sabato 22 febbraio 2014

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 65. L'assedio di Gothian.



Dalla torre più alta del Castello di Gothian, l'imperatrice madre Lilieth Vorkidian osservava l'esercito degli assedianti.



Eccoli là, gli Albini... la Fratellanza Bianca!
Un'ondata di disgusto la pervase.
Ma come ha fatto Marvin a fidarsi di quelle viscide creature?
Vampiri, ghoul e zombie, e chissà quali altri luridi esseri emersi dalle terre del ghiaccio perenne, oltre l'ultima Thule, la residenza del loro capo: lord Daemon Iceblood von Steinberg di Gothian, principe di Thule.



Il Vampiro Guerriero dal sangue gelato, il cui solo nome suscitava orrore, era l'incarnazione stessa del demone Gothar, Signore dei Ghiacci, detto il Consigliere, perché era il più ascoltato dallo stesso Ahriman, Dio del Male.



Era un nemico indistruttibile.
Ma io sono sotto la protezione del Signore del Fuoco e reggo la fiamma di Atar!



Eppure questo pensiero non la rassicurava del tutto.
Atar non è mai stato il mio vero protettore. Era il padre di Marigold, la mia nemica. Io ho invocato Belenos, ma lui ha chiesto un tributo di sangue. Sono stata abbandonata.
Si sentì improvvisamente vecchia e stanca.
Ma cosa ci faccio qui, in questa fortezza diroccata ai confini del Nulla?
Tutta la sua vita era stata una fuga, un esilio oppure una prigionia.
La chiamavano imperatrice madre, ma quel titolo le era valso ben poco.
Eppure c'è stato un tempo, molto, molto lontano, in cui persino io sono stata una fanciulla... non dico felice, ma almeno incontaminata dalla guerra dei demoni che ha devastato il continente.



Era il ricordo di quella fanciulla, che trascorreva languide serate estive in una barchetta sul lago, coltivando pensieri d'amore, a tormentare l'anziana donna potente e cinica che era diventata.
Sono passati quasi cinquant'anni da quei tempi e non c'è niente di più morto della fanciulla che sono stata. 
E così in quel momento, di fronte all'imminente resa dei conti, non poté fare a meno di chiedersi se ne era valsa la pena.
Rimpiango ciò che ero. Ho nostalgia del mondo com'era allora. Non comprendo più il mondo nuovo. Forse sono vissuta troppo a lungo.
Invidiava suo padre, che era morto prima che iniziasse la grande crisi, prima della Primavera di Sangue, prima dell'Oscurantismo, prima dell'Impero...

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