giovedì 6 agosto 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 2. La Cospirazione.


L’incontro si svolse in territorio neutrale, presso l’abitazione newyorkese di un socio d’affari della famiglia Burke-Roche e della famiglia Dracu.
I due ospiti di riguardo si osservavano con reciproco sospetto.
Il rischio che qualcosa andasse storto era elevato.
Lady Joelle Burke-Roche non nutriva particolare simpatia per il principe Vlad Dracu, priore della Fonte Sacra e adoratore di Gothar, il Signore dei Ghiacci.

<<L’unico motivo per cui ho accettato di partecipare a questa riunione>> incominciò Joelle <<è che, stando a quanto dicono gli oracoli del Signore Eclion, ogni evento che coinvolge uno dei miei cloni, me compresa, non può rientrare nelle premonizioni di Waldemar. E' così?>>

Il Principe Vlad annuì:
<<Gli oracoli del Signore Gothar lo confermano>>



Joelle era perplessa:
<<Non sarò certo io a mettere in dubbio le parole dei Signori della Tenebra e del Ghiaccio, ma sinceramente non riesco a capire come ciò sia possibile>>

Vlad sorrise:
<<Non ne ho mai parlato nemmeno a Virginia, e fu una saggia decisione, considerando che lei, contro ogni logica, si innamorò di Waldemar e tradì sia i Dracu che i Burke-Roche. 
Sarebbe stato impossibile far fronte alle conseguenze del tradimento di Virginia se il Signore Gothar e il Signore Eclion non avessero concordato una “clausola di salvaguardia”, approvata anche da Atar e Belenos.
Tale clausola si basava su una particolare mutazione genetica applicata, per ordine di Eclion e Gothar, ai cloni di Virginia.
La mutazione è avvenuta per mezzo di un siero sperimentale prodotto nei miei laboratori privati.
Questo siero agisce in modo tale da operare una alterazione permanente della chimica dei neurotrasmettitori e quindi del funzionamento del sistema nervoso centrale.
 Detto in parole povere, tutti i pensieri generati dalla vostra mente si sviluppano in maniera così alternativa da risultare del tutto illeggibili dalle potenzialità precognitive dei Veggenti che fanno uso dell’Acqua della Vita.
Ma la cosa ancora più importante è che, grazie al potenziamento della neurotrasmissione e quindi dell’energia psichica generata dai cloni, la “schermatura” dei pensieri si estende a tutte le interazioni della loro mente con qualsiasi tipo di interlocutore, proteggendolo a sua volta da ogni tipo di precognizione.
E’ come se tu, Joelle, stessi generando, senza nemmeno saperlo, uno “scudo deflettore” di energia psichica intorno a tutti noi.
Per questo Waldemar non è in grado di prevedere il futuro di nessuno dei cloni e nemmeno di avere premonizioni su incontri come questo>>

Joelle continuò a fissarlo con un misto di scetticismo e ironia:
<<Waldemar non può avere premonizioni su di me o su Jennifer e Jessica? Non ci credo! Anzi, so per certo che si è confidato con Isabel riguardo ad una premonizione sulla morte di Jessica>>



Vlad continuò a sorridere, a denti stretti:
<<Non era una premonizione. Era una cosa che gli è stata detta da Edwina Ataris, su richiesta di Atar in persona>>

Joelle scosse il capo:
<<Che interesse può avere Atar a prestarsi a questa specie di cospirazione contro il suo pupillo?>>


Vlad sospirò:
<<Ragiona, Joelle! Sei un’esperta d’intrighi!>>

Lei allora capì e sorrise:
<<Atar vuol far credere a Waldemar che Jessica morirà, in modo da favorire la sua unione con Jennifer, da cui nascerà la secondogenita Alice, futura sposa dello stesso Atar, e fondatrice della dinastia reale degli AlfarMa Edwina perché dovrebbe reggere il gioco? Qual è il suo tornaconto?>>



Lui inarcò le folte sopracciglia:
<<Ma è ovvio! Una volta che anche Jennifer avrà compiuto il suo dovere e sarà stata allontanata, allora toccherà a te, mia cara Joelle. Tu dovrai generare la terzogenita di Waldemar, la principessa Helena, sposa di Eclion e futura madre di Arexatan Eclionner, Imperatore dei Lathear e destinato a sposare Edwina e ad essere il grande amore della sua vita>>

A Joelle sorse un dubbio:
<<Ma Jessica e Jennifer saranno elimitate? A che scopo dovremmo tenerle in vita?>>

