giovedì 12 febbraio 2015

Estgot. Capitolo 25. Kaspar, l'Iniziato di Esgot e Custode degli Arcani



Dopo il surreale colloquio con Sidonie, il governatore di Estgot, Roman Waldemar, cercò in tutti i modi di mettersi in contatto col dottor Luca Bosco, suo vecchio compagno di università, docente di filologia romanza e grande esperto di occultismo, che però risultava "al momento irraggiungibile". Il problema era che quel "momento" di irraggiungibilità si stava protraendo da due giorni.
L'unico altro interlocutore che avrebbe creduto alle sue parole era lord Francis Oakwood, Duca di Albany, il quale era, guarda caso, altrettanto "al momento irraggiungibile" da due giorni.
Alla fine Waldemar si rassegnò a tornare a esaminare i bilanci della provincia di Estgot e li trovò disastrosi. 
Le aziende dei grandi colonizzatori del passato, i Van Garrett, i Phillips e i Lyndhurst, non pagavano un centesimo di tasse da anni, adducendo la gravità delle spese di ricostruzione avvenute dopo la fine della guerra civile.



Il dissesto finanziario di Estgot non fece che aumentare l'ansia di Waldemar e, come spesso gli accadeva, quell'ansia si somatizzò in una terribile emicrania,
Jessica se ne accorse:
<<Ti faccio un massaggio alle spalle, Roman, mio caro, vedrai che ti passa>>.
Lui la lasciò fare, e in effetti dopo un po' il dolore alla testa si affievolì fino a scomparire.
<<Hai un tocco magico, Jessica. Non c'era mai riuscito nessuno>>
In fondo non riusciva proprio a considerarla sua nemica.
La cosa assurda è che si comportavano come una coppia di vecchi sposi e non si conoscevano nemmeno da una settimana.
Lei era preoccupata:
<<Sta' attento con Ivan Kaspar. Sembra inoffensivo, ma è molto subdolo, oltre che potente. Non sottovalutarlo>>



Waldemar annuì:
<<Tutti parlano di lui con timore reverenziale. Come potrei sottovalutarlo?>>
Jessica rise:
<<E' fisicamente insignificante. Potresti guardarlo per dieci ore senza riuscire a memorizzare la sua faccia. Come si fa a difendersi da qualcuno di cui non si riesce neanche a ricordare il volto?>>
Detto questo, uscì dallo studio, lasciando di nuovo Waldemar ai suoi bilanci.
Il maggiordomo gli servì un pasto leggero, su un tavolino, come concordato.
Il cibo, da quelle parti, era pessimo.
Alle 15.00 in punto il campanello di Sleepy Providence suonò e l'ingegner Ivan Kaspar fece il suo ingresso nello studio di Waldemar.
La prima impressione confermò quanto Jessica aveva preannunciato su di lui.
Era giovane, esile, basso, con un naso aguzzo da topo. Vestiva in modo sobrio, grigio. Niente di particolare.
Di certo lui non è il prodotto di un programma di selezione genetica.
Ma si ricordò dell'avvertimento.
Non devo sottovalutarlo. A volte non è il più forte a sopravvivere, ma il più furbo. E forse questo tipetto con la faccia da topo è un milione di volte più furbo di me.
Fu Jessica a fare le presentazioni:
<<Ivan, ho l'onore di presentarti il governatore Roman Waldemar, un uomo di grandi qualità>> 
Kaspar tese la mano, dicendo:
<<Lord Waldemar, ho sentito molto parlare di lei>>
<<E io di lei, ingegner Kaspar>> 
La stretta di mano fu assolutamente normale: né troppo lenta, né troppo forte.
Jessica prese congedo e Kaspar si accomodò una poltrona di fronte alla scrivania di Waldemar.
In quell'enorme scranno, l'ingegnere pareva ancora più piccolo.
Waldemar non perse tempo:
<<La ringrazio per essersi reso disponibile così presto a questo incontro, ingegnere, anche se il motivo della mia sollecitazione non è legato a questioni urbanistiche, non so se mi spiego>>
Kaspar andò dritto al punto:
<<Lei vuole risolvere la questione degli Iniziati>>
Waldemar annuì:
<<Esattamente. Mi è stato detto che è lei il referente della Società, qui ad Estgot>>



