giovedì 12 novembre 2015

Colori autunnali







































Beren e Luthien. Parte Seconda.
















La missione in apparenza era impossibile ma Beren e Lúthien la compirono fino a fondo. In principio, Beren chiese l'aiuto di Finrod Felagund, figlio di Finarfin e fratello di Galadriel, e lo ottenne, ma incontrò l'opposizione di Celegorm e Curufin, figli di Fëanor, i quali ritenevano che i Silmaril spettassero a loro per diritto ereditario, in quanto creati dal loro padre. Così Celegorm e Curufin agirono contro il loro cugino Finrod, e permisero solo ad una esigua schiera di seguire il loro re nell'impresa. Essi inoltre rapirono e imprigionarono Lúthien.



 Fu il cane-lupo Huan ad aiutare Lúthien nella sua evasione a dispetto del padrone, e la seguì nella sua impresa di recupero del Silmaril assieme a Beren. 

Beren e Luthien furono bloccati da Sauron a Tol-in-Gaurhoth, dove si confrontarono con lui e furono imprigionati. 

Finrod, accorso in loro aiuto, fu ucciso, ma Beren fu salvato da Lúthien, con l'aiuto di Huan, e insieme eliminarono i guardiani Draugluin e Thuringwethil, e usarono le spoglie di questi per penetrare nella fortezza di Angband.

Lì giunsero fino al trono di Morgoth, e Lúthien danzò davanti all'Oscuro Signore, e intonò un canto bellissimo, che era nello stesso tempo un potente incantesimo, che indusse il sonno al Nemico e a tutti i suoi servi.



Così Beren staccò con li suo pugnale un Silmaril dalla corona, ma nel tentativo di staccare la seconda gemma, dalla lama si staccò una scheggia che colpì Morgoth sulla gota, il quale lentamente si risvegliò, e il male si scosse nella fortezza. 



I due, allora, presi dal panico scapparono e giunsero fino alle porte, dove il guardiano, il lupo mannaro Carcharoth - che in precedenza era stato addormentato da Lúthien - ora si era svegliato. Beren tirò fuori il Silmaril e lo rivolse verso il lupo, sperando di allontanarlo, ma Carcharoth spalancò le fauci e mozzò la mano di Beren insieme al gioiello (così fu che Beren venne chiamato Erchamion, il Monco).



 Il lupo, le cui budella bruciavano della fiamma del Silmaril, impazzì ed iniziò a correre senza sosta, travolgendo e uccidendo chiunque trovasse davanti.

Lúthien e Beren vennero poi tratti in salvo dalle aquile di Manwë. Beren allora tornò da Thingol, che vide ciò che era accaduto, e prese parte con lui alla caccia di Carcharoth, insieme a BelegMablung e Huan.
Quando il lupo fu trovato, Huan, il cane di Valinor, lottò con lui e lo uccise, e a sua volta ne restò ucciso.



 Ma Beren fu ferito mortalmente da Carcharoth, anche se la missione era compiuta.
A quel punto il Silmaril fu tratto da Carcharoth e messo nella mano che restava a Beren.
Lui, grazie al contatto col gioiello, tornò in vita e lo consegnò a Thingol, e dopo mor.
Lúthien non poté reggere un tale dolore e anche la sua anima si allontanò dalla Terra di mezzo. Arrivata alle Aule di Mandos cantò così soavemente che lo stesso Mandos ne fu commosso, e con l'assenso di Manwë consentì a Beren di tornare in vita insieme a Lúthien, che rifiutò l'immortalità solitaria che le era stata concessa per stare, piuttosto, con lui. 



Così i due vissero nuovamente, e abitarono in Tol Galen in mezzo al fiume Adurant dell'Ossiriand
Lì stettero separati da tutti gli altri mortali.
Lúthien diede a Beren un figlio, chiamato Dior il Mezzelfo, erede di Thingol, e dunque Principe del Doriath, considerato una delle creature più belle che mai vissero, a causa della sua origine umana, elfica e Ainu. Attraverso la sua discendenza, e cioè la stirpe dei Mezzelfi, fu preservato il sangue di Beren e Lúthien tra gli Eldar e gli Edain nei suoi nipoti, Elrond ed Elros.