sabato 5 aprile 2014

Il gatto dal manto scuro




Cala la notte, come la cascata dei tuoi capelli d’ossidiana, soffice seta, in cui tuffarsi. Sussurro il nome tuo alle tenebre, in quelle obnubilo la mente. Sei stata forse amata meglio, ma non di più. Io so il mio limite: sono la scommessa che tu hai perso, che hanno perso tutte quante, perché io sono il gatto dal manto scuro, sempre rincorso sempre sfuggito, nelle mie sette vite, a nessuno appartenuto mai, neanche a me stesso.

Sette cibi da non mangiare mai prima di dormire



Ci sono, nella vita, moltissime regole da seguire. Dai semafori al non vestirsi di bianco ai matrimoni altrui, vengono tutte più o meno rispettate. Tranne una: mai mangiare prima di andare a dormire. Secondo le migliori prescrizioni ci vorrebbe un gap di almeno tre ore da quando si mangia a quando si va a letto. Almeno. E non basta ancora: alcuni cibi, tra tutti, non dovrebbero essere mai mangiati prima di andare a dormire. Ecco allora una bella lista degli intoccabili: la proponiamo sapendo che, tanto, non la rispetterete (e, pensando alle spaghettate di mezzanotte e passa, non ci sentiamo di darvi torto).

1. Pasta
Il peggiore in assoluto, quasi veleno. Anche perché è subdola: sembra un buon modo per tappare un buco notturno nello stomaco (si prepara in meno di mezz’ora). Ma è piena di carboidrati che, se non bruciati nel periodo successivo, diventano grasso. Per non parlare dei condimenti (formaggio, ad esempio)...

2. Pizza
La sorella della pasta. Facile da ottenere (da asporto, o con un pony che la porta a casa) ma molto molto faticosa da digerire. Un impegno anche durante il giorno, figurarsi la notte. Anche perché, tra le varie cose, la pizza è molto unta, ricca di condimenti e pesante. Ok, è buonissima, ma meglio starci attenti (e sulla falsariga è bene tenersi alla larga da patatine fritte e snack di ogni tipo)

3. Caramelle
Non sono pesanti, non sono unte, ma aumentano la presenza di zuccheri, con un impatto notevole sulle onde cerebrali. In una parola, possono provocare incubi. Sarà vero? Nel dubbio, meglio evitare

4. Carne rossa
Sconsigliatissima. In particolare perché blocca la digestione, la appesantisce e rende più lento il metabolismo fino a provocare insonnia. Insomma, anche se può sembrare una ricompensa adeguata dopo una giornata di lavoro stressante e faticosa, è proprio quello che non ci vuole.

5. Cioccolato
Ottimo per il cervello e per la memoria, ma pessimo per il girovita. Di notte, poi. Tutte le calorie vengono accumulate e diventano grasso, sempre per lo stesso motivo: perché il corpo si sta riposando e non brucia. Un pezzetto andrebbe anche bene, ma chi si accontenta?

6. Verdure
Anche le verdure possono avere effetti negativi sul sonno. Non tutte: l’avvertenza vale per le cipolle, broccoli e cavolfiore, che contengono una grande quantità di fibre insolubili che danno un fastidioso senso di pienezza. Rallenta tutto e rende difficile addormentarsi.

7. Alcol di ogni genere
Il peggior nemico del sonno. Non perché impedisce di addormentarsi, ma perché provoca sudorazioni, risvegli improvvisi e incubi. E, come la pasta e la pizza, è ricco di calorie che vanno ad accumularsi e diventano grasso.

Vegetariani, rischio infarto, depressione e allergia una ricerca mette sotto accusa la dieta

Vegetariani, rischio infarto,
depressione e allergia
una ricerca mette sotto accusa la dieta

Ansia e depressione. Ma anche allergie e un rischio doppio di infarto. Ecco il lato oscuro dell'essere vegetariano secondo uno studio dell'università di Graz appena pubblicato. Uno choc per i circa cinque milioni di italiani che hanno deciso di bandire la carne dalle loro tavole. 
Vegetariani, negli ultimi anni, sostenuti nella scelta anche da scienziati illustri come l'oncologo Umberto Veronesi. Che ha smesso di mangiare carne da decenni.