Kaspar confermò:
<<Ne ho l'onore, Lord Waldemar. Mi dica tutto>>
Il tono era conciliante, il volto era totalmente privo di espressione, ma gli occhi erano vigili.
<<Mi trovo nel mezzo di uno scontro tra la Massoneria e la Società degli Iniziati, le quali si litigano la mia adesione, per una ragione che non mi pare convincente. La domanda è: cosa succederebbe se io mi rifiutassi di aderire ad entrambe le parti in causa?>>
L'Iniziato accennò un lievissimo sorriso:
<<Be', come si suol dire, noi possiamo anche portare l'acqua al cavallo, ma non possiamo costringerlo a bere>>
Waldemar capì subito che aveva a che fare con un osso duro:
<<Dalle mie parti si dice "portare l'acqua all'asino". Forse è così che appare agli occhi degli Iniziati la mia testardaggine>>
Kaspar sollevò leggermente un sopracciglio:
<<Visto che lei mi autorizza ad avvalermi di questa colorita similitudine, le dirò che il rischio maggiore che può correre, Lord Waldemar, è quello di fare la fine dell'asino di Buridano, che non sapendo decidere in quale vassoio bere, morì di sete. Metaforicamente parlando>>
Il governatore ne aveva abbastanza di giri di parole:
<<E fuor di metafora?>>
L'Iniziato tornò serio:
<<Fuor di metafora, Milord, lei rischia di trascorrere il resto dei suoi giorni prigioniero in questa tetra dimora, tagliato fuori dal mondo>>



Waldemar ci era già arrivato da solo:
<<Una prospettiva un po' noiosa. E se, per ipotesi, io decidessi di andarmene?>>
Kaspar apparve divertito:
<<Ha fatto bene a chiedermelo, perché sarebbe un'esperienza spiacevole e umiliante per lei e per tutti noi il fatto di vederla fermato e ritrasportato qui a viva forza dalle guardie che ricevono lo stipendio dal dottor Andrei Ulienko e rispondono solo a lui>>
Pronunciò quell'ultimo nome con una vena di disprezzo, tanto che Waldemar osò avanzare un'ipotesi:
<<Capisco. Sbaglio o il dottor Ulienko le è antipatico anche per ragioni personali?>>
Kaspar si illuminò:
<<Lei è veramente sagace, Lord Waldemar. Vede, io sono molto amico di miss Jessica Baumann, l'onorevole lady Burke-Roche, e pertanto non ho particolarmente gradito il modo in cui la mia amica è stata trattata dal dottor Ulienko, durante la loro relazione>>
Waldemar allora pose a bruciapelo una domanda che lo incuriosiva molto:
<<Per quale motivo Jessica ha continuato a rimanere sul libro paga del dottor Ulienko come governante di Sleepy Providence e mia segretaria?>>
L'Iniziato sorrise:
<<E' un piacere parlare con lei, perché arriva subito al dunque. La risposta è semplice: Sleepy Providence è di proprietà della famiglia di Jessica, che l'ha gratuitamente offerta all'uso del governo. Un'offerta che un taccagno come il ministro Kaiserring non poteva certo rifiutare>>
Waldemar annuì:
<<Me ne rendo conto. Ora, mi corregga se sbaglio: la Società degli Iniziati è divisa in varie sette, le più importanti delle quali sono il Serpente Rosso, dedito all'eugenetica; l'Aristocrazia Nera, ossessionata dalla preservazione del sangue nobile e La Fonte Sacra, esperta in vampirismo psicologico ed altre pratiche inquietanti. Qualcuno potrebbe persino pensare che si tratti di una strana commistione "dark gothic metal", di neonazismo e di satanismo>>



