domenica 9 febbraio 2014

Gli Arcani Supremi. Capitolo 83. Cavalcare la tigre.



Lady Edith Burke-Roche era a dir poco infuriata.
<<Avete un bel coraggio a presentarvi qui, insieme, in questa dimora rispettabile, dopo avermi tenuto nascosti tutti i vostri sotterfugi. Di India Stoker non dovrei meravigliarmi, visto che è solo una ragazzina insolente, ma tu, Robert, tu sei un uomo, un lord del Regno Unito, un duca di sangue reale, per quanto illegittimo e di rango segreto! Come hai potuto tradire la mia fiducia e quella di mia nipote Maggie?>>
Robert non si scompose:
<<Milady, non intendo venire meno ai miei doveri, ma prima di parlare delle questioni personali, dobbiamo discutere su cosa fare riguardo al Varco>>
La nobildonna lo guardò con diffidenza:
<<Discutere? Immagino che abbiate già deciso tutto quel che c'era da decidere, ed ora siate qui per cercare di propinarmi qualche versione ad usum Delphini. Ma vi avverto, cercare di ingannare me è come cavalcare una tigre. E' molto, molto rischioso...>>




India sorrise:
<<Lo so bene. Ora che ho le memorie di Vivien Oakwood nella mia mente, so di cosa siete capace, lady Edith>>
La rivelazione ebbe un effetto notevole sulla baronessa Burke-Roche, la quale cambiò subito tono, e da tigre si tramutò in una gatta guardinga:
<<Vivien... devo avere la certezza che mi stai dicendo la verità... com'era il tempo, il giorno in cui ci conoscemmo?>>
India chiuse gli occhi, perché ancora trovava arduo accedere alle memorie della defunta duchessa di Albany:
<<Pioveva. Un temporale estivo molto violento. Questo castello sembrava ancora più minaccioso del solito. Io... anzi... Vivien... aveva paura, sentiva di aver incontrato il suo destino. Sentiva la vicinanza del Varco...>>
Lady Edith alzò una mano:
<<Basta così, è sufficiente. Parliamo del Varco, piuttosto. Dove si trova esattamente? Come siete riusciti ad attraversarlo?>>



India sapeva che quello era il momento più pericoloso, quello in cui la tigre avrebbe potuto graffiare e mordere:
<<Si trovava proprio nel punto dove è stata avvistata più volte l'immagine di Vivien. Io e Robert abbiamo perso conoscenza, eravamo come ipnotizzati. La nostra mente è entrata in contatto con varie dimensioni al di là del Varco, ma i nostri corpi sono rimasti al di qua, altrimenti non saremmo potuti tornare. Vi racconterò ciò che abbiamo visto, ma ho una brutta notizia per voi. Il Varco si è chiuso, per sempre>>
Lady Edith scattò in piedi con una insospettabile elasticità:
<<E non siete riusciti a farvi consegnare nulla? Nessun'arma, nessuna informazione utile? Ditemi la verità, perché vi garantisco che, in un modo o nell'altro, verrò a saperlo comunque!>>
India la guardò severamente:
<<Non possiamo fare nulla per evitare il Grande Cataclisma. Per questo non ci sono state date armi di alcun tipo>>
La baronessa assunse un'espressione a metà strada tra il dubbio e la delusione:
<<Quale cataclisma? Spero per te che non si tratti una scusa per giustificare il fallimento di questa missione!>>



<<Milady, nel prossimo secolo avverrà una serie di catastrofi naturali che cambierà la faccia della Terra e porterà l'umanità quasi sull'orlo dell'estinzione. Quasi, perché alcuni si salveranno e creeranno nuove civiltà, anche se molto più arretrate della nostra. Niente può impedire questo cataclisma, ma molto può essere fatto per ridurne i danni. Le informazioni che ho avuto sono utili a tal fine. Ma non abbiamo in mano nulla che possa favorire i vostri disegni di potere. Non è il potere ciò che Vivien ci voleva trasmettere, ma la missione di preparare la sopravvivenza di ciò che riterremo sia meritevole di essere salvato. Ma anche questa decisione, in realtà, è come se fosse già stata scritta dal destino, perché io ho visto come sarà il futuro, nel millennio che seguirà il Grande Cataclisma. Posso anticipare questo: il Sangue Reale sopravvivrà, nelle famiglie che discenderanno dai figli di Robert, compreso quello che vostra nipote Maggie porta in grembo>>

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