste oggi. Gli eventi che si sono verificati secoli fa sul pianeta continuano ad esistere in un'altra dimensione dello spazio. Gli eventi che si verificheranno tra secoli sono già accaduti. Non possiamo percepire la loro esistenza perché non possiamo entrare nella dimensione dello spazio che li contiene.
Gli esseri umani così come li conosciamo sono solo frazioni, frazioni infinitesimali di un tutto enorme. Ogni essere umano è collegato con tutta la vita che lo ha preceduto su questo pianeta. Tutti i suoi antenati sono parti di lui. Solo il tempo lo separa dai propri antenati, e il tempo è una illusione e non esiste ...
Con un semplice sforzo riesco a vedere sempre più indietro. Ora sto andando indietro attraverso strane curve. Esiste un tempo curvo ed un tempo angolare. "
E' proprio il tempo angolare che consente alle forme oscure descritte da Chalmers - ed a Chalmers stesso - di spostarsi da un punto all'altro dello spazio-tempo.

Che gli Antichi del Necronomicon siano esseri multidimensionali emerge da molte descrizioni contenute nel testo. Essi sono in grado di passare attraverso le porte "come un vento."

Possono farlo perché vivono:
"... nei luoghi tra i luoghi sconosciuti in Cielo e della Terra ... Non in cielo, né in terra, il nostro posto è al di fuori del vostro posto, e tra gli angoli della Terra. Noi siamo Perduti da un tempo prima del tempo, da una terra al di là delle stelle ... Siamo una razza di vagabondi della notte ... che cade come pioggia dal cielo, e cresce come nebbia dalla Terra."
E' su questo aspetto che dobbiamo soffermarci, dal momento che è proprio sotto la Terra che il mito vuole che i Grandi Antichi risiedano attualmente.

Ishtar
Nel Testo Magan, Ishtar (Venere), descritta come la "Signora delle prostitute di Ur", scende negli inferi. Per farlo imposta la sua mente", indicando che "per accedere al mondo sotterraneo sia necessaria la abilità di impostare la mente tra le dimensioni rappresentate da Cielo e Terra." Solo in tal modo è possibile raggiungere la giusta frequenza per viaggiare attraverso lo spazio / tempo.

Tutto ciò potrebbe supportare la ipotesi diffusa che la Terra Cava, dimora degli Antichi, esista in un'altra dimensione. Il fatto che il Mondo Sotterraneo sia ubicato letteralmente all'interno della Terra si evince con chiarezza nel testo. Nella sua discesa Ishtar deve attraversare sette stanze, immagine che potrebbe riferirsi a luoghi fisici, ad esempio una serie di gallerie sotterranee, oppure simbolicamente ad un percorso a ritroso attraverso i sette chakra, fino agli 'inferi' ubicati alla base della colonna vertebrale, ove Cthulhu 'sogna.'

Ishtar è costretta ad abbandonare un elemento dei propri gioielli dopo ogni porta, attività simile ad un rituale di iniziazione massonico in cui il candidato deve fisicamente separarsi da tutti gli oggetti metallici. Questi stessi gioielli sembrano corrispondere ai chakra del corpo di Ishtar, e sembra che avessero il potere di proteggerla. Infatti, subito dopo che l'ultimo di essi viene rimosso, la sorella di Ishtar, Ereshkigal, regina drago degli inferi,  le scatena contro i 7 Anunnaki.

Gli Anunnaki uccidono Ishtar barbaramente. Mentre nei miti sumerici gli Anunnaki sono i figli dei Vecchi Dei e sono composti della loro stessa materia, in questa versione essi sono altro. Sono i Sette Signori Giudicanti degli Inferi, corrispondenti alle divinità che giudicano le anime dei morti nel mito egiziano. Il più interessante di questi demoni è quello denominato: L'Occhio sul Trono,che sembra corrispondere al drago Kingu, dal cui sangue sarebbero stati generati gli uomini. L'Occhio sul Trono era un geroglifico usato in Egitto e Sumeria per indicare la monarchia globale pre-diluviana. (5)

