lunedì 8 febbraio 2016

Storia e istituzioni della Contea degli Hobbit







Come tutti sanno, la Contea degli Hobbit è situata nella zona nord-ovest della Terra di Mezzo , continente centrale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien, ed è abitata dal popolo dei Mezzuomini, detti anche, per l'appunto, Hobbit.
La regione presso cui si trova la Contea è l'Eriador, il cui nome significa Terra tra le Montagne, e infatti è situata tra i Monti Azzurri (Ered Luin) ad Ovest e le Montagne Nebbiose (Misty Mountains) ad est.
Questa pianura si trovava sotto la giurisdizione del Regno di Arnor, prima della sua dissoluzione, poi del regno di Arthedain e infine dei Capitani dei Dunedain, ultimo dei quali fu Aragorn.

La carica di Conte della Contea degli Hobbit era stata istituita dal Re di Arnor Argeleb II, antenato di Aragorn, che l'aveva affidata all'allora capo della Famiglia Tuc, Isumbras I.




Geografia

Secondo le informazioni dateci da Tolkien, la Contea misura 40 leghe (222 km, 120 miglia Númenóreane) dai Luoghi Lontani ad ovest al Ponte sul Brandivino ad est, e 50 leghe (278 km, 150 miglia) dalle Brughiere del Nord alle Paludi del Sud. Ciò è confermato in un saggio dallo stesso Tolkien (sui linguaggi della Terra di Mezzo) nel quale egli descrive la Contea come avente un'area di 18.000 miglia quadrate (47.000 km²). Per attenersi il più possibile a tale descrizione si deve supporre che la Contea avesse grosso modo una forma rettangolare.

La location di Matamata, in Nuova Zelanda, servita come sfondo per le sequenze di Hobbiville e dellaContea nel film di Peter Jackson Il Signore degli Anelli
Il fiume Brandivino (Baranduin) delimita la Contea ad est, anche se gli Hobbit vivono anche nella Terra di Buck, che si trova oltre il fiume ad ovest della Frattalta, la siepe che protegge la Contea dall'invasione degli alberi della Vecchia Foresta; comunque, la Terra di Buck, dominio della famiglia Brandybuck, di cui faceva parte Merry, non era formalmente riconosciuta come parte della Contea fino a dopo la Guerra dell'Anello, quando venne ufficialmente riconosciuta alla Contea da Re Elessar. A nord e ad ovest la Contea non ha confini topografici, ma è delimitata dalle antiche vie sud ed est, e da vaghi tratti geografici come i Colli Torrioni.
La Contea era originariamente divisa in quattro decumani (Decumano Nord, Decumano Sud, Decumano Est e Decumano Ovest), ma la Terra di Buck e più tardi i Confini Occidentali furono annessi ad essa. All'interno dei Decumani esistono alcune divisioni minori non ufficiali come le terre di casata: i Tuc vivono quasi tutti a Tucboro (o nei suoi pressi) o nella Terra di Buck, per esempio. In molti casi un cognome Hobbit indica la provenienza della famiglia: quello di Samwise Gamgee per esempio deriva da Gamwich ([ɡammiʤ]), città da cui è originaria la sua famiglia. Al di fuori dei Decumani, la Terra di Buck stessa deve il suo nome ai Vecchiobecco, quando cambiarono il loro nome in Brandibuck.
La Contea era piuttosto densamente popolata con numerosi villaggi e qualche città, ma era ancora abbastanza disabitata da permettere la sopravvivenza di vaste aree boschive e di paludi.