Vlad scosse il capo:
<<Belenos, che deve fare sempre la parte del "buono", ha posto come condizione per il suo appoggio, che le tue gemelle siano tenute in vita sotto la sua benevola tutela, almeno fintanto che le figlie di Waldemar non saranno diventate adulte>>

Joelle sollevò gli occhi al cielo:
<<Avrei preferito far fuori almeno Jessica con le mie stesse mani!>>

Vlad parve apprezzare quelle parole:
<<Avrai comunque un ruolo centrale nell'allontanarla da Estogth, dopo che avrà partorito. 
Ho un piano ben preciso, al riguardo. Agiremo quando Waldemar sarà in missione al di là del Varco>>

Joelle mise le mani avanti:
<<Prima di parlare di questo tuo "piano", voglio porre una premessa fondamentali. 
 Io pretendo il ruolo di first lady!>>

Vlad fece un gesto vago:
<<Su questo c’è ancora incertezza. Tua zia Isabel ha messo gli occhi su Waldemar e questo potrebbe diventare un problema, per le tue ambizioni, non credi?>>

Lei rise:
<<Isabel è una carampana! Oh, sì, certo, ha ancora un bell'aspetto, ma ragiona come una vecchia... Waldemar invece è fissato sulle fotocopie di Virginia, che aveva solo vent'anni, quando si conobbero. Sarà facile mettergli il guinzaglio e tenerlo a cuccia, come un cagnolino da compagnia>>

Vlad rise a sua volta:
<<Molto bene! Sarà un enorme piacere, per me, vederlo camminare a quattro zampe come una bestia! Ha fatto di tutto per estromettere la mia famiglia e la mia società dalla gestione dell'Ordine, ma quando diventerà un tuo burattino, le nostre due famiglie potranno tornare a gestire "la Ditta", come nei bei tempi andati>>

Joelle sollevò un indice:
<<C’è un’altra cosa che voglio sapere: questo tuo esperimento di schermatura dei pensieri e di protezione dalle premonizioni è stato provato soltanto su di me e sugli altri due cloni di Virginia?>>

Vlad scosse il capo:
<<I cloni di Virginia erano una legione. Soltanto tu, Jennifer e Jessica siete sopravvissute al trattamento. Anche se nel caso di Jessica le cose sono state… come dire… più complicate>>

Joelle, pur provando disgusto nei confronti dei metodi di Vlad Dracu, non poté fare a meno di sorridere:
<<Con Jessica le cose sono sempre più complicate, ma presto non sarà più un nostro problema>>



Colore degli occhi e personalità

Colore degli occhi e carattere

Uno studio dell’Università di Orebro, in Svezia, ha cercato di approfondire il legame che c’è tra colore degli occhi e il carattere di chi lo possiede. Secondo i ricercatori svedesi: “l’occhio è così strettamente legato neurologicamente al cervello che si potrebbe chiamare l’unica parte del nostro cervello che si può vedere dal di fuori. Sembra tenere inoltre indizi vitali per la nostra funzione cerebrale”.
Ecco le caratteristiche colore per colore:
OCCHI NERI – MARRONE SCURO: chi possiede questo colore di occhi ha la tendenza ad essere un leader, una persona predisposta a guidare gli altri. Chi ha questo colore di occhi non è propenso all’alcol ma ama praticare sport. Se riuscissero a trovare un equilibrio interno potrebbero dominare il mondo.
OCCHI AZZURRI: chi possiede questo colore di occhi possiede anche una notevole forza interiore anche se non tutti se ne accorgono. Spesso vengono giudicati troppo frettolosamente credendo che siano soggetti deboli o timidi. Le donne con un colore azzurro di occhi sopportano meglio delle altre il dolore da parto. Sanno gestire meglio l’ansia e la depressione. I soggetti con gli occhi azzurri sono ambiziosi, curiosi.
OCCHI GRIGI: si tratta di un colore molto raro da trovare; in realtà si tratta di una tonalità di azzurro molto più chiaro. Li possiedono le persone estremamente equilibrate, sempre però sulla difensiva.
OCCHI VERDI: chi possiede gli occhi verdi ha una personalità misteriosa e affascinante. Si tratta di occhi molto attraenti, considerati molto sexy. Chi li possiede ha un carattere imprevedibile, poco propenso all’ira anche se sotto pressione, creativo.

Giardini, parchi, cortili e fiori