Il destino incorso ad Ishtar nel mondo sotterraneo è lo stesso che tocca a Chalmers nel racconto di Belknap. Terminato l'effetto del farmaco, infatti, i Segugi di Tindalos tornano a prenderlo attraverso gli angoli del soffitto del suo appartamento. Riuscito a sfuggire al primo attacco, tenta di contrastare il loro ritorno. Chiede al narratore di aiutarlo, portando presso il suo appartamento un secchio di gesso: "Possono passare da questa parte solo attraverso gli angoli. Dobbiamo eliminare tutti gli angoli di questa stanza. Ingesseremo tutti gli angoli, tutte le fessure. Dobbiamo rendere questa camera come una sfera."
Il motivo per cui i Segugi vogliono ucciderlo è spiegato con due ragioni diverse. Da un lato, sono forze irrazionali semplicemente affamate di sangue. Lo stesso dicasi per i Grandi Antichi del Necronomicon, secondo cui la loro libagione è 'il sangue dei più deboli.' Ma dal punto di vista degli Antichi, vi è anche un elemento di vendetta come ritorsione per il loro omicidio e segregazione negli inferi.
"... un atto terribile e indicibile fu commesso all'alba dei tempi. Essi hanno fame e sete! ... Per un momento rimasi dall'altra parte. Mi alzai sulle rive grigie al di là del tempo e dello spazio. In una luce terribile che non era luce, in un silenzio che urlava, li vidi! Mi avevano fiutato. Siamo sfuggiti solo temporaneamente al sudiciume che li circonda. Hanno sete di ciò che in noi è pulito, che è emerso dall'atto senza macchia.
C'è una parte di noi alla quale non hanno accesso, e perciò ci odiano. Ma non pensare che essi siano letteralmente, prosaicamente malvagi. Essi sono di là del bene e del male come noi lo intendiamo. Si tratta di qualcosa diventato via via meno puro. Attraverso le loro azioni sono diventati organi di morte alle prese con ogni specie di sozzura.
Ma non sono il male nel senso a noi noto, perché nei recessi in cui si muovono non esiste il pensiero, né la morale, né il giusto e lo sbagliato come noi li intendiamo. Esiste solo la purezza e l'impurità. L'impurità si esprime attraverso l'angolo, la purezza attraverso le curve. L'uomo, la sua parte pura, discende da una curva. Non ridere. Intendo, letteralmente."
Questo stato angolare rappresenta il regno dualistico degli opposti da cui è scaturita la creazione, la scissione della Unità in Molteplicità, nel mondo in cui i principi di bene e di male, maschile e femminile sono separati.

La nostra parte pura è la parte della Unità discesa nella materia dualistica, la luce che discende nel buio, rappresentata dalla caduta di Lucifero dal Cielo, e dalla sua successiva detenzione sulla Terra, o dalla caduta della pietra del Graal dalla corona, racchiusa nei più profondi recessi della nostra mente. Lo stesso concetto è stato rappresentato come la cacciata dell'uomo dal Giardino dell'Eden, nel momento in cui acquisì conoscenza del bene e del male, separandosi dall'Uno.

Tuttavia insieme alla scintilla della divinità l'uomo ha in se anche la materia corrotta,come Abdul Alhazred ci dice nel Necronomicon, quando asserisce che il nostro corpo ed il nostro sangue provengano dei Grandi Antichi, mentre nelle nostre anime soffi lo spirito dei Vecchi Dei. Tutto ciò porta alla mente il racconto della Genesi in cui Dio fabbrica Adamo con l'argilla per poi infondergli il proprio soffio vitale. Ennesima rappresentazione del dualismo che ha condotto la Divinità a perdersi nella materia corrotta (o alla segregazione degli Antichi).

Questo dualismo indica la discendenza del genere umano, che è allo stesso tempoinfernale divinomentre Enki è una sorta di mediatore tra i due aspetti.

Il dualismo è la causa del dolore dell'esistenza umana, secondo il Necronomicon:
"... L'uomo, essendo nato, è triste perché possiede il Sangue degli Antichi, ma lo Spirito dei Vecchi Dei soffia in lui. Dunque il suo corpo tende verso agli Antichi, ma la sua mente è rivolta ai Vecchi Dei, e questa è la guerra che da sempre si combatte e sempre si combatterà fino alla ultima generazione di uomini. Quando il Grande Kutulu si alzerà e saluterà le stelle, allora la guerra sarà finita, e il mondo sarà uno."

Sono questi, dunque, gli Arcani Supremi?