Storia

Gli Hobbit si stabilirono nella Contea nell'anno 1601 della Terza Era (anno 1 del Calendario della Contea). Gli Hobbit (che originariamente abitavano la valle dell'Anduin) erano migrati ad ovest oltre le aspre Montagne Nebbiose durante la decade precedente, e prima di penetrare in quella che poi sarebbe divenuta la Contea essi vissero nel Dunland e in parte dei disabitati reami divisi di ArthedainCardolan e Rhudaur. Si suppone che gli Hobbit in origine migrarono ad ovest per sfuggire alle forze maligne presenti nel Bosco Atro e al disordine provocato dagli Esterling.
La Contea era una regione dell'Arthedain, e allo stesso modo faceva parte del Reame di Arnor. Gli Hobbit ottennero un permesso ufficiale dal re Argeleb II a Roccanorda (Fornost) per insediarsi in quell'area, che non era popolata e veniva considerata territorio di caccia del Re; il sovrano dunedain nominò quindi un conte come suo vassallo, e da qui la terra venne appunto conosciuta come ''la contea''. Gli Hobbit si consideravano sudditi del Re, ed inviarono alcune truppe di arcieri in supporto al regio esercito durante la Battaglia di Fornost contro il Re Stregone di Angmar. Dopo la caduta di Arnor, la Contea rimase una piccola ma indipendente unità politica. I capi dei clan continuarono l'elezione del ''Conte della Contea'', che assunse i poteri del Re dopo la fine del Regno del Nord. I primi Conti furono i capofamiglia del Clan dei Vecchiobecco, mentre in seguito al governo della Contea succedettero i Tuc.
La modesta estensione di tale regione, la relativa mancanza di influenza negli eventi della Terra di Mezzo ed il coraggio e l'ingegno degli Hobbit ne fecero un trascurato oggetto di conquista, così che vissero indisturbati per molti anni. La Contea era vigilata e protetta dai Raminghi Dúnedain, che sorvegliavano i confini e tenevano alla larga i ficcanaso. Gli unici stranieri ad avere accesso alla Contea eranoNani che percorrevano la Grande Via Est attraversando la Contea per raggiungere le loro miniere nelle viscere dei Monti Azzurri. Occasionalmente anche gli Elfi vi passavano nel loro tragitto verso i Rifugi Oscuri. L'unica battaglia, prima degli eventi che segnarono la fine della Terza Era, fu la Battaglia di Terreverdi (1147 C.C.), nel Decumano Nord, in cui Brandobras Tuc detto il Ruggibrante, mise in fuga gli Orchi e, a parte il successivo "Lungo Inverno" (2758-59), in cui vennero soccorsi da Gandalf, e il "Crudele Inverno" (1311 C.C.), in cui il Brandivino ghiacciò, gli Hobbit soffrirono la fame e i Lupi Selvaggi dell'Eriador invasero la Contea, non vi furono problemi per il pacifico paese, mentre guerre imperversavano nel resto della Terra di Mezzo.

Le principali famiglie della Contea: i Tuc, i Brandybuck e i Baggins erano imparentate tra loro. Bilbo era infatti figlio di Belladonna Tuc e Frodo era figlio di Primula Brandibuck, a sua volta figlia di Mirabella Tuc. Questo rendeva Frodo, Merry e Pipino cugini di primo e secondo grado contemporaneamente.

Politica

La contea era organizzata in quattro settori, chiamati Decumani, ognuno dei quali al corrispondente punto cardinale, Nord, Sud, Est e Ovest. Gli organi ufficiali del potere della Contea erano il Sindaco, che risiedeva a Pietraforata sui Bianchi Poggi (comunemente detto semplicemente il Sindaco della Contea, eletto ogni sette anni alla Libera Fiera sui Bianchi Poggi in occasione della festa Lithe di Mezza Estate) e il Conte, facente le funzioni del Re (tradizionalmente risiedeva a Tucboro e si trattava del capo dell'importante clan dei Tuc); al di fuori della Contea, la Terra di Buck si organizzava invece con il Signore di Buck, con sede a Buckburgo.
Gli Hobbit erano molto liberali, amavano la pace e la cooperazione, preferivano tenersi alla larga da tutto quanto accadesse al di fuori degli stretti confini della Contea. La stessa Contea era, nella mente dei suoi abitanti, più una comunità di persone libere che una nazione nel senso degli Uomini, e i valori su cui si fondava la loro società erano dati per scontati e condivisi da tutti. A dimostrazione della loro liberalità, gli Hobbit erano l'unico popolo della Terra di Mezzo che sceglieva il proprio rappresentante diretto, il Sindaco, attraverso elezioni regolari.
Quindi, anche se nominalmente il Conte era comunque il giudice supremo della Corte di Giustizia, presidente dell'Assemblea Nazionale e capo dell'esercito Hobbit. il ruolo del Sindaco era più importante, nella mentalità hobbit, dal momento che aveva il compito di occuparsi dei servizi di Posta e della Guardia Nazionale. La Terra di Buck e i Luoghi Lontani (nei pressi dei Rifugi Oscuri) non erano considerate ufficialmente parte della Contea, fino alla Guerra dell'Anello.

