venerdì 11 aprile 2014

Virginia D. Capitolo 12. La tempesta del dubbio.


Emmy Rossum - Broadway Opening Of "RED" - Arrivals And Curtain Call

Per il resto della giornata, non riparlammo più riparlato del bacio che ci eravamo scambiati.
Quando ci salutammo, però, lei mi bacio di nuovo. 
Eravamo in pubblico, per cui fu un bacio molto breve e casto, ma era comunque sufficiente per riconfermare il fatto che lei non si era pentita.
Ero io, piuttosto, ad avere dei dubbi.
E non erano dubbi da poco.
Come mai una ragazza così bella, intelligente, elegante e gentile si era messa con uno come me, che aveva ben poco da offrirle? 

Emmy Rossum - Broadway Opening Of "RED" - Arrivals And Curtain Call

Come mai aveva ceduto al mio corteggiamento dopo neanche due settimane, quando io pensavo che, se mai mi avesse accettato, ci sarebbero voluti molti mesi?

Emmy Rossum - Broadway Opening Of "RED" - Arrivals And Curtain Call


Come sempre mi ripetevo che se una cosa è troppo bella per essere vera, allora molto probabilmente non è vera.
Timeo Danaos, et dona ferentis.
Temo i Greci, anche quando portano doni.
L'ammonimento di Laocoonte risuonava nei miei pensieri.

Emmy Rossum - Broadway Opening Of "RED" - Arrivals And Curtain Call

Lei era troppo bella per me, troppo affascinante, troppo attraente... insomma: troppo "troppa", come si suol dire in questi casi.
E così fui assalito dalla tempesta del dubbio, così come Mazzini dopo il fallimento dei moti della Giovine Italia.
Ci eravamo scambiati i numeri di cellulare ed io non potei resistere dallo scriverle un messaggio affettuoso a cui lei rispose con altrettanto affetto, ma questo, invece di rassicurarmi, aumentò i miei dubbi: era tutto così improbabile! Era come se avessi vinto alla lotteria di Capodanno o al superenalotto: troppo improbabile!






























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