sabato 10 gennaio 2015

Ennesima proposta (assurda) di modifica delle regioni italiane: mappa



L’idea è dei parlamentari del PD  Roberto Morassut e Raffaele Ranucci. Niente più Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria: ecco l’Alpina. Arrivederci Marche, Abruzzo e Molise, nella nuova mappa della Penisola ci sarà un’unica grande macchia con il nome di Adriatica. La proposta di legge presentata alla Camera è realtà, e – secondo quanto riporta oggi il Messaggero – il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino sarebbe favorevole a un accorpamento. Motivo? Risparmiare, ovviamente.
Ma vediamo come potrebbero cambiare le Regioni. A Nord, rimarrebbe la Lombardia. Al suo fianco, oltre all’Alpina, nascerebbe il Triveneto, unione di Veneto, Friuli e Trentino-Alto Adige. Al centro Italia, l’Emilia guadagnerebbe dalle Marche la provincia di Pesaro e accanto alla già citata Adriatica, nascerebbe l’Appenninica, unione di Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio scomparirebbe, diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale, lasciando le province meridionali alla neonata regione Tirrenica, insieme alla Campania. Sempre al Sud, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata – soppressa – la provincia di Matera, trasformandosi in Levante. Mentre la Calabria, con l’ingresso della provincia di Potenza, si trasformerebbe nel Ponente. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna

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