mercoledì 8 gennaio 2014

I pantaloni: origine e storia di un capo di abbigliamento

Il termine pantalone venne dato dai francesi a una specie di pantalone largo in uso presso i veneziani, derivandolo da quello dell'omonimo personaggio della Commedia dell'arte Pantalone.
Il termine calzone deriva anch'esso dal francese chausson e caleçon, come accrescitivo di calceus, "calzatura".
 Sono un capo di abbigliamento che si indossa sulla parte inferiore del corpo e ricopre separatamente le due gambe; un tempo era considerato tipico del maschio e emblema stesso della virilità, oggi è di fatto unisex.


Storia
Gli antenati dei pantaloni sono le "brache".
Il termine brache dal celtico o dal germanico, attraverso il latino bracæ e più tardi bragæ, usato dagli antichi romani per designare un tipo di pantalone in uso presso i popoli orientali e quello in uso presso i popoli barbari, soprattutto germani.

Col tempo le "brache" sono divenute le mutande, mentre la funzione di coprire le gambe degli uomini era assunta da delle calzemaglie molto simili agli attuali leggins, che oggi sono invece il capo femminile per eccellenza. Ironie della storia.

Prima dei pantaloni c'erano le "culotte": attenzione, mente in italiano si intende per culotte una mutanda da donna che copre interamente i fianchi e scende sotto i glutei.
In sé, la parola culotte è di origine francese e deriva, in ultima analisi, da cul "sedere". In francese, però, il termine ha un'accezione più vasta, indicando in generale qualunque capo di abbigliamento che ricopre separatamente le due gambe, e quindi anche il polpe, i tipici pantaloni al ginocchio che furono a lungo un abito tradizionale delle classi elevate (i sanculotti si fregiavano dell'uso dei pantaloni, in contrapposizione a questo indumento considerato aristocratico). La culotte italiana, che fa parte dell'abbigliamento intimo, corrisponde più propriamente a quella che i Francesi chiamano petite culotte.
Mentre i nobili indossavano le culottes, i rivoluzionari (sans culotte, sanculotti), incominciarono ad indossare i pantaloni da uomo così come sono intesi negli ultimi due secoli.

Nel periodo Regency (l'epoca di Jane Austeen, di John Keats e del giovane Pip di Dickens), gli uomini portavano i pantaloni dentro gli stivali.







La rivoluzione consistette però nel decidere di portare i pantaloni sopra gli stivali, e questi furono i primi pantaloni moderni, a tubo di stufa, vennero adottati intorno alla metà dell'Ottocento (la tradizione vuole che la moda fosse stata lanciata da lord Brummell). 



Da allora sono state apportate solo modifiche di dettaglio, come ad esempio la larghezza, l'aggiunta di risvolti, sotto l'impulso di Edoardo VII d'Inghilterra nel 1909, la diversità dei tessuti, la svasatura e le altre varianti che si possono riscontrare nella storia della moda maschile e femminile.

Sarà poi lo sport (a partire dall'equitazione e dal tennis) a rendere popolare questo capo di abbigliamento anche presso le donne.

Tipi di pantaloni

  • Bermuda pantaloncini che arrivano fin sopra il ginocchio.
  • Bracae, indossate dai Celti e dai Germani;
  • Baggy, pantaloni a vita molto bassa, che si appoggiano sulle anche. Usati soprattutto da skater e rapper. Sembra originario delle prigioni americane, dove i prigionieri vengono privati di cinture. Per distinguersi, gli ex-detenuti continuavano a vestire baggy anche fuori dalle prigioni. (Su questa moda, vedi sagging)
  • Blue-jeans, pantaloni in tela grezza ("tela di jeans", "denim").
  • Calzoncini o short, quando le gambe sono corte a metà coscia.
  • Fuseaux, pantaloni elastici, stretti in vita e molto aderenti al corpo, talvolta terminano con una parte che sta sotto al piede, per tenerli ben tesi.
  • Pantaloncini da ciclista o ciclisti, pantaloni aderenti, poco sopra il ginocchio.
  • Pantaloni alla marinara, con apertura sui due fianchi.
  • Pantaloni alla pinocchietto, arrivano fino a metà polpaccio.
  • Pantaloni alla turca o all'indiana, pantaloni leggeri, molto ampi, con cavallo basso, all'altezza del ginocchio, che si stringono verso la caviglia
  • Pantaloni alla zuava o knickerbocker, corti, sotto al ginocchio, ampi e a sbuffo, come quelli degli Zuavi.
  • Pantaloni a vita bassa
  • Pantaloni a zampa di elefante, pantaloni ampi sulla caviglia.
  • Pantaloni classici, indossati dagli uomini sotto ad una giacca per occasioni importanti.
  • Pantaloni da equitazione (jodhpurs).
  • Pantaloni da jogging.
  • Pantaloni di pelle, rinforzati alle articolazioni quando servono per andare in moto.
  • Pantaloni di tela, indossati d'estate.
  • Pantaloni di velluto, indossati d'inverno.
  • Pantaloni lunghi.
  • Polpe, i calzoni al ginocchio tipici dell'Ancien régime.
  • Rhingrave, sorta di gonna-pantalone maschile del XVI secolo, piegati e decorati con pizzi.
  • Salopette, pantalone dalla gambe più ampie del normale, che presenta un prolungamento sul busto in forma di una pettorina mantenuta da due bretelle

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