Economia

La Contea è descritta come una piccola ma incantevole terra rigogliosa, amata dal suo popolo. Gli Hobbit praticavano una tecnica agricola estensiva. Vi erano varie coltivazioni nella Contea, tra cui quelle di cereali, frutta, legname ed una qualità di erba simile al nostro tabacco e molto apprezzata dagli Hobbit e denominata da loro erba pipa.
La maggior parte dell'economia era di tipo primario, basata appunto sull'agricoltura e l'allevamento, la caccia si praticava sporadicamente, più che altro nella Terra di Buck, mentre non ci sono notizie sulla pesca. Notevole era inoltre l'artigianato.
L'altra fonte di introiti per la Contea era il commercio, che veniva praticato, a parte ovviamente degli Hobbit di fuori, prevalentemente con i Nani delle Montagne Azzurre e quelli di Erebor. Dopo la Guerra dell'Anello, vennero stipulati trattati commerciali anche con il regno di Gondor e quello di Rohan, con la sicurezza di una maggiore prosperità per tutte le parti. Il commercio riguardava soprattutto generi alimentari, beni di consumo e i materiali necessari per l'edilizia, come i metalli e le leghe, mentre c'era poco interesse per oggetti di valore (a parte l'argenteria).
Non si hanno notizie sulla valuta; in effetti Tolkien non dice niente al riguardo neanche degli altri popoli della Terra di Mezzo. Probabilmente il sistema di scambi era basato in parte sul baratto, in parte sull'oro. Ma ne Lo Hobbit c'è una velata menzione alla professione di Bilbo Baggins (cosa che giustificherebbe il suo essere benestante), che potrebbe essere stata quella di presta-denaro. Quindi può anche darsi che esistesse una forma appena abbozzata di attività bancaria.

Le influenze di Tolkien

Secondo le interpretazioni comunemente accettate, nelle devastazioni della Contea perpetrate da Saruman si rispecchiava l'esperienza diretta di Tolkien, che vide l'estendersi della rivoluzione industriale nella zona rurale dello Warwickshire durante la sua giovinezza, e specialmente gli effetti deleteri che da essa si originarono. La ribellione degli Hobbit e la normalizzazione della Contea potrebbero essere interpretati come una ricetta di volontaria semplicità, come una semplicistica soluzione ai problemi della società moderna.
Sulle mappe di Tolkien la Contea è situata più o meno nella stessa posizione dell'Inghilterra nelle moderne mappe europee ed è stata citata come modello dell'ideologia di Merry England, sebbene l'Inghilterra sia un'isola mentre la Contea si trova all'interno del continente.
Essa è tuttavia considerata da alcuni un'isola in un certo senso, a causa della sua indipendenza dalle aree circostanti e dalle loro leggi. Un altro elemento che ci fa supporre l'utilizzo del suolo inglese come fonte di ispirazione è la scelta da parte di Tolkien del nome da attribuire alla terra degli Hobbit:The Shire, appellativo proprio delle contee britanniche, piuttosto che il più comune sinonimo county.













