venerdì 23 giugno 2017

L'idrovia Locarno-Venezia

Risultati immagini per L'idrovia Locarno-Venezia

Immagine correlata



Per dieci anni è stato un viaggio per temerari che a bordo di gommoni percorrevano la via Locarno/Milano/Venezia in un “trekking sull’acqua” spesso avventuroso e che prevedeva alcuni trasbordi.
Ma quello partito sabato 10 giugno dalla città ticinese lungo l’idrovia che attraversa due Stati, 4 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto), 12 province e 171 comuni del Nord Italia, ha tutti i connotati di una piccola crociera turistica.
Sì perché per la prima volta il viaggio di 700 chilometri si svolge a bordo di un battello. “Dalla mia prima discesa a bordo della barca “Utopia”, per raggiungere la Serenissima ed incontrare il sindaco-filosofo Massimo Cacciari, sono passati dieci anni. In occasione di questo anniversario abbiamo voluto affiancare al classico trekking in gommone un viaggio sulla stessa rotta ma a bordo di imbarcazioni più capienti”, spiega a tvsvizzera.it Claudio Rossetti, ideatore e promotore del viaggio.
Che aggiunge: “Grazie anche ai lavori di ammodernamento di alcune dighe come quella del Panperduto tra Sesto Calende e Malpensa o di quella di Isola Serafina nel fiume Po poco prima di Cremona e in attesa dei lavori d’innalzamento dei ponti sul Naviglio pavese per cui la Regione Lombardia ha già stanziato 60 milioni di euro, oggi l’Idrovia Locarno/Milano/Venezia è una via d’acqua quasi interamente percorribile”.
 Un tour affascinante della durata di 9 giorni e mezzo (lo stesso tempo che impiega una goccia d’acqua per arrivare dalle sorgenti del fiume Ticino al Delta del Po) che 14 turisti svizzeri stanno percorrendo all’insegna di natura, storia, cultura e gastronomia su un percorso che esiste in parte dal 1200 e fu fondamentale per il trasporto dei marmi dalla Val D'Ossola e da Baveno per la costruzione del Duomo di Milano per esempio.
“Mi aspetto molto a questo viaggio – spiega Graziella Gahlinger ticinese di Locarno contenta per come sta andando il tour in questi primi giorni e che approfitta di questa occasione per tornare dopo tantissimi anni in Italia. Anche se – aggiunge - la tappa in bici non me la sono sentita di farla: troppi chilometri..”.
Dopo l’attraversamento del Lago Maggiore e le tappe di Sesto Calende e Milano, il viaggio ha toccato le città di Pavia (raggiunta in bicicletta lungo la pista ciclabile del Naviglio Pavese), Cremona, Brescello e Ferrara.  Una volta usciti dal Delta del Po navigazione in mare con il catamarano Barbie per rientrare a Chioggia in Laguna. Poi domenica, gli ultimi 25 chilometri per la tappa finale con approdo diretto in una delle piazze più belle e suggestive: Piazza San Marco a Venezia.

Nessun commento:

Posta un commento