sabato 30 agosto 2014

Gothian. Capitolo 56. Marvin si dirige verso le sorgenti dell'Amnis



La missione era cambiata.
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il Regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata degli Albini del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho le memorie di re Vorkidex Pendragon nella mia mente: si vede da come mi guardano. C'è quasi venerazione nei loro occhi. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".
Ora Marvin, grazie alle Altre Memorie del suo antenato, era divenuto un guerriero, e aveva ricevuto in dono dall'Arcidruido l'armatura del re.
Ma non la spada di acciaio lunare. Quella me la consegnerà Vivien la Fata, alle Sorgenti dell'Amnis.
Era tutto come nel suo antico sogno.
L'unico passo montano che permetta ad un esercito di arrivare da nord nel territorio dei Keltar è quello che passa di fianco alle Sorgenti dell'Amnis. 



Il conte Fenrik deve per forza passare di là.
Prima di partire, bisognava però chiarire alcune cose.
Bisognava capire se dagli altri Ducati della Federazione Keltar sarebbero giunti dei rinforzi.
Era necessario quindi mandare dei messaggeri e ripristinare la viabilità delle zone a nord dell'Amnis, per favorire l'accampamento di truppe e l'allestimento dei soccorsi per gli Alfar in fuga.
Ser Yvain de Bors, che voleva riscattarsi dall’onta del tradimento di suo padre il Duca Gallrian, accusato di essersi venduto a Lady Marigold di Gothian, dimostrò una maturità che fino a quel momento non si era ancora manifestata.
Diventerà il mio braccio destro!



«I vostri soldati saranno l'avanguardia della spedizione» disse il Generale Tork a Ser Yvain, durante la riunione, a cui tutta la delegazione amnisiana partecipava «mentre i druidi e i diplomatici dovranno essere utilizzati come messaggeri, anche perché altrimenti sarebbero solo delle bocche in più da sfamare, e non abbiamo molte riserve di cibo»
«E’ vero» assentì Ser Yvain «ma cosa ne sarà dei preti Lathear?»
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
«Sono tutti adepti della Grande Canonica, bruciata da lady Marigold. La odiano più di noi, e appoggiano il principe Masrek Eclionner, che ora si trova a Tadna e ci ha offerto l'appoggio delle sue cinque legioni»



Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Il druido Gwydion, su ordine dell’Arcidruido, aveva chiesto di partecipare alla missione diretta a nord-ovest, quella guidata da Marvin, dove c’erano le basi più importanti della Resistenza dei Keltar, nella foresta di Broceland e dove si trovava anche l'imboccatura della valle che portava alle sorgenti dell'Amnis.
Gwydion si rivolse a Marvin:
«Alienor sta andando a sud, ed è ormai oltre la Sublime Porta. Il suo destino va in direzione opposta al nostro. Un giorno forse tu e la principessa vi incontrerete realmente, ma per ora le vostre strade si dividono...



Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, specie quelli delle Highlands, e non sarà facile, specie quando si renderanno conto di dover combattere a fianco dei legionari Lathear»
Marvin appariva comunque sicuro di sé:
«Quando parlerò a loro con la voce di Vorkidex, capiranno che sono il Figlio dei Cento Re, il Principe promesso, il Profeta di cui parla la canzone della Luce e delle Tenebre!
A ratificarlo sarà la divina Vivien, la Signora delle Sorgenti»




Marvin si entusiasmò:
«Le sorgenti del Grande Fiume! I miei sogni si stanno avverando! »



Gwydion rimase serio:
«E' mio dovere avvertiti su due questiono.
La prima è che non tutti quei sogni ti piaceranno, e la seconda è che non devi avere troppa fretta nel cercare di realizzarli. 
Tu puoi vedere più in là di noi, è vero, ma questo potere potrebbe travolgerti, se affrettassi troppo i tempi della presa di coscienza. 
Ci vuole gradualità»
Marvin era d'accordo:
«Halfgan mi parlò di un luogo dove nemmeno la visione dei druidi può arrivare. Che cos’è questo luogo?»
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
«Qualcuno potrebbe chiamarlo "l'Intuizione Pura" del Noumeno, della cosa in sé. In un certo senso è come se ti fosse concesso di vedere il supremo Ahura Mazda»


La contemplazione di Dio, o meglio del Dio del Bene!
«Che rapporto c'è tra la luce di Ahura Mazda, quella di Belenos e quella di Atar?»
Il druido scosse il capo:
 «Ahura Mazda è energia positiva allo stato puro. Belenos è l'intelligenza celeste che trasforma quell'energia nella luce delle stelle e quindi anche del nostro sole, a cui presiede il signore Lugh,
Atar invece è il Signore del Fuoco e la sua natura è ambivalente. Alcuni lo venerano per i suoi effetti benefici, altri per i suoi poteri distruttivi.
Nel Necronomicon sta scritto che Atar è un demone, e che il suo Fuoco Segreto è in grado di risvegliare i morti. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti
Questi ultimi sono al servizio del signore Gothar e di suo figlio Fenrik»
L'Arcidruido Fingal, che li aveva raggiunti, confermò quanto il suo allievo aveva detto.
Poi domandò a Marvin se aveva altri dubbi.
Le domande teoriche erano tante, ma preferì dare spazio alle questioni più concrete:
«Quando sarò di fronte a Vivien, dovrò pronunciare qualche frase rituale?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
L’Arcidruido ebbe un attimo di commozione:
 «Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, iglio di Cento re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungoperché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò, come già aveva fatto la prima volta che si erano incontrati:
«Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli  davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del popolo dei Keltar»






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