martedì 11 febbraio 2014

Dittatura radical-chic del buonismo "politicamente corretto"





Io non sono un uomo dalle solide certezze. La mia mentalità è aperta al dialogo e al confronto. 
Vorrei che anche gli altri fossero altrettanto aperti al dialogo.
Invece no, gli altri nutrono solide certezze e non tollerano che siano messe in discussione.
Di cosa sto parlando?
Sto parlando del fatto che non esiste più libertà di pensiero, di opinione, di espressione e di parola su determinati argomenti.
In particolare ci sono due argomenti di cui non si può parlare senza incorrere nella scomunica da parte dell'intellighenzia radical-chic.

1) L'immigrazione. Non è più permesso di parlar male degli immigrati. Se uno lo fa viene radiato dall'albo dei "benpensanti" e viene ricoperto di insulti.

2) I matrimoni gay. Anche su questo, improvvisamente, si è creato un clima secondo cui, chi è contrario ai matrimoni gay viene moralmente lapidato.

Spiegatemi com'è potuto succedere. Come si è arrivati al punto tale che non si possa più esprimere una opinione contraria all'immigrazione e ai matrimoni gay senza essere ricoperti di insulti dai "benpensanti" radical-chic che si sono fatti portavoce del nuovo buonismo politicamente corretto.

Qui sotto vediamo due esponenti di punta del mondo radical-chic nella sua versione televisiva.

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