4 commenti:

  1. Ti dirò, a me la Contea più che l'Inghilterra ricorda la Svizzera: stessa politica, paesaggio simile e pure l'artigianato me la ricorda (almeno nella parte più verso il Tirolo, la parte più moderna naturalmente non ha nulla in comune)!^^
    Non ho capito bene il fatto del denaro; ma scusa Smaug non aveva una caverna piena di monete d'oro? Ed io avevo capito che pure Bilbo avesse un sacco di monete nascoste nei cunicoli della sua casa... E poi un sistema economico basato sul baratto mi sembrerebbe davvero troppo anacronistico rispetto allo sviluppo degli abitanti della terra di mezzo!
    Comunque è proprio voler cercare proprio il pelo nell'uovo, non credo che la questione sia di una qualche importanza, mi è solo venuta la curiosità leggendo il post! :)

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    1. Interessante il paragone con la Svizzera! E ha anche un fondamento che riguarda la biografia di Tolkien, nel senso che lui ebbe occasione di trascorrere alcune estati in Svizzera e si trovò molto bene, tanto che gran parte delle descrizioni presenti nei suoi romanzi avevano come fondamento il paesaggio alpino svizzero.
      Le monete c'erano, ma non è mai stato specificato il loro nome, cosa che ha alimentato l'idea che Tolkien avesse una visione alto-medievale del denaro, come qualcosa da tesaurizzare, più che da far circolare, e questo ha avuto risalto negli ambienti che, da destra o da sinistra, criticano la società borghese basata sul denaro.
      No, naturalmente il sistema economico della Contea non era basato sul baratto: come collocazione storica direi che siamo in una società certamente agricola e artigianale, pre-industriale, ma sotto molti aspetti moderna... una cosa tipo il tardo Seicento o primo Settecento, anche a giudicare dalla foggia degli abiti.
      Sono tutte questioni che appassionano i fan e sulle quali mi fa molto piacere che tu ti sia soffermata, perché questo dimostra una lettura attenta e partecipe di questa descrizione di una parte così originale dell'universo tolkieniano.
      Uno dei motivi per cui a me piace la Contea è che io, come ho avuto modo di dire molte volte, ho trascorso la prima parte della mia infanzia in campagna. Fino ai 5 anni sono cresciuto nella casa dei miei nonni in un paesino campagnolo che assomigliava molto a certi aspetti della Contea. E mi ritengo molto fortunato, perché quei primi 5 anni della mia vita sono stati meravigliosi, magici sotto molti punti di vista. Io e i miei cugini abbiamo condiviso l'infanzia in compagnia di una nonna straordinaria, che è stata il vero collante della famiglia e ci ha trasmesso l'idea di essere parte di qualcosa di grande e di bello. Molti vedono la campagna come un luogo rozzo e antiquato, ma è una visione falsata dalla concezione urbanocentrica che si è affermata nelle ultime generazioni, che guardano con un certo snobismo alla campagna. Io invece vado fiero del fatto che mio nonno fosse un contadino e che io sia cresciuto in mezzo agli animali della sua fattoria... è un'esperienza bellissima, e se c'è un nucleo sano nella mia personalità, un punto fermo che mi dà forza, è certamente "il bambino della campagna"... *_*

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    2. Grazie della spiegazione! In effetti anche io mi sono sempre immaginata la collocazione temporale del SdA simile al nostro 600, per questo mi era venuto il dubbio sull'asspetto economico: il baratto mi sembrava davvero troppo anacronistico rispetto all'evoluzione della cività che si dimostrava!
      Non sapevo neppure se ci fosse una spiegazione alla domanda (anche perchè alla fine parliamo di un racconto), ma curiosa come sono te l'ho chiesto lo stesso, pensando non si sa mai...ed ho fatto bene!^^
      Quanto alla Contea, come ormai sai bene per me è un'ambiente un pò troppo "da pensionati", senza per questo togliere che sia comunaue un posto delizioso!
      Anche io ho la fortuna di vivere nell'unico angolo di campagna dentro Roma (i miei hanno preso casa qui proprio perchè volevano far crescere me e mio fratello il più possibile nel verde, prima abitavano all'Eur), sono praticamente crescuita tra monumenti e campi di grano e stare in mezzo alla natura è una delle cose che amo di più, però apprezzo molto di più il modo dei boschi elfico. :)
      in realtà, almeno qui da noi, la campagna non è vista come un luogo così rozzo e antiquato come lo descrivi tu, anzi! Qui va di moda passare i week end in agriturismo in qualche zona rurale del lazio o della Toscana e quasi tutti pensano di ritirasi a vivere in qualche paesino in vecchiaia! Semmai è la mancanza di comodità e di intrattenimenti che la rende poco "desiderabile", soprattutto dai più giovani, però l'aver vissuto in campagna da piccoli qui sarebbe considerato "trendy" e sano! :)