Kaspar corrugò leggermente le sopracciglia:
<<Dark gothic mi potrebbe stare anche bene, ma noi non abbiamo nulla a che vedere con la rozzezza dei metallari, dei neonazisti e dei satanisti. E' una questione estetica, ancor prima che etica. 
Noi siamo molto più raffinati di quella feccia. 
E un uomo elegante come lei ce ne deve dare atto, non è vero, Lord Waldemar>>
Il governatore virò sul sarcasmo:
<<Oh si! Ma certo! In fondo voi non volete mica sterminare nessuno, ma "soltanto" selezionare una sorta di classe dirigente eterna e inamovibile, per sempre giovane e dedita ai piaceri. Dovrei per questo considerarvi innocui?>>
L'Iniziato alzò un indice.
<<Questa è solo la cornice, lo specchietto per le allodole che può attirare persone vanesie come la sua prozia Sidonie, ma il vero contenuto dell'Iniziazione non è affatto il piacere, quanto la conoscenza degli Arcani Supremi>>
Waldemar annuì:
<<So che lei è vincolato alla regola del Silenzio, riguardo ai Misteri, ma le chiedo almeno di darmi un'idea di cosa possono essere questi Arcani Supremi>>
Kaspar lo fissò:
<<In primo luogo lei deve sapere che c'è una quarta setta all'interno della Società degli Iniziati e si chiama "la Fiamma di Atar". Sono i seguaci della Luce e del Fuoco e si ispirano allo Zoroastrismo e al Manicheismo. Uno dei loro capi è il professor Gallo, il collega del suo amico italiano Luca Bosco, che ora è in viaggio negli Stati Uniti, alla ricerca di testi antichi in una biblioteca preziosissima>>
Il governatore accennò a un sorriso:
<<La famosa Collezione Burke-Roche, dove, si narra, è conservata una delle due copie ancora esistenti del Necronomicon, il Libro della Legge dei Morti>>
L'Iniziato sorrise, soddisfatto:
<<Molto bene! In quel testo è contenuta gran parte della Dottrina Segreta che sta alla base degli Arcani Supremi. Ora lei si trova davanti a tre strade: scegliere la Massoneria, contro di noi; scegliere noi, gli Iniziati, contro la Massoneria; o non scegliere nessuno dei due, e rimanere qui, prigioniero, a morire di noia>>

2 commenti:

  1. Ma come ti vengono in mente tutte queste sette e questi intrecci così complicati?^^ Certo che che ne hai di fantasia, io non sarei mai capace di inventarmi qualcosa del genere!
    Comunque il capitolo di oggi è stato (finalmente) chiarificatore! (anche se avevo già più chiara la situazione grazie al tuo commento di ieri) Ora si è capito bene chi sono e cosa vogliono le diverse sette e la posizione di Waldemar.
    Quello che mi ha lasciata un pò perplessa è la facilità con cui tutti gli parlano di queste cose! Ma non dovrebbero essere segretissime e riservate? E' vero che Wlademar è praticamente il cardine di tutto, ma se decidesse di rendere pubbliche le informazioni di cui viene a conoscenza?
    E poi non mi è ancora chiaro il motivo per cui Jessica, nonostante fosse ricca si sia messa a fare la governante nella casa che le apparteneva:al limite e proprio non avesse voluto abbandonare quella residenza avrebbe potuto tentare di ricomprarla, o patteggiare una restituzione...
    Comunque ora aspetto di vedere come deciderà di muoversi Waldemar! :)

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    1. Ah ah, credo di aver letto troppi romanzi con trame ancora più complicate e stravaganti :-D :-D :-D Forse è perché io ho una vita molto tranquilla, normale e regolare che mi piace inventare avventure e intrighi con la fantasia^^
      Le domande che poni sono giustissime. Il motivo per cui i vari personaggi parlano apertamente di argomenti segreti a Waldemar è il fatto che lui in realtà, come emergerà più avanti, è totalmente loro prigioniero: non solo non gli permettono di fuggire, ma lo hanno anche isolato telefonicamente, per cui presto si accorgerà di non poter in alcun modo comunicare con l'esterno. Si trova in una condizione di scacco. Ma riceverà un aiuto da un personaggio che ancora non è comparso e che ha a che fare con i misteriosi messaggi che riceve attraverso i libri...
      In realtà la casa non appartiene a Jessica, ma a sua nonna Glynis Burke-Roche, che è la vera regista di tutto, insieme a Sidonie Waldemar. Jessica deve seguire alla lettera il piano di sua nonna e degli Iniziati perché solo loro le possono fornire le cure per far scomparire le cicatrici delle ustioni. Inoltre Jessica è assetata di potere e ritiene che una unione con Waldemar potrebbe permetterle di diventare il vertice dell'alleanza tra l'Aristocrazia Nera e il Serpente Rosso. Diciamo che ha la stessa ambizione di una Cersei Lannister, anche se è meno crudele :-))))
      Waldemar ha già in mente un piano, che incomincerà a delinearsi tra poco...
      Mi fa piacere che il capitolo sia stato chiarificatore ;-)
      Ti ringrazio tantissimo per essere una lettrice così fedele e attenta e una commentatrice così efficace e acuta: per chi scrive è una grandissima e bellissima cosa potersi confrontare con le impressioni fresche del lettore e poter riflettere sulle sue osservazioni e i suoi consigli. Grazie di cuore!!! *-*

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