Secondo il lavoro austriaco, pubblicato su Plos One (utilizzati anche dati dell'Austrian Health Interview Survey, un sondaggio periodico sullo stato generale di salute della popolazione) questa dieta tiene lontani dal fumo e dall'alcol ma, al tempo stesso, non garantirebbe parametri salutari come ci si aspetterebbe.

Secondo lo studio autriaco, che a detta degli autori richiede comunque ulteriori approfondimenti, un basso consumo di grassi è correlato, in termini di salute, anche a una scarsa propensione a vaccinarsi e a poca prevenzione.

I vegetariani contestano. «Nello studio - commenta Paola Segurini, responsabile del setore veg della Lega anti-vivisezione - la maggior parte delle persone definite vegetariane mangia anche pesce, ma vegetariano è per definizione colui che esclude dalla propria dieta carne e pesce. Esistono oltre 250 lavori scientifici che dimostrano che le diete totalmente vegetariane o vegane sono salutari»

Studio USA: ti fai i selfie? Hai un disturbo mentale



Secondo uno studio USA i selfie non sono una innocua manifestazione dell’era digitale, il tempo dei camera phone e dei social netwoks ma una vera turba mentale. È la selfite, una disturbo che manifesta mancanza di autostima  e lacune in intimità. Ecco come misurarne la gravità.

I selfie e la moda di farsi fotografie poi pubblicate in Rete sono un fenomeno osservato con sospetto da molti. Ora arriva (almeno secondo qualcuno) la conferma ufficiale che qualche cosa non va nella mente del auto-ritrattista professionista: secondo l’American Psychiatric Association si tratta di un disturbo mentale. La nuova patologia ha anche un nome termine selfitis, selfite.
Secondo i dottori chi ne è colpito soffre di un desiderio ossessivo compulsivo di realizzare fotografie di sé stesso per poi pubblicarle online, pratica messa in atto però per compensare la mancanza di autostima e anche per colmare lacune nella propria intimità.
Chi soffre di selfite, può valutare la gravità del proprio disturbo in base alla scaletta fornita dall’American Psychiatric Association: selfitis borderline è chi fotografa sé stesso almeno tre volte al giorno ma che poi non pubblica le immagini su Internet. Rientra invece nei casi selfite acuti chi scatta almeno tre fotografie di sé stesso e le pubblica tutte online. Infine i casi disperati sono i selfitis cronici, coloro i quali provano la voglia incontrollabile di scattare autoritratti lungo l’arco dell’intera giornata pubblicando le foto su Internet più di sei volte al giorno.
Secondo gli psichiatri USA al momento non esiste una cura per questo disturbo ma sembra sia possibile ottenere miglioramenti grazie alla Terapia Cognitivo-Comportamentale, siglata in inglese CBT.

Le bassezze dell'Alta Società. Capitolo 22. La regina della festa



Giulia Federici  aveva rubato la scena a Virginia Ozzani ed era divenuta lei la regina della festa.
Quel giorno Virginia e suo fratello Alessio non poterono fare a meno di cedere al suo fascino e di adorarla entrambi, contagiati dal clima generale.



Mentre la giornata volgeva a sera, rimaneva un'unica persona importante che ancora Giulia non aveva conosciuto: il conte Umberto Ozzani di Fossalta, padre di Virginia, che per questioni d'affari non aveva potuto partecipare alla festa.
Giulia non ebbe quindi modo di conoscerlo.



Virginia appariva delusa e preoccupata per questa mancanza ed i suoi occhi azzurri si ritrovarono spesso a fissare il vuoto.



<<Mio padre è fatto così. Non c'è mai. E' sempre mancato nelle occasioni importanti. Persino quando sono nata era lontano. Non sono mai riuscita a conquistare il suo affetto. Nemmeno la sua attenzione. Credo che la mia sfiducia negli uomini sia incominciata da lì>>
In effetti il mondo dorato degli Ozzani di Fossalta risultava assai meno desiderabile se visto da vicino.
Presa dallo sconforto, Virginia abbracciò Giulia con grande trasporto.
<<Ho bisogno di coccole>>
Leggermente imbarazzata, Giulia prese l'amica tra le braccia e le accarezzò i capelli.
Il legame tra loro era diventato all'improvviso molto più forte, e molto più pericoloso.


Cast

Erin Heatherton - Giulia Federici

Beatrice Borromeo - Virginia Ozzani di Fossalta