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    3. Per me è sempre un piacere approfondire un argomento tolkieniano!^^ ;-)
      Per darti l'idea di quanto i critici di ogni scuola e parte politica e ideologica hanno scritto riguardo alla Terra di Mezzo e alla Contea, stasera fotograferò e instagrammerò alcuni testi di riferimento.
      Pensa che negli anni '70 alcuni gruppi giovanili di destra chiamarono i propri raduni estivi col nome di "Campi Hobbit", cosa che scatenò una guerra ideologica per spartirsi l'eredità spirituale di Tolkien (morto nel 1973, se fosse nel '74 avrei detto che la sua anima si era trasferita nel mio embrione ancora nel grembo materno :-D :-D :-D).
      Fu per questo che mio padre venne a conoscenza dei romanzi di Tolkien e me ne consigliò la lettura quando ancora ero piccolo. Ecco, se è vero che la famiglia di mia madre è stata la mia vera "patria", è anche vero che io ho la fortuna di avere un padre straordinario, per il quale generazioni di studenti hanno una venerazione che a volte mi lascia senza parole, perché lo vengono a trovare ancora a distanza di decenni. Ecco, lui è stato di quegli insegnanti che hanno lasciato il segno. Diciamo che, in termini Targaryen, lui è stato l'ultimo dei Draghi, mentre io sono solo l'ombra di un serpente, o se vogliamo scriverlo in termini più attinenti al cognome, lui è stato l'ultima grande Quercia, mentre io sono una roverella che lascerà poca legna da ardere.
      Quanto alla mia campagna, eh eh, c'era qualcosa che ricordava "Via col vento". La tenuta degli Orsini, i miei bisnonni, era stata qualcosa di grande e di nobile, ma era caduta in disgrazia dopo la crisi finanziaria degli anni '30. Per questo mia nonna Diana, pur essendo una "fille rangée", una ragazza di buona famiglia, era rimasta senza un centesimo, per cui il suo fu un matrimonio combinato con mio nonno che, partito da contadino, era diventato un imprenditore agricolo di successo. Erano diversi come il giorno e la notte, e litigavano furiosamente, però hanno creato una grande famiglia unita, e io ho voluto bene ad entrambi, anche se rappresantavano due mondi opposti. Col nonno vivevo le esperienze della campagna vera, mentre con la nonna e con sua madre, l'anziana bisnonna del salotto liberty fanatica di araldica e della famiglia reale inglese, sono vissuto in una sorta di Belle Epoque che si è protratta fino a metà degli anni Ottanta.
      Credo che questo sia il vero romanzo che dovrei scrivere, questa grande epopea famigliare nella quale c'è stato tutto e il contrario di tutto e che adesso vive ancora nelle tre considerevoli figlie nate dal matrimonio dei miei nonni, e dai loro tre figli maschi, di cui uno sono io, che per la mia abitudine a parlare troppo e a scrivere troppo sono ritenuto, in maniera inappellabile, la pecora nera della famiglia, anche se mia nonna voleva più bene a me che a tutto il resto del mondo. Ecco, io sono stato molto amato, e questa è una cosa che dà tanta forza! *_*

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