domenica 20 aprile 2014

Apple CarPlay, ecco come funziona a bordo delle prime auto

Apple CarPlay, ecco come funziona a bordo delle prime auto

Mostrate alcune vetture con il sistema di Cupertino di serie. Sarà integrabile anche su vecchi modelli

Dopo l’annuncio ufficiale di inizio marzo, negli Stati Uniti è possibile toccare con mano i primi modelli di vetture con a bordo CarPlay, il sistema della Apple che porterà i comandi e le funzioni principali di iOS sulle quattro ruote. Arriveranno già nel corso dell’anno e sono in mostra in questi giorni al New York International Auto Show, in programma fino al 27 aprile prossimo.
L’interfaccia è comune, le funzioni sono le stesse per tutti – dalla possibilità di utilizzare Siri per dettare sms o effettuare telefonate fino all’integrazione con il sistema delle mappe per raggiungere una destinazione – ma il gemellaggio di CarPlay con il sistema di navigazione proprietario varia da produttore a produttore. Per un motivo banalissimo: non tutti hanno un iPhone. Dunque, chi non ne possiede uno, non può essere escluso a priori dall’offerta multimediale di una vettura. Sarebbe un controsenso. E i costruttori si sono dovuti mettere d’impegno per mediare tra i gusti dei loro consumatori melamaniaci e quelli del partito Android, Windows e soci.
Cominciamo con qualche dato: le cinque case che sono pronte allo sbarco sul mercato nel 2014 con un cuore Apple nel cruscotto sono Hyundai, Mercedes-Benz, Volvo, Ferrari e Honda. Altre tredici, da BMW a Toyota a Ford, non hanno ancora fornito date precise. La notizia più rilevante di questi giorni è però un’altra:CarPlay sarà compatibile anche con modelli più datati, dunque non necessariamente futuristici o nuovi di zecca. SiaAlpine che Pioneer hanno infatti in cantiere autoradio che avranno nel firmware questa versione riveduta e ridotta di iOS. Insomma, con una cifra stimata tra i 250 e i 500 euro, nei prossimi mesi chiunque abbia in garage o sotto casa un modello non preistorico potrà togliersi l’ennesimo capriccio tecnologico made in Cupertino. E si parla anche di un aggiornamento del software per autoradio già in commercio e già installate, dunque l'integrazione potrebbe arrivare per alcuni a costo zero.
I giornalisti del popolare sito The Verge sono stati tra i primi a poter provare il sistema e fanno innanzitutto notare che c'è un approccio differente da produttore a produttore. Mercedes-Benz ha privilegiato interruttori e pulsanti fisici facilmente accessibili dal guidatore per comandare le varie funzioni, oltre naturalmente all’uso della voce. Altri, da Hyundai a Volvo, hanno concentrato l’esperienza sul touchscreen a icone, che replica, ingrandendolo, lo schermo dell’iPhone. Soluzione questa che, a un primo approccio, è sembrata più intuitiva e d’immediato d’uso. D’altronde le icone sono le stesse del melafonino, dunque un utente sa subito su cosa deve cliccare.
Mercedes e Hyundai, in generale, trattano CarPlay come una app a sé stante, separata dal sistema di navigazione e dal controllo del clima. Se serve (o hai un iPhone) la lanci, se non serve la tieni spenta e te ne dimentichi. Volvo, invece, l’ha integrata nel sistema principale, com’è possibile vedere nell’immagine qui sotto, dando la possibilità di accedere a tutte le impostazioni dell’auto, per esempio la temperatura, senza dover uscire dall’applicazione. Una soluzione parecchio pratica.
CarPlay a bordo delle prossime Volvo
Quali siano in sintesi i benefici di CarPlay e come possa dialogare in modo organico con la strumentazione di bordo, lo mostra questo spot pubblicitario (in inglese) sempre firmato dalla Volvo.
di Marco Morello (da Panorama)

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